BAGARRE CONGELATA, DEIGNAN NE APPROFITTA E VINCE

settembre 17, 2009
Categoria: News

Ai meno esperti del settore, risulta essere poco più di uno sconosciuto. E, dopo Anthony Roux, le strade di Spagna regalano notorietà anche all’irlandese della Cervelo, Philippe Deignan. Il gruppo lascia perdere le fughe anche oggi e Valverde e soci accuseranno sul traguardo un ritardo di dieci minuti che consente allo stesso Deignan di entrare addirittura nella top-10 (adesso è nono). Abbandona la Vuelta Tom Danielson (Garmin) che stamattina a Talaveira era nono.

Non è una Vuelta da grandi firme quella che lentamente sta avviandosi verso la conclusione. Dopo Roux, oggi è toccato a Philippe Deignan portarsi a casa la complessa tappa di Avila che poteva far presagire qualche attacco degli uomini di classifica, anche se timido, e invece tutto è rimandato agli ultimi strappi di questo giro di Spagna in programma domani, prima della crono di sabato di Toledo.
Ed è bravo Deignan a trovare lo spunto giusto per mettersi alle spalle un corridore giovane ma già esperto come Roman Kreuziger e soprattutto riuscire a farsi lasciare 10’ dal gruppo della maglia amarillo e rientrare nella top10: non vincerà di certo la Vuelta, ma con questo successo potrebbe andare a prendersi anche il risultato più prestigioso della carriera.
Tre salite in programma lungo i 187km della tappa con tanti saliscendi che sembrano promettere spettacolo. Oltre a Tom Danielson, in casa Garmin si registra l’abbandono di Christian Meier dopo aver appreso la tragica notizia della scomparsa del fratello. Visto che ci sono diversi punti in palio per la classifica dei Gpm, in particolare all’inizio con una salita di 1a categoria, in testa va David Moncoutie per cristallizzare definitivamente il suo primato e ci riesce più che bene: il vincitore di Sierra Nevada transita per primo in compagnia di qualche altro avventuriero come Fuglsang (Saxo Bank) e Jesus Del Nero (Fuji-Servetto). In gruppo, è ovviamente la Caisse d’Epairgne del leader Valverde a fare il ritmo, ma senza particolare convinzione, soprattutto marcando a vista sia Samuel Sanchez, sia Ezequiel Mosquera, gli uomini più pericolosi in una tappa come quella odierna e così gli attaccanti guadagnano minuti. Dal gruppo, intanto, si muovono altri atleti fra cui anche Philippe Gilbert che prova a smuovere le acque e recuperare terreno sui battistrada. Al belga si accodano anche Cherel (FdJ), Fernandez (Cofidis) e Matti Breschel (Saxo Bank). Con il loro arrivo, il gruppo di testa anche oggi è composto da ben 16 atleti: oltre ai già citati, anche Kreuziger, Vasquez (Contentpolis), Anton (Euskaltel), Di Gregorio (FdJ), Hernandez (Astana), Taaramae (Cofidis), Valjavec (Ag2R) ed Herrero (Xacobeo-Galicia).
In mezzo al gruppo, Andrè Greipel ha un piccolo problema e la Columbia deve aspettarlo, così che nel frattempo davanti filano già con 4’ di vantaggio. La tappa è condizionata anche dalle avverse condizioni metereologiche, visto che i corridori in cima alle salite trovano temperature piuttosto invernali (8-9°C) e strada pericolosa. Ai meno 30 il vantaggio è sempre intorno ai 4’30”, prima di subire l’impennata decisiva. Dalla vetta dell’ultima salita, l’Alto del Boqueron, manca poco al traguardo e l’ascesa diventa terreno fertile per un cacciatore di classiche come Gilbert: inizialmente prova a seguirlo anche Fuglsang, ma il belga verrà ripreso da Herrero ad una quindicina di chilometri dall’arrivo. Il danese della Saxo non riesce a ricucire e tornano a farsi vedere davanti sia Deignan che Kreuziger, mentre i vari Breschel e Moncoutie sono già tagliati fuori. Il gruppo si seleziona ancora di più fra gli ultimi metri della salita e la discesa e ne approfittano proprio Deignan e Kreuziger che riescono a guadagnare una decina di secondi su tutti gli altri e ai meno 4 diventano imprendibili: il ceco prova a giocare d’astuzia ma nulla può contro lo scatto agli ultimi 150 metri dell’irlandese che trionfa ad Avila. Fuglsang alla fine chiude terzo mentre gli altri rimangono tutti sgranati. Il gruppo tira ampiamente il freno a mano e chiuderà con quasi dieci minuti di distacco, ma pressoché niente cambia in classifica generale se non l’assenza di Danielson e l’arrivo di Deignan.
Domani diciannovesima tappa e chi vuol dare qualche grattacapo a Valverde bisogna che si muova e anche di brutto: 180km da Avila a La Granja, quattro salite piuttosto impegnative. Il Puerto del Leon, di terza categoria, potrebbe essere trampolino per fughe da parecchio lontane visto che è vicino alla partenza. Il Puerto de la Morcuera si supererà poco dopo metà frazione e il Puerto de Navacerrada verrà affrontato per ben due volte ed essendo la salità più difficile di giornata sarà senz’altro anche quella maggiormente selettiva. Dalla vetta al traguardo ci saranno 18km: otto di discesa impegnativa e i restanti di strada molto più facile ma che tende sempre leggermente a scendere. L’impresa è ardua, ma qualcuno ci dovrà pur provare a mettere in difficoltà Valverde.

Saverio Melegari

La gioia di Degnain sul traguardo di Ávila (foto Reuters)

La gioia di Degnain sul traguardo di Ávila (foto Reuters)

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