KITTEL SI RIPRENDE IL MALTOLTO, BOONEN BALZA IN VETTA
l 24enne tedesco si conferma il re delle volate dell’Eneco Tour e dopo la foratura che gli ha impedito di giocarsela in quel di Genk conquista il suo secondo successo parziale sul traguardo di Bergen op Zoom davanti a Roelandts, al nostro Nizzolo e al campione belga, che grazie a 2” di abbuono conquistati nell’ultimo sprint intermedio conquista la maglia di leader a discapito di Keukeleire.
Foto copertina: il bis di Kittel sulle strade dell’Eneco Tour 2012 (foto Cor Vos)
Così come le precedenti frazioni affrontate finora, eccezion fatta per la cronosquadre di Sittard, anche la quarta tappa dell’Eneco Tour, 213,3 km da Heers a Bergen op Zoom, si prestava a un arrivo a ranghi compatti e il copione della corsa è stato piuttosto scontato con Dockx (Lotto-Belisol), Kohler (Bmc), Shpilevsky e Veuchelen (Vacansoleil), Saez (Euskaltel) e Van Groen (Ag2r) scattati dal gruppo non appena è stata abbassata la bandierina del via ufficiale e il plotone che inizialmente ha lasciato fare concedendo quasi 9′ ai battistrada per poi iniziare a ridurre il gap grazie alle tirate dell’Orica-GreenEdge del leader della generale Keukeleire, dell’Argos-Shimano di Kittel e della Rabobank di Bos che si sono aggiudicati le due precedenti frazioni concluse in volata, dell’Accent Jobs che non era riuscita a inserire uomini nella fuga e anche dell’Omega-QuickStep di Boonen che mai si era vista svolgere questo tipo di lavoro nei giorni scorsi, chiaro segnale che il campione belga voleva inventarsi qualcosa: nel momento in cui il gruppo si è portato a tiro degli uomini di testa e Veuchelen ha tentato l’avventura solitaria è stata proprio la formazione di Lefevere a prendere decisamente il comando andando a riprendere il resto dei battistrada prima dell’ultimo sprint intermedio nel quale Boonen ha conquistato 2” di abbuono superando così Keukeleire nella classifica virtuale.
A 12 km dal traguardo, poco dopo l’ingresso nel circuito finale di Bergen op Zoom, anche Veuchelen ha dovuto alzare bandiera bianca e sono iniziate le grandi manovre per la volata che hanno visto protagoniste anche la Katusha di Kristoff, la Bmc di Phinney e la Rabobank con Brown che poco oltre lo striscione dell’ultimo km ha approfittato di una curva a 90 gradi per guadagnare qualche metro sul resto del gruppo venendo comunque immediatamente riassorbito, mentre si è un po’ disunita l’Argos-Shimano che oltre a Kittel può contare su due atleti come Degenkolb e Veelers che sarebbero i velocisti di punta di moltre altre squadre, almeno all’Eneco Tour: in ogni caso il 24enne di Arnstadt, che con ogni probabilità sarebbe imbattuto nelle frazioni in linea se non avesse forato a pochi km dal traguardo di Genk nella tappa vinta da Bos, non ha perso le primissime posizioni del gruppo e si è lanciato sulla ruota di Kristoff, superando agevolmente il norvegese fresco di bronzo olimpico a Londra e alzando le braccia davanti a Roelandts (Lotto-Belisol), al brianzolo Nizzolo (RadioShack), che non ha ripetuto l’errore della tappa di Middelburg in cui aveva iniziato lo sprint troppo da lontano, e a Boonen che ha visto così sfumare la conquista di altri secondi di abbuono, mentre Guarnieri (Astana) ha chiuso al 7° posto. A causa di un buco creatosi nel finale i primi 29 atleti, tra cui anche Chavanel (Omega-QuickStep), Keukeleire e i nostri Mori (Lampre), Oss (Liquigas) e Marcato (Vacansoleil), hanno guadagnato 5” nella classifica generale che vede ora al comando Boonen con 1” su Keukeleire, 2” su Chavanel e Terpstra, 3” su Kristoff e 4” su Boom. La quinta tappa, 184,6 km da Hoogerheide ad Aalter, vedrà ancora in prima linea gli sprinter dopo di che nel weekend andranno in scena la cronometro di Aardoie e la frazione conclusiva con arrivo in cima al muro di Grammont che saranno decisive per il successo finale.
Marco Salonna