ECCO LE MONTAGNE: GRANDE MANFREDI D’AOSTA

luglio 19, 2012
Categoria: News

Seconda tappa, dopo il prologo, e altro arrivo in solitaria: nella frazione con arrivo in vetta a Champdepraz si impone, a sorpresa, Andrea Manfredi del Team Hopplà. Alle sue spalle Lutsenko e Masnada staccati di un minuto e trenta abbondanti. Tardiva la reazione di Aru che giunge a 2′41” e ora sale in classifica alle spalle proprio di Manfredi e Lutsenko.

Foto copertina: l’arrivo solitario di Manfredi a Champedraz (www.aostasera.it)

Primo arrivo in salita e subito grandissimo spettacolo, le schermaglie di ieri erano solo l’antipasto di quello che sarà il 49° Giro della Val d’Aosta. Nella seconda tappa, quella con la salita del Perloz, nei primi chilometri, Col de Joux e arrivo posto in cima al Champdepraz, è già bagarre tra i big di classifica.
L’episodio decisivo lungo l’ascesa del Col de Joux: si avvantaggiano in cinque, tra loro Andrea Manfredi, atleta de Team Hopplà non molto conosciuto e poco controllato. Da questi proprio Manfredi allunga lungo la salita finale facendo subito il vuoto su tutti i compagni d’avventura, Lutsenko (Astana) e Masnada (Colpack) che erano con lui finiscono per perdere in pochi chilometri più di un minuto, al traguardo ne pagheranno rispettivamente 1′35” e 1′42”. Sopra i due minuti tutti gli altri: Smeyers quarto a 2′01”, altro corridore che si trovava nei cinque.
Per Aru un quinto posto che sa un po’ di beffa, il portacolori della Palazzago paga l’aver lasciato troppa libertà ai cinque davanti, soprattutto al connazionale Manfredi, poco conosciuto e di conseguenza poco temuto. Il sardo, vincitore della passata edizione, riesce comunque a limitare i danni e a scalare posizioni nella generale fino ad issarsi al terzo posto, a 2′16”, dietro ai primi due di giornata.
Una grandi vittoria per Manfredi che esprime tutta la sua gioia per l’impresa: “E’ stata un’ottima gara, sapevo di non essere molto controllato e ci ho provato, francamente non mi aspettavo di essere così in condizione, ma quando mi son trovato solo sull’ascesa finale ho capito che dovevo fare una cronoscalata personale. E’ andata bene e già da domani vedrò quali potranno essere i miei reali obiettivi!”

Andrea Mastrangelo

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