DEGENKOLB SFRECCIA AD ALCAÑIZ
Nella settima tappa della Vuelta, caratterizzata dalla solita lunga fuga e con arrivo nel circuito motociclistico di Alcañiz, si impone in volata per la terza volta il tedesco in maglia verde della Argos-Shimano, davanti al nostro Elia Viviani e ad Allan Davis.
Foto copertina: John Degenkolb ed Elia Viviani lottano spalla a spalla (foto AFP)
Mentre i riflettori di tutto il mondo ciclistico (e non solo) sono concentrati sul quantomeno strano processo della WADA contro Lance Armstrong, sulle strade dell’Aragona è andata in scena la settima tappa della Vuelta a España, da Huesca ad Alcañiz per 164,2 Km. Il percorso presentava diversi saliscendi ma nessuna asperità contrassegnata da GPM, rilevandosi pertanto terreno di caccia per le ruote veloci del gruppo, che hanno avuto la possibilità di sfidarsi nel circuito MotorLand Aragón dove si disputano diverse corse motociclistiche.
Come sempre in queste prime tappe, la corsa è stata contraddistinta da una fuga scattata già al Km 2 e lasciata subito andare. Javier Francisco Aramendia Lorente (Caja Rural), Pablo Lechuga Rodriguez (Andalucía), Frantisek Rabon (OmegaPharma-QuickStep) e Bertjan Lindeman (Vacansoleil) hanno così guadagnato in poco tempo quasi 5’, ma poi il gruppo tirato dalla Argos-Shimano – supportata anche dalla Radioshack-Nissan – ha iniziato a limare il distacco e a tenere controllata la fuga. Mentre la temperatura continuava a salire anche oggi fino a più di 38 °C, il quartetto al comando ha pedalato perdendo gradualmente il vantaggio e nella tranquillità generale del gruppo.
Allo sprint intermedio di Caspe (Km 119) Lechuga vince la volata a due su Rabon, mentre il gruppo transita con soltanto 1’34” di ritardo. Il gruppo capisce di poter gestire a proprio piacimento il ricongiungimento e rallenta l’andatura per tenere a bagnomaria i fuggitivi, facendo così leggermente crescere il loro margine. In un tratto di leggera salita a poco meno di 30 Km dal traguardo il ceco Rabon allunga il ritmo tra i fuggitivi e riesce a togliere dai giochi Lechuga. Poco dopo scatta anche il giovane olandese Lindeman, che viene però ripreso dai due compagni d’avventura a 24 Km dall’arrivo, mentre il gruppo – nella cui testa si affacciano anche FDJ-BigMat, Sky e Katusha – insegue a meno di 1’. Non si fermano le scaramucce tra i fuggitivi e allo sprint intermedio di Alcañiz (Km 146,3) vince Lindeman su Rabon e un indispettito Aramendia, poco prima che il gruppo tornasse compatto.
Una caduta al Km 154 coinvolge diversi corridori, tra gli altri Rigoberto Uran (Sky) e Linus Gerdemann (Radioshack-Nissan), spezzando momentaneamente il gruppo poco prima di entrare nell’autodromo MotorLand. La volata viene lanciata a grandissima velocità dagli uomini Sky lungo le suggestive curve con i cordoli e persino Christopher Froome compie una trainata, ma nel largo rettilineo finale è ancora una volta John Degenkolb (Argos-Shimano) a imporsi, resistendo alla rimonta di Elia Viviani (Liquigas-Cannondale). Molto vicini anche Allan Davis (Orica-GreenEdge), Nacer Bouhanni (FDJ-BigMat) e Daniele Bennati (Radioshack-Nissan), mentre Ben Swift (Sky) è partito troppo presto e ha dovuto accontentarsi di un modesto decimo posto.
Il tedesco in maglia verde consolida così la sua leadership nella classifica a punti, mentre in quella per la maglia rossa, capeggiata ancora Rodriguez, l’unico fatto da segnalare il ritardo di Uran (scivolato in dodicesima posizione a 1’49”).
La tappa di domani (Lleida-Collada de la Gallina, 174,7 Km) si annuncia molto più combattuta tra gli uomini di classifica, con l’arrivo in salita nel principato di Andorra.
Giorgio Vedovati