STAFFETTA AZZURRA, ORA TOCCA A NIZZOLO
Colpo doppio del 23enne brianzolo che si impone di prepotenza nella tappa regina del Tour de Wallonie regolando sul traguardo di Beaufaix Ignatyev, Meersman e Di Luca e strappa la maglia gialla al vincitore di ieri Napolitano. Classifica generale comunque ancora aperta con gli abbuoni che saranno determinanti
Foto copertina: Nizzolo vince la terza tappa del Giro di Vallonia (foto Isabelle Duchesne)
La terza tappa del Tour de Wallonie, 185,9 km da Marche en Famenne a Beufaix, si presentava come la più dura di questa edizione con ben nove côtes presenti lungo il tracciato tra cui ascese storiche della Liegi-Bastogne-Liegi come Côte de Wanne, Col de Stockeu, Côte de la Vecquée e Mont Theux e nel finale la Côte de Florzée e la Côte du Hornay, le cui vette erano poste rispettivamente a 9 e km dal traguardo. La corsa è vissuta sulla fuga di Boucher (Fdj), Maaskant (Garmin), Haller (Katusha), Dehaes (Lotto-Belisol), Chicchi (Omega-Quick Step), Didier (Radioshack-Nissan), Lightart (Vacansoleil), Corioni (Acqua e Sapone), Delfosse (Landbouwkrediet), Sébastien Chavanel (Europcar), Dernies (Wallonie-Bruxelles) e di ben quattro atleti dell’Idemasport ovvero Anciaux, Demoitie, Pestiaux e Vallée, che hanno acquisito un vantaggio massimo di 3′17” sul gruppo guidato dalla Bmc di Van Avermaet, dal Team Sky del 22enne agrigentino Puccio, dalla Cofidis di Sijmens e dall’Acqua&Sapone che poteva contare su due atleti del calibro di Di Luca e Betancur apparsi in grande condizione nelle ultime corse disputate, oltre che sulla maglia gialla Napolitano non certo in grado di rimanere con i migliori su questo tipo di percorso: in effetti lo sprinter di Vittoria è stato tra i primi a perdere terreno insieme ad Appollonio (Sky) e al campione francese Bouhanni (Fdj) che poco dopo ha abbandonato la corsa al pari di Spilak (Katusha) vittima di una caduta, mentre anche il gruppo di testa si è selezionato sulle varie côte finchè in cima allo Stockeu non sono rimasti davanti i soli Didier e Lightart, che negli sprint intermedi ha accumulato secondi di abbuono tali da assicurargli la leadership virtuale della generale; i due erano destinati comunque ad essere in breve recuperati dalla prima parte di un plotone dal quale avevano perso contatto anche uomini importanti come Devolder (Vacansoleil), Dekker (Garmin) e Garzelli (Acqua&Sapone), mentre prima di cedere a sua volta si è sempre mantenuto nelle prime posizioni Tom Boonen (Omega-QuickStep), che al pari di Van Avermaet ha abbandonato la corsa al termine della tappa in vista della prova olimpica.
Il primo uomo di classifica a muoversi è stato Van Leijen (Lotto-Belisol), secondo nella passata edizione del Tour de Wallonie, che si è riportato sui due uomini di testa e da allora si sono susseguiti gli attacchi che hanno visto protagonisti tra gli altri Betancur e Di Luca, Van Avermaet, Kolobnev e Ignatiev (Katusha) e il 23enne fiammingo Wallays (Topsport Vlaanderen), in assoluto tra i più brillanti in queste giornate), finchè sulla Côte de Florzée il colombiano non è rimasto al comando davanti insieme a Hermans (RadioShack) e Serry (TopSport-Vlaanderen), ai quali si è aggiunto sulla successiva Côte du Hornay anche Stybar (Omega-QuickStep) e Fuglsang (RadioShack), ma il gruppo ridotto ormai a una quarantina di unità è sempre rimasto a pochi secondi e ha chiuso il gap sulla successiva discesa. Dopo un ultimo tentativo di Paurio (Fdj) a 3 km dal traguardo è stata la RadioShack a prendere in mano la situazione in vista di uno sprint di Nizzolo, 3° e 7° nelle prime due tappe e bravissimo a rimanere nel gruppo dei migliori in un percorso apparentemente troppo impegnativo per i suoi mezzi: nell’ordine Busche, Hermans e Fuglsang hanno tirato la volata al 23enne brianzolo che non ha lasciato scampo agli avversari conquistando il primo successo stagionale con un buon margine su Ignatyev, Meersman (Lotto-Belisol), Di Luca, Kolobnev, Ista (Accent Jobs) e Reda (Acqua&Sapone), mentre sono rimasti tagliati fuori da una caduta comunque senza gravi conseguenze Kreder (Garmin) e Lightart.
Per il gioco degli abbuoni Nizzolo è la nuova maglia gialla con lo stesso tempo dell’olandese seguiti a 1” da Ignatyev, a 9” da Mondory, a 10” Meersman, a 11” da Commeyne e a 12” da Wallays: sia la quarta frazione, 207 km con quattro côtes ma gli ultimi 70 km interamente pianeggianti, che quella conclusiva da Welkenraedt a Perwez non presentano grandi asperità ed è presumibile che saranno proprio gli abbuoni a decidere il successo finale, con Nizzolo che ha comunque buone chance in virtù dell’ottima condizione e di una squadra che si è dimostrata in grado di tenere cucita la corsa e che sarà tutta al suo servizio.
Marco Salonna