ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LA TOUSSUIRE (LES SYBELLES)
luglio 13, 2012
Categoria: Approfondimenti
Anche al Tour 2012 vi proporremo l’appuntamento giornaliero con l’almanacco, rubrica contenitore con la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, la presentazione della tappa del giorno, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà, il ricordo del Tour del 1953 e una vista “retrospettiva” sul Tour in corso. Seguiteci.
Foto copertina: la stazione invernale di La Toussuire – Les Sybelles (www.holirent.com)
TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO
Italia
Vola Rolland. E super Nibali vede il podio (Gazzetta dello Sport)
Nibali infiamma il Tour. Rolland vince 11ª tappa (Corriere dello Sport / Stadio)
Francia
Rolland, les Alpes lui vont si bien (L’Equipe)
Svizzera
Doppietta francese al Tour(Corriere del Ticino)
Wiggins bleibt trotz Schwäche Leader (Neue Zuercher Zeitung)
Regno Unito
Wiggins holds firm on Tour (The Daily Telegraph)
Bradley Wiggins retains yellow jersey as Pierre Rolland wins brutal 11th stage (The Independent)
Bradley Wiggins extends lead after toughest test (The Times)
Spagna
Ganó Rolland, resistió Wiggins y se hundió Evans (AS)
Froome saca los colores a Wiggins (Marca)
Nadie puede con Wiggins (El Mundo Deportivo)
Belgio
Evans lâché dans l’étape reine des Alpes (Le Soir)
Van den Broeck in top-5 (De Standaard)
Pierre Rolland gagne, Evans perd une minute sur Wiggins (L’Avenir)
La chanson de Rolland et la chanson de l’oreillette à la Toussuire (La Dernière Heure/Les Sports)
Wiggins garde le jaune… par téléphone, Evans distancé, VDB dans le Top-5 (Sudinfo.be)
Rolland wint, helper Froome overklast Wiggins (Het Nieuwsblad)
Germania
Franzose Rolland gewinnt Königsetappe der Tour de France (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Rolland gewinnt 11. Tour-Etappe – Wiggins weiter in Gelb (Bild)
Lussemburgo
Bergziege Rolland holt sich die Königsetappe, Wiggins verteidigt Gelbes Trikot (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Zweiter französischer Sieg in den AlpenZweiter französischer Sieg in den Alpen (Tageblatt)
Paesi Bassi
Evans grote verliezer (De Telegraaf)
Danimarca
Rolland snød Chris Anker (Jyllands-Posten)
Rolland vandt flot dansk bjergetape (Sporten.dk)
Pierre Rolland var hurtigste mand på Tour de Frances kongeetape (Politiken)
Canada
Rolland wins toughest Tour de France Alpine stage (The Globe and Mail)
USA
Evans, Tour’s Defending Champ, Falls Short in Alps(The New York Times)
Colombia
Francés Pierre Rolland, campeón de la etapa 11 del Tour de Francia (El Tiempo)
Pierre Rolland ganó la etapa 11ª del Tour de Francia(El Espectador)
Australia
Evans drops off the pace on 11th stage (The Age)
Wiggins drops Evans in 11th stage (The Australian)
Evans’ Tour on life support(Herald Sun)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Cosa prevedete per questa tappa?
Pedale Pazzo: Per prima cosa mi dispiace un pò che in questo Tour le salite toste sono all’inizio, mentre alla fine mettono sempre quelle più facili. Detto questo, partirà una fuga e Sky controllerà tutta la corsa. I primi attacchi di qualche uomo ormai spacciato tipo Van der Brock e Rolland potrebbero vedersi negli ultimissimi km del Col de la Croix de Fer o su quell del Col du Mollard. Nibali sulla carta potrebbe ritentare un attacco nell’ultima discesa, ma non conoscendola non saprei se sia fattibile. Speriamo sia ripida e tecnica, perchè se riuscisse a guadagnare anche solo 1 minuto poi l’ultima salita ha il vantaggio di iniziare bella ripida, quindi sarebbero Froom e Wiggins a dover muoversi per recuperare dato che i compagni in quel tratto sarebbero di scarso aiuto.
Vedo23: Ci sono due possibili discese dal Col du Mollard e oggi – stando alla mappa – scendono da quella più occidentale, ossia quella molto tecnica e anche piuttosto stretta (a parte il primo pezzo, fino al paese). Ho visto però che hanno fatto dei lavori sulla sede stradale, che già due estati fa era messa piuttosto male quando ero passato io, quindi almeno il fondo dovrebbe essere stato rifatto e sistemato, avendo così un problema in meno (ma anche un motivo di fare la differenza, per chi rischiasse, in meno). Nibali senz’altro ci proverà, ma sarà difficile andar via. Le prime due salite sono molto lunghe, pur se con pendenze quasi sempre regolari e pedalabili e anche con qualche tratto di rifiato nella loro metà. I tantissimi Km di salita (mi pare 71), però, potrebbero farsi sentire parecchio lungo l’ultima ascesa, dove probabilmente ritroveremo il solito gruppetto molto ristretto di atleti. Salvo imprevisti Wiggins e Froome dovrebbero tenere, ma non si sa mai e oggi il terreno per attaccare c’è!
Scattista: Se non era per Froome oggi Nibali guadagnava anche su Wiggins!!! Bravissimo , ma veramente bravissimo Vincenzo. Froome pazzesco e ora qualche scintilla in casa Sky è scattata!!! Lui ha fatto un attacco rabbioso, ma poi l’hanno fermato.
Howling Wolf14: Stupendo Nibali. Grazie ai suoi attacchi è saltato Evans e Wiggins ha tremato. Bravo, Vincenzo. E’ la strada giusta.
Profpivo: Grosso applauso a Nibali, oggi ha dimostrato di aver completato la sua maturazione come corridore: il podio non gli dovrebbe sfuggire.
In casa Sky si cominciano a vedere delle crepe, qualcosa stanno pagando dopo aver tirato praticamente sempre dall’inizio del Tour (Porte oggi in pratica si è staccato senza tirare). Poi tatticamente non mi sembrano dei geni, non si è capito cosa hanno combinato oggi tra Froome e Wiggins. Quindi restano favoritissimi, ma non sembrano più imbattibili. Per Nibali un ottimo alleato può essere VandenBroeck, e anche Pinot. Notevoli le prestazioni di Rolland e Pinot: spiace dirlo ma questi sono giovani davvero interessanti, a differenza dei nostri iper-osannati Ulissi e company.
MirkoBL: La Sky, come alla Vuelta dello scorso anno, riuscirà a non far vincere il Tour all’uomo più forte di tutti.
Vedo23: Bella tappa, davvero! La dimostrazione che non servono chilometraggi esagerati, ma percorsi ben studiati con salite in successione. Evans si conferma sulla linea di questo Tour de France: buono ma non eccelso e oggi ha fatto un errore enorme scattando, sia perchè non s’è evidentemente ben gestito sia perchè il team Sky aveva ancora molti uomini ed è bastato Rogers per riprenderlo. Azioni del genere bisogna farle dopo aver messo in difficoltà i compagni, come hanno fatto lungo l’ultima salita gli altri e in particolare Nibali, scattato quando ormai erano rimasti solo Wiggins e Froome. La discesa, alla fine, s’è rivelata meno selettiva, anche perchè i lavori di cui parlavano mi sembrano abbiano proprio allargato la sede stradale. Non era invece buono il fondo, come ha potuto sperimentare lo stesso Rolland con la sua caduta, fortunatamente senza conseguenze. Ammirevole il coraggio di Scarponi, ma era prevedibile che oggi faticasse dopo la tappa di ieri: era meglio riposare direttamente, specie nella prima parte della tappa.
MirkoBL: Secondo me Evans è scattato perché sapeva di non averne e sperava che qualcuno lo seguisse obbligando gli Sky a lavorare. E utile Basso: attacca da lontano per fare da punto d’appoggio a Nibali e poi si stacca da 30 corridori ancora prima che arrivi il gruppo.
Pedale Pazzo: Froom è assurdo, ad un certo punto sembrava in crisi. Poi si è rimesso a tirare, ha preso Nibali ed è partito come una furia. Li mi stavo esaltando, pensavo che potesse accadere l’impensabile. Invece lo han fermato. Nibali bravo, ha le palle. Però l’ultima salita non era l’ideale, perchè le pendenze andavano in calando e gli ultimi 5 km erano davvero troppo facili. L’unica era guadagnare almeno 1 minuto nella discesa, ma non era facile e alla fine ha fatto bene così: rischiare una caduta quando il terzo posto è molto molto vicino non è una grande idea. Wiggins secondo me ha fatto il suo, non era in difficoltà per nulla. Semplicemente soffre i cambi di ritmo, ma mi sembrava comunque tranquillo. Evans non ha mai fatto la differenza in salita e la condizione non è delle migliori e lo si vede soprattutto dalla crono. Ha provato un attacco quasi disperato e con poca logica (se vuoi fare un attacco li devi prepararlo, tirando gia sulla Madeleine per far fuori i compagni di Wiggins). Lo rivedremo ancora all’attacco, anche se guardando le tappe della terza settimana non è che ci sia tutto questo terreno per fare attacchi da lontano. Per il resto, davvero poca roba. Schleck è inguardabile, Menchov si è staccato a 60km dall’arrivo. Gli altri Radioshack sono cotti.
E infatti a Van der Broeck è bastata questa tappa per rientrata in classifica e giocarsi il 4° posto con Evans. Uno che mi ha sorpreso oggi è stato Van Gardener, che in una tappa così ha tenuto alla grande e considerando come va a crono… Ottima conferma invece per Pinot, classe 90. Se Sagan è il futuro per le classiche, questo qui lo è per le corse a tappe. Su Basso vabbeh, poteva portare Moser che almeno una tappa rischiava di vincerla, oltre che essere sicuramente più di aiuto a Nibali e a Sagan.
Hotdogbr: nulla da dire, gran bella tappa anche se preferisco sempre quelle di montagna di 230 km a quelle di 148 come oggi, veniamo all’analisi dei singoli corridori:
ROLLAND: non ha la stessa condizionedi un anno fa ma sull’ultima salita è andato veramente forte perdendo terreno solo da pochi corridori al di là del fatto che per gran parte della fuga era rimasto a ruota
PINOT: non sempre gli atleti che sono fenomeni a 21 anni rimangono tali a 30 ma di sicuro lui ha iniziato bene, fa impressione il fatto che in un ciclismo in cui la preparazione è fondamentale lui fa prestazioni del genere quando la sua presenza al Tour è stata decisa all’ultimo momento
FROOME: non credo che stesse facendo finta di staccarsi ma che fosse realmente in difficoltà però lo abbiamo visto anche in altre occasioni con questi alti e bassi all’interno della stessa tappa, sta di fatto che è il più forte e come si è già detto deve sperare che qualcun altro stacchi Wiggins se vuole vincere il Tour
VAN DEN BROECK: ha dimostrato sulle vere salite di stare bene ma gode anche di una certa libertà e il podio rimane difficile, gli va dato atto di essere più attaccante rispetto agli anni scorsi
NIBALI: non vincerà il Tour perchè al massimo solo uno tra Froome e Wiggins salterà in aria però il suo attacco ha fatto saltare Evans e oltre ad andare forte è stato finora molto più costante nel rendimento rispetto agli anni scorsi, per il podio deve infliggere ancora un po’ di distacco all’australiano
WIGGINS: qualche piccolo segno di cedimento l’ha dato però è rimasto con i migliori in quella che era la tappa più difficile per lui, a meno che in quella di Luchon non venga attaccato già sul Tourmalet
SOERENSEN C.: per come si era staccato a metà della Croix de Fer ha tenuto bene e a dire il vero non solo lui ma anche altri hanno alternato momenti positivi ad altri di difficoltà in questa tappa, cosa che di rado succede
BRAJKOVIC: se tutto gli va bene può aspirare al massimo a un posto nei primi 5 ma gli va dato atto di essere nettamente il miglior Brajkovic mai visto in un grande Giro e ha riscattato una crono così così
SCHLECK F.: in una tappa con 65 km di salita un fondista come lui è venuto fuori, peccato che questo gli sia servito solo per difendersi meglio rispetto alle precedenti uscite e non per attaccare
EVANS: ovviamente non avrebbe dovuto attaccare sulla Croix de Fer e incassa la seconda sconfitta dopo quella della crono segno che la condizione non è al top, non dimentichiamo che ha avuto problemi fisici a inizio di stagione che l’hanno costretto a saltare le Ardenne e ne hanno ritardato la preparazione il che può spiegare il suo rendimento, comunque resta in corsa per il podio
VAN GARDEREN: altra grande rivelazione, in precedenza le grandi montagne l’avevano sempre respinto e invece se non avesse dovuto attendere Evans sarebbe arrivato con i migliori o comunque molto vicino
HORNER: stava bene e poteva giocarsi il successo di tappa ma apparentemente è stato fermato per aiutare i compagni, scelta piuttosto discutibile
COPPEL: in queste due giornate dei segnali positivi si sono visti, siamo lontani dai livelli di Pinot e anche di Rolland però sta andando meglio di un anno fa
ZUBELDIA: un po’ meno brillante rispetto ai giorni precedenti comunque la sua corsa verso una comoda top ten prosegue
COBO: testa matta ma il talento è tanto e alla Vuelta sarà di nuovo a giocarsi il successo
ROCHE: battuta d’arresto pesante dopo la quale la top ten è a rischio, sarebbe dovuto rimanere nel gruppetto con Zubeldia
TEN DAM: l’unico a salvarsi in una Rabobank irriconoscibile che oggi ha anche avuto il ritiro di Mollema
VALVERDE: lui come Scarponi, Vinokourov, Leipheimer e Basso sono andati in fuga per poi naufragare e al di là delle motivazioni contingenti che possono essere i due anni di inattività per il murciano, la fuga di ieri per il marchigiano, l’essere reduce dal Giro per il varesino e la preparazione approssimativa per il kazako e lo statunitense le loro debacle sono indice del ricambio generazionale in atto
RUI COSTA: ottimo corridore ma non ancora uomo da corse di tre settimane e difficilmente lo diventerà in futuro
MONFORT: i tapponi lo hanno sempre respinto dunque la sua debacle stupisce solo in parte
MENCHOV: la sua invece era del tutto inaspettata al di là del discorso sul ricambio generazionale di cui sopra e il fatto che probabilmente non riuscirà più a chiudere sul podio un grande Giro
PORTE, ROGERS, BOASSON HAGEN, KNEES: straordinari in particolare i primi due, non è vero che questa Sky è come la Us Postal perchè non ricordo tappe in cui erano rimasti in 4 della formazione statunitense su 8 corridori nel primo gruppo
Vedo23: Horner non è stato fermato, ha avuto problemi fisici! Ha dichiarato di avere improvvisamente un momento di vuoto e i crampi, lui dice probabilmente perchè ha bevuto poco. S’è fermato, è sceso di sella, ha bevuto una bottiglietta d’acqua e poi è ripartito lentamente, facendosi riprendere dal gruppo dei migliori e poi riprendendosi ancora benone nell’ultima salita. Non sono d’accordo su Menchov: mi aspettavo che arrivasse presto la crisi, di cui s’erano già visti alcuni segnali nelle scorse tappe.
Salitepuntocià: Deve essere sfortunato Nibali, l’anno scorso che era adatto per il Tour lo han fatto fare a Basso… al Giro ha trovato contador… che scombinando la corsa gli ha fatto erpdere anche il 2°posto… Poi sono esplosi(stra dopati)gli sky alla vuelta e Nibali se li è trovati di fronte al Tour, un Tour facile poi. Mentre al giro avrebbe vinto a mani basse… Insomma succede semrpe qualcosa… magari l’anno prossimo punta al Giro, ma mettiamo lo fa Froome, che lo vincerebbe…(Wiggins mai andrebbe nei primi 5 a un giro normale, anche da stradopato, e anche il giro avesse 2 crono, è inferiore a Froome nelle vere salite, al giro verrebbe staccato)
Pedale Pazzo: Sul fatto degli stra dopati però bisogna andarci cauti. Per me bisogna considerare soprattutto il livello degli avversari, che non è, a mio parere, un grandissimo livello. Se guardiamo bene vediamo Evans non in condizione comunque è nei 5 in classifica, vediamo un Van der Broeck anche lui nei 5 nonostante avesse perso ben 2 minuti per la foratura I vari Gesink, Schleck e compagnia bella stanno facendo pena su quello che doveva essere il loro terreno, ovvero la salita. E secondo me nemmeno Nibali sta facendo sfracelli in salita: ricordiamo che al Delfinato è andato molto piano, mentre poche settimane fa al campionato italiano sembrava faticare sulla salita di Telve che son 3 km all’8% scarso (staccato da Pellizzotti, Moser, Di Luca..). Insomma secondo me questo Nibali seppur un buon Nibali, non sta facendo sfracelli in salita (forse perchè giustamente ha fatto lavoro specifico sulle crono). Ok gli Sky vanno come missili a Crono, ma in salita secondo me non stanno facendo nulla di eccezionale. Mi piacerebbe prendere i tempi di scalata, ma su salite così lunghe e blande è difficile valutare le perfomance. Semplicemente questi si sono allenati specificamente per le crono, sapendo che il Tour si decideva in quei 100km. E ultima cosa mancano i 2 migliori scalatori, Contador e A.Schleck. Senza loro è quasi impossibile dire se in salita stanno andando forte o piano in questo Tour.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
PIU’ O MENO
Ecco chi ha rispettato o deluso le attese in questa giornata
++ Rolland, Pinot, Froome, Van Garderen, Rogers, Porte
+ Van den Broeck, Nibali, Soerensen C., Brajkovic, Horner, Kessiakoff, Kern
= Wiggins, Schleck F., Coppel, Zubeldia
- Evans, Roche, Valverde, Rui Costa, Scarponi, Basso, Leipheimer
– Monfort, Menchov, Taaramae
a cura di Marco Salonna
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Nessun dorma (Giacomo Puccini – Turandot)
La chanson de Roland (Nova Nova)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA DEL GIORNO
Presentando la tappa di Bellegarde avevamo detto che le frazioni alpine sarebbero state due e “mezza”. La mezza tappa alpina è proprio quella odierna, anzi meno. Solamente il primo terzo del percorso lo si può configurare come alpino, con il via dalla valle della Maurienne e la scalata a due impegnativi valichi di prima categoria entro i primi 80 Km di gara. Successivamente il percorso si sgonfierà come un supplì e si adagerà sulla pianura e là rimarrà sino a 25 Km dall’arrivo, quando la pianura passerà il testimone alla collina, con la pedalabile ascesa verso la Côte d’Ardoix e quindi tratto in quota con rampetta finale per raggiungere il traguardo di Davézieux.
Tolti di mezzo i velocisti, dovrebbe essere una delle migliori opportunità da cogliere al volo per i collezionisti di tappe. Sempre che non vada in scena un’azione a sorpresa come quella che, all’uscita dai tapponi alpini dell’edizione 1990, consentì a Lemond di recuperare quasi 5 minuti a Chiappucci, vantaggio che non gli permise al momento di strappare la maglia gialla al varesino ma che, a fine Tour, risultò decisivo, poichè l’americano si impose a Parigi con poco più di due minuti sul “Diablo”. Il terreno non è molto, ma c’è. Pensate che nel 2006 l’azione che portò in giallo Pereiro Sio giunse nel corso di una tappa ancora più facile di questa, praticamente di sola pianura e predestinata agli sprinter. Mai dire mai, al Tour.
METEOTOUR
Saint-Jean-de-Maurienne : pioggia debole (0,2 mm), 15,8°C (percepiti 10°C), venti moderati da SW (24-30 Km/h), umidità al 81%
Annonay Davézieux : nuvole sparse, 23,9°C, venti deboli da SSW (9-17 Km/h), umidità al 51%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Cassani, ricordando la tappa di Isola 2000 del 1993: “Era la tappa 93 partita da Briançon” (si partiva da Serre Chevalier…. bello un Tour che presentava un centinaio di tappe!!!)
Cassani: “Michael Rogers ieri è stato sfortunato, forato” (l’hanno bucato?)
Cassani: “Stanno cercando, il Team Sky, di andare…”
TOUR DE GOMEZ
Ricordate Gomez Addams, il capo della celebre famiglia televisiva americana? Ci siamo ispirati alla sua passione per il francese (quando lo parlava l’amata Morticia) e alle sue “verticali” per proporvi giornalmente una curiosa vista retrospettiva sul Tour, ordine d’arrivo e classifica visti dal basso… la maglia nera, insomma!
Ordine d’arrivo della tappa Albertville – La Toussuire (Les Sybelles)
1° Kenny Robert Van Hummel (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team)
2° Aliaksandr Kuchynski (Katusha Team) a 1′40″
3° Juan José Haedo (Team Saxo Bank-Tinkoff Bank) a 1′44″
4° Tyler Farrar (Garmin – Sharp) a 2′09″
5° Yauheni Hutarovich (FDJ-Big Mat) a 2′20″
Miglior italiano Alessandro Vanotti (Liquigas-Cannondale), 6° a 2′20″
Classifica generale
1° Tyler Farrar (Garmin – Sharp)
2° Jimmy Engoulvent (Saur – Sojasun) a 5″
3° Johan Vansummeren (Garmin – Sharp) a 8′05″
4° Albert Timmer (Argos-Shimano) a 9′15″
5° Tom Veelers (Argos – Shimano) a 9′58″
Miglior italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale), 25° a 24′41″
L’ULTIMA DOPPIETTA DEL CAMPIONISSIMO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Tour del 1952, quello dell’ultima doppietta Giro-Tour di Fausto Coppi. Le altimetrie sono prese dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
13a TAPPA: MONACO – AIX-EN-PROVENCE (214 Km)
TRE NAZIONALI FRANCESI SOLI AL TRAGUARDO: VINCE REMY CON 7’26” SUL GRUPPO DEGLI ASSI
Ancora e sempre sole nella XIII tappa del Tour: Monaco-Aix en Provence
Secondo Dotto, terzo Quentin – Coppi vittima di una caduta senza conseguenze a Cannes – La Francia passa al 1° posto nella classifica a squadre – Oggi la tappa del Mont Ventoux
ARCHIVIO ALMANACCO
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