DE NEGRI REGALA IL BIS ALLA FARNESE
Per il secondo anno consecutivo la formazione di Luca Scinto, rimasta orfana del presidente onorario De Luliis scomparso nella notte, conquista il Trofeo Matteotti grazie al 26enne ligure che si impone in volata davanti a Kump rimontato negli ultimi 50 metri e a Taborre. Molto attivo tra i big Di Luca, in ritardo Pellizotti
La 66a edizione del Trofeo Matteotti, che vanta nel suo albo d’oro fuoriclasse come Bartali, Gimondi, De Vlaeminck, Moser e Argentin e in tempi più recenti Bugno, Pozzato, Di Luca e Bettini, si è disputata in quel di Pescara lungo un circuito di 15 km da ripetere per 13 volte per un totale di 195 km, caratterizzato dalla pedalabile ascesa di Colle Caprino, 2,5 km al 5% circa di pendenza, e dal breve e leggermente più impegnativo strappo di Montesilvano, 800 metri al 6% la cui vetta era posta a 7 km di pendenza. La spietata concorrenza del World Tour, che ha messo anche a rischio di sparizione la corsa abruzzese come già accaduto a diverse altre storiche corse del nostro Paese, e quest’anno anche la concomitanza delle Olimpiadi di Londra hanno impedito un alto livello di partecipazione tanto che anche le due formazioni italiane del circuito maggiore Lampre e Liquigas hanno disertato l’appuntamento; le squadre faro erano pertanto la Colnago-Csf di Pozzovivo e Battaglin, l’Androni di Pellizotti, Sella e Rubiano e soprattutto le abruzzesi Acqua&Sapone di Di Luca, Betancur e Taborre e la Farnese del campione uscente Gatto, di Rabottini, di De Negri e di Proni, al rientro alle corse dopo innumerevoli problemi fisici e la perdita della sorella stroncata dalla leucemia: accanto a loro in gara anche Laverde (Colombia Coldeportes), Van Goolen (Accent Jobs), Frapporti (Team Idea), Baliani e Richeze (Team Nippo), Nose e Fajt (Adria Mobil) e Bailetti (Utensilnord).
La corsa, caratterizzata da temperature prossime ai 40°C, si è accesa fin dalle prime battute con la fuga nata al km 9 di 21 uomini tra cui Proni, Sella, Kump, Laverde e Lutsenko (Astana Continental), che in virtù dello scarso accordo tra i fuggitivi ha preso il largo in solitudine guadagnando fino a 1′30” mentre il resto della compagnia è stato riassorbito dal gruppo guidato dalla Colnago-Csf; il 20enne kazako, recente vincitore di una tappa al Giro della Val d’Aosta, è rimasto al comando per due tornate venendo successivamente ripreso da De Negri, Betancur, Eskov (RusVelo), Pasqualon (Colnago-Csf), Dodi (Team Idea) e dal sorprendente giapponese Sano (Team Nippo), che sarà protagonista anche nelle fasi finali della corsa pur facendo già parte nella fuga dei 21 del mattino, finchè al nono giro non si sono mossi anche i grossi calibri a partire da Gatto, Pellizotti e Di Luca e davanti si è formato un plotoncino di 34 atleti comprendente tutti i favoriti della vigilia che si sono giocati il successo.
Nel finale hanno perso contatto dal gruppo di testa in nove tra cui Gatto tagliato fuori da una foratura e Pellizotti da sempre non a suo agio con le alte temperature, mentre hanno provato a più riprese a prendere il largo Pirazzi e Bisolti (Colnago-Csf), Rubiano, il già citato Sano e sull’ultimo passaggio a Montesilvano Betancur che ha avuto anche qualcosa da ridire con Di Luca, che a differenza del compagno di squadra non ha mai tentato l’azione in prima persona si è impegnato a chiudere su tutti i tentativi di fuga in funzione di una possibile volata dell’altro abruzzese Taborre. Il colombiano è stato in ogni caso raggiunto nella successiva discesa da Rubiano e a 5 km dal traguardo è tornato sotto il gruppo guidato dalla Colnago-Csf di Pasqualon e, una volta avvenuto il ricongiungimento, nuovamente dall’Acqua&Sapone con Donati ad alternarsi con Di Luca al comando; inevitabile dunque la volata in cui Kump ha tentato di sorprendere tutti partendo ai 300 metri dall’arrivo ma il vento contrario presente lungo il rettilineo finale ne ha frenato l’azione e negli ultimi 50 metri è venuto fuori Pierpaolo De Negri che si ha imposto davanti allo sloveno, a Taborre, a Pasqualon e a Bailetti: arriva dunque il primo successo tra i professionisti per il 26enne genovese, già apparso in buona condizione ai recenti Giro d’Austria e Giro di Polonia con diversi piazzamenti nella top ten, nonchè il secondo successo consecutivo al Trofeo Matteotti per la Farnese Vini, che acquisisce un significato particolare alla luce della scomparsa avvenuta nella notte di Camillo De Luliis, presidente onorario della formazione guidata da Scinto e Giuliani. Il prossimo appuntamento con il calendario italiano sarà quello del Gp di Camaiore in programma l’11 agosto.
Marco Salonna