LA ETAPA DEL DÍA: ÁVILA – LA GRANJA (Real Fábrica de Cristales)
Ultima giornata utile per ribaltare la classifica in montagna. Riusciranno i più attesi scalatori a sfruttare le difficoltà odierne per far tremare il “cadreghino” di Valverde o preferiranno giocare all’attendismo? Il deludente epilogo della scorsa frazione lascia intedere questa soluzione, ma i principali pretendenti alla vittoria finale potrebbero anche essersi volutamente risparmiati per non compromettere l’imminente mondiale, preferendo la “calda” pancia del gruppo in una giornata meteorologicamente fredda. Le previsioni molto più clementi per questa terzultima tappa, però, potrebbero ispirare attacchi al vertice sull’ultima delle quattro salite in programma, il classico Puerto di Navacerrada.
La Vuelta è finita? Forse sì, forse no. Il deludente risultato della frazione di Ávila sembrerebbe dar credito alla prima affermazione: se è vero l’assioma che la corsa la fanno i corridori e non i percorsi, difficilmente vedremo un tentativo tra gli uomini di vertice nell’ultima tappa di montagna, che proporrà salite impegnative ma non dure ed estreme come l’Alto Mediano. Se, invece, rileggiamo tra le righe quanto accaduto ieri, gettando pure un occhio all’immediato futuro, possiamo anche prospettare tutt’altra evoluzione per la tappa che si concluderà alle Reali Cristallerie della Granja. Perché, allora, non abbiamo assistito ad attacchi al vertice nella scorsa giornata? La risposta è semplice: il 27 settembre è alle porte, mancano soli dieci giorni alla prova più attesa dei mondiali e l’alta classifica della Vuelta 2009 attualmente presenta nelle posizioni di vertice corridori che saranno grandi protagonisti a Mendrisio, a partire dalla maglia amarillo Valverde. Lo spagnolo, il connazionale Sánchez, Basso ed Evans avranno pensato bene di non sprecare troppe energie, conservandole per l’ultima tappa utile? È facile che sia accaduto questo e che ieri abbiano deciso di non belligerare anche in considerazione delle pessime condizioni meterorologiche, per non correre il rischio d’incappare in un malanno che pregiudicasse la partecipazione al campionato del mondo, certamente più prestigioso d’un piazzamento alla Vuelta. Dunque, grandi manovre rimandate alla tappa odierna che si disputerà con un tempo più clemente (temperature sempre fresche, ma niente pioggia) e ruoterà attorno alla doppia scalata al Navacerrada, storico valico della Vuelta, proposto quest’anno per la trentaseiesima volta. Difficilmente vedremo attacchi solitari in occasione della prima ascesa – più probabili tentativi orchestrati a più voci – perché, a quel punto, mancheranno ancora oltre 100 Km al traguardo. Neppure la successiva salita della Morcuera pare adatta a similari azioni, poiché presenta pendenze troppo morbide. Dovremo attendere l’ultima scalata ai 1870 metri del Navacerrada, affrontata dal più impegnativo dei tre versanti possibili, per vedere gli attacchi che contano: la salita misura quasi 12 Km e riserva le pendenze più impegnative nelle battute conclusive, quelle più utili perché lassù potrebbe venire fuori la fatica d’una corsa che dura da tre settimane. La selezione, di conseguenza, dovrebbe essere riservata agli ultimi 5000 metri, nel corso dei quali la strada si arrampica al 7,8% medio, con un massimo del 10% raggiunto a 3 Km dalla vetta. Superato l’ultimo GPM della Vuelta 2009 bisognerà percorrere ancora 18 Km, prevalentemente tracciati in discesa, per capire se abbiamo azzeccato la previsione e se queste ultime difficoltà altimetriche saranno riuscire a creare un po’ di scompiglio in classifica.
Il fatto d’arrivare a poche centinaia di metri dal luogo ove è forgiata la coppa che, tra quarantottore, stringerà tra le mani il vincitore della 64a Vuelta di Spagna, saprà essere uno sprone ai corridori chiamati in causa per far tremare il “cadreghino” di Valverde, quest’anno più “ino” e traballante che mai, considerati gli appena 32” che lo dividono dall’olandese Gesink?
LA TAPPA IN DIRETTA
Volete vivere “online” la tappa in corso? Collegatevi al sito http://atdhe.net/8300/watch-la-vuelta-a-espana-2009 che vi proporrà la trasmissione televisiva della frazione, in “diretta” sul vostro PC.
RECUERDOS DE LA VUELTA 1
San Ildefonso (questo il nome esatto della località d’arrivo) ha all’attivo due frazioni della Vuelta, un arrivo e una partenza. Il primo fu aggiudicato nel 2005, al termine d’una tappa di montagna che prendeva il via da El Espinar e che proponeva, come quest’anno, la doppia scalata al Navacerrada e la Morcuera a far da spartiacque; la frazione, vinta dallo spagnolo Carlos Garcia Quesada, non cambiò i connotati alla classifica, almeno per quanto riguarda le prime tre posizioni: Roberto Heras conservò sia la maglia amarillo, sia i distacchi che lo separavano dal russo Menchov (4’30”) e dal connazionale Sastre (4’50”). L’anno scorso Navacerrada ancora gran protagonista, meta di una cronoscalata che scattava proprio dalla Granja: il più veloce sarà lo statunitense Leipheimer, che impiegherà poco più di mezz’ora a percorrere i 17 Km in programma, staccando di 31” il diretto avversario per la classifica, lo spagnolo Contador, salvatosi per 46”.
RECUERDOS DE LA VUELTA 2
Piccolo comune abitato da poco meno di 6000 anime, San Ildefonso è notoriamente conosciuto come la “Versailles di Spagna”. Il merito è di re Filippo V, primo sovrano della dinastia dei Borbone, che qui volle ricreare le atmosfere della reggia francese dov’era nato nel 1683 (Luigi XIV, il celebre “Re Sole”, era suo nonno) e dove trascorse l’infanzia. Così, tra il 1721 e il 1739 fu innalzato il “Palacio Real de la Granja de San Ildefonso”, alla cui realizzazione concorsero anche artisti italiani del calibro di Filippo Juvarra (storico architetto di casa Savoia, autore della basilica di Superga e della Palazzina di Caccia di Stupinigi a Torino) e Giambattista Sacchetti, rispettivamente progettatore ed esecutore della facciata principale della residenza reale. Il vero capolavoro del complesso è, però, costituito dagli spettacolari giardini, realizzati dagli architetti paesaggisti Esteban Boutelou e Renè Carlier in condizioni difficili, essendo montagnosa la natura di queste terre: concepiti secondo lo stile francese e percorsi da 34 Km di viali, si estendono in salita, superando un dislivello di quasi 130 metri e raggiundendo i 1325 metri di quota massima nel luogo dove fu realizzato il cosiddetto “mar”, vasto bacino artificiale approntato per alimentare le 26 fontane che adornano il giardino. La Granja è celebre anche per le sue cristallerie, presso le quali è forgiata la coppa che annualmente premia il vincitore della Vuelta di Spagna.
EL TIEMPO
Torna il bel tempo alla Vuelta, in una giornata sensibilmente meno umida della precedente, anche se il sole non riuscirà a far lievitare di molti gradi le temperature. Il raduno di Ávila si svolgerà sotto un cielo finalmente sgombro di nubi, con una temperatura poco più elevata rispetto a quella del giorno precedente (12°C), ma durante la giornata l’aria si scalderà un poco. Il tasso d’umidità risentirà parzialmente delle condizioni climatiche del giorno prima (61%), mentre i venti spireranno deboli. Col trascorrere dei chilometri si assisterà a un lento miglioramento e al traguardo la temperatura salirà a 17°C, mentre il sole sarà nuovamente oscurato. I venti si alzeranno fino a 15 Km/h mentre l’umidità scenderà al 46%. Le precipitazioni torneranno solo nella serata, quando la carovana della Vuelta si sarà già spostata verso Toledo, dove domani l’ultima cronometro individuale andrà in scena in un palcoscenico climatico di stampo quasi estivo.
Mauro Facoltosi