ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LA PLANCHE DES BELLES FILLES

luglio 8, 2012
Categoria: Approfondimenti

Anche al Tour 2012 vi proporremo l’appuntamento giornaliero con l’almanacco, rubrica contenitore con la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, la presentazione della tappa del giorni, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà, il ricordo del Tour del 1953 e una vista “retrospettiva” sul Tour in corso. Seguiteci.

Foto copertina: l’attacco della salita verso La Planche des Belles Filles (www.cyclismactu.net)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Froome gigante a La Planche. Wiggins in giallo, Nibali c’è (Gazzetta dello Sport)

Tour, tappa a Froome. Wiggins maglia gialla (Corriere dello Sport / Stadio)

Francia

Wiggins et Sky prennent le pouvoir (L’Equipe)

Svizzera

Vittoria di Froome al Tour de France (Corriere del Ticino)

Wiggings neuer Träger des Maillot jaune (Neue Zuercher Zeitung)

Regno Unito

Wiggins takes yellow as Froome earns stage win (The Daily Telegraph)

Wiggins in yellow jersey as teammate Froome wins stage (The Independent)

Bradley Wiggins takes yellow jersey (The Times)

Spagna

Wiggins se viste de amarillo y Froome se lleva la etapa (AS)

Wiggins toma el mando (Marca)

El Sky destroza la carrera (El Mundo Deportivo)

Belgio

Froome remporte l’étape, Wiggins nouveau maillot jaune (Le Soir)

Froome wint eerste bergrit (De Standaard)

Froome gagne l’étape, Wiggins maillot jaune (L’Avenir)

Froome a su séduire les Belles Filles, Wiggins se pare déjà de jaune (La Dernière Heure/Les Sports)

Wiggins maillot jaune, Monfort 7e, Van den Broeck retardé (Sudinfo.be)

Froome wint eerste bergrit, Wiggins pakt geel (Het Nieuwsblad)

Germania

Wiggins erobert das Gelbe Trikot der Tour de France (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Tour brutal! Greipel beißt sich durch (Bild)

Lussemburgo

Fränk Schleck verliert in den Vogesen mehr als eine Minute (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Christopher Froome gewinnt 7. Etappe (Tageblatt)

Paesi Bassi

Tour stuk wijzer (De Telegraaf)

Danimarca

Bradley Wiggins ny mand i gult – Chris Anker: Jeg prøver igen i morgen (Jyllands-Posten)

Britisk triumf efter vild bjergetape – Cadel Evans blev mast i spurten (Sporten.dk)

Ny Tour-konge styrer mod tronen i Paris (Politiken)

Repubblica Slovacca

Martin Velits bol v 7. etape v dlhom úniku, na čele je už Wiggins (Pravda)

Canada

Froome wins 7th stage of Tour de France; Wiggins takes race lead (The Globe and Mail)

Froome wins but Wiggins takes bigger prize (The Vancouver Sun)

USA

Wiggins in Yellow Jersey After Tour’s First Climb (The New York Times)

Wiggins takes Tour de France lead; Froome wins 7th stage (Usa Today)

Colombia

Christopher Froome ganó la séptima etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

Bradley Wiggins es el nuevo líder del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Wiggins in yellow, Evans second at Tour (The Age)

Wiggins claims yellow jersey (The Australian)

Evans scores decisive blow (Herald Sun)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Cosa succederà in questa tappa?

Vedo23: Difficile prevederlo dopo la mezza catastrofe di ieri con tutte quelle cadute. Io prima dei danni riscontrati ieri mi sarei aspettato proprio F. Schleck e Gesink all’attacco sulla salita finale, ma oggi sarà dura per loro. Stesso discorso per Hesjedal, che comunque oggi avrebbe dovuto difendersi, e tra l’altro definitivamente fuori classifica.
Non penso che ci saranno grandi distacchi tra i big della classifica, con probabilmente Wiggins, Evans e Nibali assieme al traguardo. La curiosità maggiore potrebbe essere rivalutare anche in salita Menchov, capire se Van den Broeck sarà effettivamente un contendente serio e, appunto, valutare lo strascico delle cadute di ieri per gli altri uomini.
Qualcuno fa il nome di Valverde, ma fino ad oggi in stagione non è mai stato su livelli stratosferici, anche se era apparso già in crescendo di condizione al Giro di Svizzera (specie nell’ultima tappa dove aveva fatto un lavoro notevole per Rui Costa).

DOPO LA TAPPA

Ceemo: Sky devastante. Ricorda molto da vicino la Us Postal del Texano. Sia nei risultati che ne dubbi che mi suscita la loro condotta. Non vedo come Wiggins possa perdere questo Tour, se non dal proprio compagno.

Hotodogbr: FROOME: se non fosse per il distacco che ha già in classifica questo vincerebbe il Tour perchè semplicemente è più forte di Wiggins e da più garanzie di tenuta sulle tre settimane, non è detto che lo sia anche a cronometro ma all’ultima Vuelta lo è stato
EVANS: tutto sommato la sua accelerazione ha messo in leggera difficoltà Wiggins, sta bene, è al livello dell’anno scorso, è sicuramente da podio poi vincere contro questa Sky è dura
WIGGINS: sicuramente rivivrà i fantasmi dell’ultima Vuelta, chiaramente sta bene ed è in forma e inoltre l’arrivo odierno era il meno adatto a lui però qualche dubbio in più ce l’abbiamo
NIBALI: ottimo, è arrivato a 7” dal primo e con 12” sul quinto e 36” sul sesto, pretendere di più era difficile e se qualcuno dei primi tre dovesse avere qualche problema il podio sarà suo
TAARAMAE: grande sorpresa del giorno soprattutto alla luce della mononucleosi che doveva condizionarne le prestazioni, ora però serve continuità sulle tre settimane e non è il piatto forte e inoltre lui si trova meglio su salite brevi come quella odierna
ZUBELDIA: tra F.Schleck, Horner e Kloeden quelli che vanno meglio della RadioShack sono lui e Monfort e ci aggiungiamo anche Gallopin e Cancellara, in particolare il basco non lo si vedeva a questi livelli dal Tour 2007 e andava più forte solo nel Tour 2003
ROLLAND: tutto sommato non lontano da quello di un anno fa e come accaduto allora potrebbe avere una crescita nella terza settimana e finire nei primi 6-7 a Parigi
BRAJKOVIC: il miglior Brajkovic mai visto in una grande corsa a tappe da La Covatilla 2006 quando fu 2° dietro a Di Luca, però non credo possa reggere a questi livelli nei prossimi giorni anche se ha il percorso dalla sua
MENCHOV: benino ma non benissimo specie se lo confrontiamo con Nibali che ha più o meno le stesse caratteristiche lasciando stare Evans che è obiettivamente superiore, si fosse gestito meglio sarebbe forse arrivato qualcosa più avanti
SCHLECK F.: strano che si sia staccato praticamente all’inizio della salita e abbia recuperato posizioni su posizioni nel finale, evidentemente la preparazione per il Tour fatta da tutta la campagna delle Ardenne, due settimane di Giro, Lussemburgo e Tour de Suisse non è stata l’ideale
PORTE: se lui e Rogers sono questi, anche se il secondo dovrebbe calare strada facendo, la Sky è inattaccabile anche nei prossimi giorni
SANCHEZ S.: considerando la condizione con cui si è presentato al Tour dopo la caduta del Delfinato non poteva fare di più e di qui in avanti può solo migliorare, chiaramente il podio è praticamente andato
CANCELLARA: semplicemente straordinario, quella di oggi era una salita vera e non come quelle del Giro di Svizzera 2009
VAN DEN BROECK: d’accordo che è stato costretto a un inseguimento dispendioso ma era dal 2007 che non andava così piano in una tappa di montagna in un grande Giro, forse la delusione più grande della giornata
VOECKLER: non è quello di un anno fa, e sono rimasto colpito da una sua intervista in cui ha dichiarato che anche un anno fa non era arrivato al Tour al meglio di una condizione, ma non va neanche così male e nei prossimi giorni lo vedremo
SCARPONI: i sogni di top ten finiscono qui e dovrà andare a caccia di tappe, comunque la condizione non è da buttare via e come al solito ha osato troppo nella prima parte di salita per poi cedere nel finale
VALVERDE: non mi aspettavo nulla di più, i due anni di inattività pesano e l’avevamo visto già nelle classiche delle Ardenne
HORNER: da lui invece mi aspettavo molto di più nonostante i 40 anni però evidentemente paga il fatto di non aver corso nè Delfinato nè Svizzera
GESINK: prestazione evidentemente condizionata dalla caduta e già ieri si vedeva che era tra quelli usciti più malconci, rischia di ripetere il Tour di un anno fa che portò al termine ma in modo del tutto anonimo
BASSO: e dire che secondo alcuni addetti ai lavori avrebbe dovuto fare l’uomo di classifica al posto di Nibali
LEIPHEIMER: dopo la caduta ha ritrovato una discreta condizione al Giro di California e poi al Tour de Suisse ma evidentemente la preparazione non ideale si fa sentire, pensavo però cedesse nella terza settimana e non già oggi

Scattista: quoto tutto. Molto bella questa salita. Il ritmo degli Sky ha fatto sconquassi. Per ora sembra molto simile al Delfinato: con la crono la Sky monopolizzerà la classifica. Frank Schleck forse ancora qualcosa da dire in questo Tour ce lo avrà visto che sembrava comunque bello brillante nella sua rimonta. Per gli altri le gerarchie sembrano queste. La crono sarà molto decisiva. Van den broeck e Valverde penso abbiano forato poco prima della salita finale.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

PIU’ O MENO
Ecco chi ha rispettato o deluso le attese in questa giornata

+++ Froome, Cancellara
++ Evans, Wiggins, Nibali, Taaramae, Zubeldia, Porte, Rogers
+ Brajkovic, Roche
= Rolland, Menchov
- Sanchez S., Scarponi, Valverde
– Schleck F., Van den Broeck, Gesink, Basso, Leipheimer

a cura di Marco Salonna

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

L’incredibile Hulk (sigla)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA DEL GIORNO

Domani c’è la cronometro, una delle “tappe faro” di quest’edizione, ed è inevitabile che le attenzioni di tutti, corridori e non, siano calamitate verso questa frazione. Non andrà però sottostimata la giornata precedente, che porterà il gruppo dalla Francia alla Svizzera, tracciata con un profilo di media montagna tra Belfort e Porrentruy, nel Canton Jura. Con l’esclusione dei primi 15 Km e degli ultimi 12, in entrambi i casi pianeggianti, l’intera tappa sarà un continuo salire e scendere, affrontando una dopo l’altra ben sette salite, tutte coronate dal GPM. E’ un percorso che protrebbe rivelarsi una trappola se, approfittando del clima di attendismo generale, andrà in porto un attacco serio, promosso da qualche corridore che ha ambizioni di classifica ma sa già che l’indomani rischierà di lasciar per strada parecchi minuti. Il terreno per far male c’è, le salite non sono nè lunghe nè durissime ma se affrontate a tutta potranno lasciare il segno. In due casi, tra l’altro, si dovranno superare pendenze interessanti, prima affrontando i 4,6 Km al 8,6% (massima del 14%) della Côte de Saulcy e, infine, lungo i 3,7 Km al 9,2% (massima del 17%) del Col de la Croix, l’ultimo dei sette GPM previsti, collocato a 16 Km dall’arrivo e inserito anche nel finale della tappa di Porrentruy dell’ultimo Tour de l’Avenir, la “Grande Boucle” riservata ai dilettanti, vinta dall’australiano Michael Hepburn.

METEOTOUR

Belfort : alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 19,3°C (percepiti 16°C), venti moderati da WSW (17-23 Km/h), umidità al 84%
Porrentruy : nuvole sparse con possibilità di debolissime ed isolate piogge, 20,4°C (percepiti 16°C), venti moderati da WSW (17-23 Km/h), umidità al 77%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Saur” (pronunciati come è scritto; si dovrebbe dire “sor”)
Pancani, parlando della caduta di ieri: “Tra i corridori più penalizzati da questo monte”
Adorni: “Baggio è là per fare il gregario a Nibali” (Basso)
Pancani: “Striscione del traguardo volante dello sprint”
Pancani: “Lui specialisti dello sprint non è”
Cassani: “Assenza assoluto di fiducia”
Adorni: “Se aspetti l’ultimo 500 metri”
Adorni: “Le squadre che tira”
Bulbarelli: “Silverstod” (Silverstone)
Televideo: “Gauthier” (Gautier)
Televideo: “Michale Rogers” (Michael)

TOUR DE GOMEZ

Ricordate Gomez Addams, il capo della celebre famiglia televisiva americana? Ci siamo ispirati alla sua passione per il francese (quando lo parlava l’amata Morticia) e alle sue “verticali” per proporvi giornalmente una curiosa vista retrospettiva sul Tour, ordine d’arrivo e classifica visti dal basso… la maglia nera, insomma!

Ordine d’arrivo della tappa Tomblaine – La Planche des Belles Filles
1° Gorka Verdugo Marcotegui (Euskaltel – Euskadi)
2° Tyler Farrar (Garmin – Sharp), s.t.
3° Johan Vansummeren (Garmin – Sharp) a 2′40″
4° Luca Paolini (Katusha Team) a 2′47″
5° Karsten Kroon (Team Saxo Bank-Tinkoff Bank) a 2′48″

Classifica generale

1° Brice Feillu (Saur – Sojasun)
2° Gorka Verdugo Marcotegui (Euskaltel – Euskadi) a 37″
3° Johan Vansummeren (Garmin – Sharp) a 8′23″
4° Tyler Farrar (Garmin – Sharp) a 8′52″
5° Albert Timmer (Argos-Shimano) a 9′08″
Miglior italiano Simone Stortoni (Lampre – ISD), 15° a 16′14″

L’ULTIMA DOPPIETTA DEL CAMPIONISSIMO

Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Tour del 1952, quello dell’ultima doppietta Giro-Tour di Fausto Coppi. Le altimetrie sono prese dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

9a TAPPA: MULHOUSE – LOSANNA (238 Km)

CARREA CORAGGIOSO E TENACE GREGARIO INDOSSA LA MAGLIA GIALLA A LOSANNA
Ripetendo la strepitosa impresa di Biagioni nel Tour del 1951
La tappa vinta in volata dallo svizzero Diggelmann su un gruppetto comprendente il nuovo capolista – Lo sfortunato Martini al nono posto precedendo di 3’ il gruppo degli “assi” – L’Italia ritorna al primo posto nella classifica a squadre

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Commenta la notizia