GREEN-EDGE SUL FILO DI LANA, KEUKELEIRE NUOVO LEADER
La formazione australiana grazie a un’ottima seconda parte di gara prevale di misura nella cronosquadre di Sittard davanti a Omega-QuickStep, Katusha e Rabobank tutte racchiuse nello spazio di 4”, con il belga che conquista la maglia gialla a discapito di Kittel. Convincente prova della Liquigas 5a, attardata da una caduta la Bmc di Phinney
Foto copertina: L’Orica-GreenEdge premiata sul podio di Sittard (foto Cor Vos)
Per la prima volta nella breve storia dell’Eneco Tour è stata disputata una cronometro a squadre con partenza e arrivo in quel di Sittard lungo la distanza di 18,9 km, tutt’altro che pochi in una corsa a tappe di una settimana che non prevede grandi difficoltà altimetriche, con un percorso interamente pianeggiante se si eccettua uno strappetto posto dopo 11 km, in corrispondenza del quale era posto l’unico rilevamento intermedio, che ha tagliato le gambe a diversi corridori.
Piuttosto a sorpresa il successo, secondo stagionale in questo tipo di prove dopo quello nella Tirreno-Adriatico, è andato all’Orica-GreenEdge che dopo un avvio prudente ha recuperato posizioni nella seconda metà gara trascinata dagli specialisti Tuft e Durbridge e si è imposta con 1” sull’Omega-QuickStep di Boonen, Chavanel e Kwiatkowski, che alla vigilia era forse in assoluto la formazione da battere dopo quanto mostrato nella frazione inaugurale di Middelburg ma al contrario della formazione australiana è lievemente calata nel finale dopo aver fatto segnare il miglior tempo al km 11, 2” sulla Katusha di Spilak e Kristoff, che già più volte in stagione ha stupito in positivo nelle cronometro a squadre, e 4” su una a sua volta convincente Rabobank che pur non potendo contare su grandissimi specialisti ad eccezione di Boom ha avuto un ottimo contributo dagli sprinter Brown e Renshaw. Tutte le altre formazioni hanno accusato distacchi più pesanti a partire da una positiva Liquigas 5a a 17”, che pure probabilmente non ha l’uomo per puntare alla classifica generale salvo exploit del neoacquisto della Bmc Daniel Oss e che a differenza delle altre squadre ha gareggiato con 7 atleti a causa del ritiro di Marangoni, seguita da RadioShack e Movistar distanziate di 18”, da una Garmin molto deludente e dalla Saxo Bank-Tinkoff di Contador entrambe a 27”, dalla Vacansoleil a 31”, e dalla Fdj di 32”; discreta la prova dell’Argos-Shimano del leader della generale Kittel 13a a 37” subito davanti alla Lampre-Isd, che con il solo Malori in grado di fare la differenza contro il tic-tac non ha potuto far meglio del 14° posto a 44” dall’Orica-GreenEdge, mentre l’oscar della sfortuna va alla Bmc, che trascinata da un Phinney in grandissima condizione aveva un tempo che le consentiva di puntare alla vittoria ma ha perso a causa di una caduta Blythe, Quinziato e Lodewcyk e, dal momento che il tempo viene preso sul quinto corridore arrivato al traguardo ha dovuto attendere Burghardt che era già rimasto attardato e ciò l’ha relegata all’ultimo posto con un ritardo di 1′10”.
La nuova classifica generale rispecchia naturalmente quella della prova contro il tempo con cinque atleti dell’Orica-GreenEdge ai primi cinque posti e Keukeleire che grazie a un miglior piazzamento conquistato nella frazione di Middelburg è il nuovo leader davanti ai compagni Langeveld, Tuft, Durbridge e Mouris, seguiti a 1” dagli uomini dell’Omega-QuickStep, a 2” da quelli della Katusha e a 4” da quelli della Rabobank: prevedibile comunque alla luce di distacchi così minimi e dei molti abbuoni previsti che qualcosa cambi già al termine della terza tappa, 188 km per velocisti da Riemst a Genk.
Marco Salonna