CHIAMIAMOLO ALIENO MOSER
Non finisce di stupire l’astro nascente trentino che con un’accelerazione straripante negli ultimi 300 metri dell’arrivo in salita di Bukowina TatrzaÅ„ska va a superare Henao che sembrava ormai destinato al successo e strappa la maglia gialla al tenace Kwiatkowki ipotecando il Giro di Polonia a una giornata dalla conclusione.
Foto copertina: Moser vince la tappa regina del Giro di Polonia (foto newspix.pl)
La sesta tappa del Giro di Polonia, 191,8 km da Bukovina Terma Hotel Spa a Bukowina Tatrzanska si presentava come la frazione regina di una corsa che in verità si era rivelata fin qui meno impegnativa del previsto, con ancora 24 uomini nello spazio di 12” nella classifica generale: in programma un circuito di 38,4 km con le ascese di Zab, di Gliczarow, forse la più dura delle tre con pendenze oltre la doppia cifra anche se per brevi tratti, e quella che portava al traguardo, per un totale di ben 15 salite e di un dislivello complessivo superiore ai 4000 metri. La corsa è vissuta sulla fuga di Kreuziger (Astana), uscito di classifica fin dalla prima tappa e alla ricerca della miglior forma in vista della Vuelta, Slagter (Rabobank), Marczynski (Vacansoleil), Huzarski (Nazionale polacca) e Stannard (Sky), che hanno preso il largo dopo 12 km in corrispondenza con la prima ascesa verso Zab e hanno accumulato fino a 5′40” su un gruppo che, malgrado la presenza in avanscoperta del campione britannico, è stato tirato costantemente dal Team Sky, chiaro segnale di un disegno tattico finalizzato ad un attacco di Henao, apparso nelle giornate precedenti in condizione smagliante malgrado percorsi poco adatti alle sue caratteristiche. La formazione britannica, similmente a quanto sta facendo al Tour de France, ha controllato la corsa a suo piacimento, in particolare con uno straordinario Swift che dopo aver conquistato due successi di tappa si è messo a disposizione dei compagni tirando per decine di km, riducendo il gruppo a una sessantina di unità e andando quasi da solo a riprendere i fuggitivi a 15 km dal traguardo, dopo di che sono entrati in azione Nordhaug, Uran e lo stesso Stannard finchè sul punto più duro dell’ultima ascesa verso Gliczarow è partito Henao che ha immediatamente guadagnato una decina di secondi ma è stato ripreso dapprima da Jon Izagirre (Euskaltel), vincitore della tappa di Falzes al Giro d’Italia, e Niemiec (Lampre), e quindi dal resto di un gruppo dei migliori ormai molto sfilacciato e comprendente il leader Kwiatkowski (Omega-QuickStep) e Moreno Moser (Liquigas), che alla vigilia era distanziato di solo 1” dal polacco nella generale.
L’azione corale del Team Sky è proseguita con l’inesauribile Stannard, che nel tratto in pianura che precedeva i 4 km al 6% circa dell’ascesa finale si è a sua volta avvantaggiato inseguito da Van Avermaet (Bmc) e Le Mevel (Garmin), e si è conclusa ancora con Henao, che è ripartito con Izagirre alla ruota, ha raggiunto e staccato i tre uomini che lo precedevano, ha distanziato anche il basco e ha resistito alla rincorsa di Geniez (Argos-Shimano), arrivando a 300 metri dal traguardo con un vantaggio di circa 10”, che se conservato gli avrebbe consentito non solo di vincere la tappa ma anche di balzare al comando della generale: sembrava che almeno il successo parziale fosse ormai nelle mani del colombiano ma Moser è uscito dal gruppo con un’accelerazione devastante, alla quale Kwiatkowski ha tentato di replicare per poi essere costretto a cedere, e ha percorso gli ultimi 40” di gara in apnea fino a superare Henao a non più di 30 metri dal traguardo e vincere davanti al colombiano, con un’azione che fatte le debite proporzioni ha ricordato quella di Marino Basso nei confronti di Franco Bitossi ai Mondiali di Gap del 1972; 3° con lo stesso tempo dei primi due ha chiuso Kwiatkowski, 4° a 3” Van Avermaet davanti a Niemiec e Kolobnev (Katusha) e 7° a 7” l’altro azzurro Nocentini (Ag2r). Già in diverse occasioni in questa stagione Moser aveva dimostrato di possedere le stimmate del fuoriclasse ma a Bukowina Tatrzanska lo ha dimostrato in maniera definitiva, e grazie agli abbuoni ha riconquistato la maglia gialla con 5” su Kwiatkowski, 16” su Henao, 25” su Kolobnev, 28” su Gerdemann e 29” su Nocentini: al 21enne trentino sarà ora sufficiente marcare stretto il polacco negli sprint intermedi dell’ultima tappa, 131,4 km dedicati ai velocisti con partenza e arrivo a Cracovia.
Marco Salonna.