OLANDA, OLANDA, OLANDA: GLI OLANDESI FANNO TRIPLETTA

agosto 29, 2012
Categoria: News

Pronostico rispettato, stavolta: volata doveva essere e volata è stata. Ripresa la fuga di giornata, l’epilogo della terza giornata di gara – la seconda in linea dopo il prologo d’apertura – ha parlato e a lungo olandese: lo sprint, infatti, ha visto tre corridori provenienti dal paese dei tulipani monopolizzare i piani alti dell’ordine d’arrivo, rimasti immutati per quel che riguarda la classifica. Domina ancora, quindi, l’elvetico Dillier, tallonato a un secondo dal nostro Villella.

Foto copertina: Hofland si impone a Châtillon-sur-Chalaronne (foto Jean-Pierre Balfin, leprogres.fr)

La seconda tappa di questo Tour de l’Avenir era adatta agli uomini veloci, e dopo l’imboscata dei quattro di ieri, volata è stata. Come sempre la partenza è stata a razzo con frequenti scatti e controscatti a tenere il gruppo in tiro, ma dopo 22 km la fuga parte con la speranza per il gruppo, stavolta, di essere ripresa.
I fuggiaschi sono tre: l’argentino Sepulveda (Selezione UCI), il kazako Umberkov e il neo campione europeo Under 23, lo sloveno Tratnik.
Al chilometro 26 era piazzato l’unico e facile GPM di giornata vinto dall’argentino Sepulveda che raggiunge così a quota 1 punto il leader della classifica della montagna, il nostro Villella. Dietro il gruppo controlla costantemente il vantaggio dei battistrada grazie alle tirate dei compagni dello svizzero Dillier, leader della corsa, lasciando ai 3 davanti un vantaggio esiguo mantenendolo sui 3 minuti. A 50 chilometri all’arrivo le squadre dei velocisti si fanno consegnare il testimone dagli svizzeri nel guidare l’inseguimento, segnando la comparsa di corridori tedeschi, per il ventunenne plurivincitore stagionale Nikias Arndt, e di corridori olandesi, per Hofland e Van Poppel, in testa al gruppo. A 21 chilometri dall’arrivo il vantaggio dei fuggitivi scende per la prima volta sotto i 2 minuti per l’impulso dei tedeschi e degli olandesi, abbassando così le speranze dei tre di arrivare al traguardo; ma non del tutto perché il gruppo riuscirà nel ricongiungimento solo a 2 chilometri dall’arrivo.
Finalmente gli sprinters possono sfoggiare tutta la loro potenza sul rettilineo finale, dove gli olandesi fanno una volata poderosa realizzando addirittura la tripletta: primo Hofland, secondo il sempre presente Van Poppel e terzo Wippert che lascia fuori dal podio altri attesi velocisti come il tedesco Koch (quarto), l’austriaco Sokol (quinto) e l’altro tedesco Arndt (sesto).
Nei primi dieci anche due italiani: ottavo Andrea Fedi e nono Enrico Barbin (rispettivamente secondo e primo all’ultimo Gran Premio della Liberazione).
In testa alla classifica generale c’è sempre lo svizzero Dillier che conserva sempre 1” su Davide Villella.
Da segnalare anche la velocità media della tappa: i corridori hanno percorso i 139 chilometri della tappa a 45 km/h, che sicuramente rimarranno nelle gambe di qualcuno nelle prossime tappe.
Domani terza tappa che presenta terreno adatto a qualche agguato, con i primi 100 km pianeggianti ma con gli ultimi 50 puntellati da salitelle, compreso un GPM di 3a categoria ai meno 30 dall’arrivo.

Paolo Terzi

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