SAGAN FIRMA LA TRIPLETTA
Il corridore della Liquigas si impone nettamente a Metz battendo un ammaccato Greipel. Tra le tante cadute di giornata una nel finale lascia nettamente attardati tanti pretendenti alla maglia gialla, con Frank Schleck che perde 2’09” e Gesink 3’31”. Cancellara ancora in maglia gialla.
Foto copertina: l’incredibile Sagan sul traguardo di Metz (foto AFP)
In attesa delle prime vere montagne di questo Tour de France 2012, la sesta tappa in linea ha portato i corridori da Épernay a Metz: 205 Km dalla regione dello Champagne al dipartimento della Mosella, con un’unica asperità contrassegnata dal GPM (Côte de Buxières) e giusto qualche tratto mosso, specie nella seconda metà del percorso.
Quest’oggi le cadute sono iniziate ancor prima dell’avvio ufficiale della tappa: nel tratto neutralizzato di Épernay sono infatti finiti a terra, tra gli altri, Richie Porte (Sky) e Jurgen Van den Broeck (Lotto-Belisol), che fortunatamente non hanno riportato gravi conseguenze. Al Km 5 va in fuga l’americano Dave Zabriskie (Garmin-Sharp), raggiunto presto dal nostro Davide Malacarne (Europcar), dal belga Romain Zingle (Cofidis) e dall’olandese Karsten Kroon (SaxoBank-Tinkoff). Il quartetto guadagna subito un bel margine rispetto al gruppo e Malacarne, il meglio posizionato nella classifica generale (66° a 3’34” da Cancellara), già al Km 20 di corsa diventa maglia gialla virtuale.
Mentre il plotone procede tranquillo tirato dagli uomini della Radioshack-Nissan, al Km 35 si verifica una nuova caduta: restano coinvolti corridori molto importanti come André Greipel (Lotto-Belisol), Robert Gesink (Rabobank), Alejandro Valverde e José Ivan Gutierrez (Movistar), Jean-Cristophe Peraud (AG2R La Mondiale), Lieuwe Westra (Vacansoleil-DCM) e Jonathan Cantwell (SaxoBank-Tinkoff), che ripartono tutti con solo qualche ammaccatura, anche se il velocista belga molto dolorante ad un dito e ad una spalla.
Si affacciano a lavorare in testa al gruppo anche le squadre dei velocisti ed in particolare la Lotto-Belisol e la Orica-GreenEdge, dato che il vantaggio del quartetto al comando raggiunge i 6’45” di vantaggio al Km 51, ma ancora al Km 80 la distanza resta di 6’50”. Il gruppo accelera notevolmente verso lo sprint intermedio di Saint-Mihiel (Km 135,5), dove con uno scatto si impone Kroon; la volata per la maglia verde viene lanciata dal treno della Sky, ma è Matthew Goss (Orica-GreenEdge) ad accaparrarsi gli 11 punti ancora a disposizione, precedendo Cavendish (Sky) , Sagan (Liquigas) e Boeckmans (Vacansoleil-DCM), con un distacco di 2’50” dai fuggitivi.
Lungo la pedalabile Côte de Buxières (cat. 4), consistente in 2,7 Km al 3,8% di pendenza media, il gruppo maglia gialla recupera ulteriormente terreno: è Zabriskie a conquistare l’unico punto a disposizione oggi per la maglia a pois, mentre il plotone principale è a solo 1’45”. Proprio sotto lo striscione del GPM, tuttavia, buona parte del gruppo si deve letteralmente fermare a causa dell’ennesima caduta, con Greipel, Farrar (Garmin-Sharp) e Mollema (Rabobank) coinvolti. Moltissimi corridori restano staccati dalla maglia gialla, ma rientrano progressivamente nei chilometri successivi.
La fuga prosegue ormai con ben poche possibilità e rischia di perdere per una foratura Zingle, che tuttavia riesce a rientrare sui compagni di avventura e a proseguire l’azione, quando a 50 Km dall’arrivo il vantaggio è di solo 1’30”.
Al Km 176 altra caduta di gruppo, con decine di corridori a terra e nel prato a bordostrada, che bloccano a lungo le ammiraglie e tengono a lungo fermo anche Frank Schleck (Radioshack-Nissan), apparso per lo meno senza conseguenze dopo la caduta, mentre Ryder Hesjedal (Garmin-Sharp) ha invece vistose abrasioni e resta staccato da solo. Il gruppo maglia gialla rimane così composto da meno di cinquanta corridori, a lungo senza il supporto delle ammiraglie, impegnate a soccorrere i tanti coinvolti nella caduta. Sono stati costretti al ritiro Davide Viganò (Lampre-ISD), Michel Astarloza (Euskaltel-Euskadi) e Thomas Danielson (Garmin-Sharp). Tra i grandi protagonisti sono rimasti attardati notevolmente, oltre a Schleck, anche Robert Gesink (Rabobank), apparso molto dolorante, Brajkovic (Astana), Cavendish e Boasson Hagen (Sky), Cobo e Valverde (Movistar), Rolland (Europcar) e Millar (Garmin-Sharp).
I quattro fuggitivi sono ammirevoli nella loro resistenza, tenendo un margine di una quindicina di secondi per diversi chilometri, e addirittura a 2700m dall’arrivo prova a giocarsi le ultime carte Zabriskie, premiato come il più combattivo di giornata, sfruttando le sue doti di cronoman. Sotto la spinta di Lotto-Belisol, Orica-GreenEdge, Liquigas-Cannondale e Lampre-ISD l’americano viene ripreso a 1300 m dal traguardo ed è la Lotto a lanciare la volata. Attimo di panico quando Boeckmans (Vacansoleil-DCM) rompe la catena e fa un piccolo buco a Greipel e Sagan, ma lo slovacco rimonta con una potenza impressionante e rifila più di una bici al tedesco, che per il dolore dopo la caduta fino a pochi chilometri prima non voleva nemmeno disputare la volata. Al terzo posto il regolarista Goss, quarto Van Hummel (Vacansoleil-DCM) e quinto l’argentino Haedo (SaxoBank-Tinkoff); settimo il nostro Alessandro Petacchi (Lampre-ISD). Peter Sagan difende così ampiamente la classifica della maglia verde (209 pts), davanti a Goss (178 pts), Greipel (167 pts) e Cavendish (129 pts).
Il primo gruppetto degli attardati (con Schleck, Brajkovic, Rolland, Mollema, Valverde), tirato negli ultimi metri da Michele Scarponi (Lampre-ISD), chiude con un ritardo di 2’09”; Gesink perde 3’31”, Hesjedal e Vande Velde (Garmin-Sharp) addirittura 13’24”.
Domani ci sarà il primo arrivo in salita, all’inedita La Planche des Belles Filles (5,9 Km all’8,5%): la classifica generale verrà probabilmente stravolta, ma non è scontato che Cancellara perda la leadership. Sarà inoltre interessante vedere come si comporteranno alcuni attesi protagonisti per la tappa di domani rimasti coinvolti nelle cadute odierne, come Frank Schleck e Robert Gesink.
Giorgio Vedovati