ARU, UN CONGEDO TRIONFALE

luglio 23, 2012
Categoria: News

Nella crono conclusiva si impone Chernetskiy della Itera Katusha, alle sue spalle Aru che si congeda dal ciclismo giovanile con la doppietta in val d’Aosta grazie ad una gara corsa in maniera perfetta fin dal principio. Sorpresa sul podio con il russo che sale al secondo posto davanti a Manfredi.

Foto copertina: il podio del Giro della Valle d’Aosta 2012, con Aru in maglia gialla (aostasera.it)

Un congedo migliore, Fabio Aru, forse non poteva sognarlo: lasciare la categoria per approdare tra i professionisti regalandosi la doppietta al Giro della val d’Aosta è qualcosa che pochi possono vantare (Gotti, Marzano e Popovych ndr). Una gara corsa in modo perfetto fin dal primo giorno, senza andare in affanno sulle fughe riuscite degli avversari nei primi giorni e conquistando pian piano la vetta della classifica dopo l’arrivo solitario dei Piani di Tavagnasco. Da li una corsa di controllo sui diretti avversari, lasciando spazio agli uomini fuori classifica per i successi parziali, per finire con la crono ormai ininfluente ai fini del primo posto della generale.
La gara contro il tempo lungo il Col de Bassachaux è andata al russo Chernetskiy che si è imposto per 34” proprio su Fabio Aru, terzo Foliforov, lontani gli altri big che hanno così consentito al vincitore odierno di salire fino ad un insperato secondo posto occupato da Manfredi che è così sceso sul gradino più basso del podio.
La preannunciata lotto tra Formolo, Masnada, Zilioli e Penasa si è così rivelata vana, risultando valida per per il quarto posto conquistato da Formolo, crollo invece per Penasa che nelle ultime due tappe ha perso addirittura quattro posizioni finendo settimo.
Ora per Aru si apre una nuova avventura che inizierà in maglia Astana, gli occhi degli appassionati italiani ora saranno tutti puntati su di lui: la mancanza di nuove leve e grandi promesse del ciclismo (oltre all’altro isolano Nibali) si fa sentire e l’Italia non è abituata a rimanere a secco così a lungo nel ciclismo che conta, ora aspettiamo solo il suo esordio nel grande ciclismo, in Colorado o alla Vuelta, per poter iniziare a sognare!

Andrea Mastrangelo

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