LA ETAPA DEL DÍA: TALAVERA DE LA REINA – ÁVILA
Segnatevi questo nome: Alto Collado Mediano. È l’inedita salita che potrebbe far impazzire l’edizione 2009 della Vuelta. È una copia dello Xorret de Catì, corta e cattiva (senza pur raggiungere i picchi dell’ascesa valenciana) e sarà affrontata nel finale di una tappa resa ancor più impegnativa dalle condizioni meteorologiche. Freddo e tracciato potrebbero lasciare il segno, più di quanto lasci intendere a prima vista il tracciato di una frazione che colloca questo nuovo scoglio a 45 Km dal classico traguardo di Ávila.
Il 2009 non sarà, per la Vuelta, solo l’anno dell’addio alla maglia amarillo ma anche quello della scoperta dell’ennesima ascesa scovata dagli organizzatori. Con l’aiuto di un team di appassionati cicloamatori, frequentatori della community legato al sito www.altimetrias.net, il neo direttore Javier Guillén – che da quest’anno sostituisce Víctor Cordero al timone di Unipublic – ha stanato nel cuore delle Sierre Madrilene il Collado Mediano – un’ascesa della quale facciamo bene a segnarci il nome in rosso – e l’ha subito inserito nel percorso della tappa diretta ad Ávila, mettendo del pepe a una frazione che, come stava capitando da diversi anni, non riusciva più a offrire nulla d’interessante in chiave classifica. Il Collado Mediano è una difficoltà in grado di fare impazzire la corsa, nonostante sia inserito a 45 Km dal traguardo. È un gemellino dello Xorret de Catì; simile in lunghezza (4 Km), presenta una pendenza media inferiore (9,2% contro 11,1%) e un coacervo di picchi a due cifre superiore nel numero rispetto all’ascesa valenciana, pur senza raggiungerne i medesimi estremi: lo Xorret s’inclina fino al 22%, qui ci si ferma al 17%, nella terzultima delle 14 stilettate che la strada propone. Chi si staccherà difficilmente riuscirà a rientrare perché, dopo un breve falsopiano sommitale, inizierà una discesa che permetterà a chi starà davanti (e, verosimilmente, in una simile situazione andrà a tutta per staccare ancor più gli avversari colpiti dalla malasorte) di scendere a tutta, grazie alla presenza di un rettilineo quasi ininterrotto (a parte due facili curvette) di circa 9 Km. E non è ancora finita poiché, terminata la discesa, immediatamente si riprenderà a salire, affrontando quasi in apnea il successivo “alto”, il Boquerón. È molto facile al confronto del Mediano (8,8 Km al 4,2% con una breve rampetta al 16% quasi in vetta), ma ne prolungherà lo sforzo e, quando si riemergerà dalla fatica, mancheranno 17 Km alla meta, una distanza che potrebbe rilevarsi insufficiente per recuperare. Ciliegina sulla torta, ci si metterà anche il freddo a complicare la giornata: alle 17 saranno previsti appena 11° C ad Ávila, che è situata a 1140 metri di quota e, di conseguenza, sulle più elevate salite odierne (sul passo di Mijares si toccheranno i 1575 metri) le temperature saranno sicuramente più basse.
LA TAPPA IN DIRETTA
Volete vivere “online” la tappa in corso? Collegatevi al sito http://atdhe.net/8300/watch-la-vuelta-a-espana-2009 che vi proporrà la trasmissione televisiva della frazione, in “diretta” sul vostro PC.
RECUERDOS DE LA VUELTA 1
Circondata com’è dalle montagne, Ávila ha costituito (e continua ad esserlo) un naturale punto d’attracco per la Vuelta, che ha scelto di farvi terminare finora ben ventuno frazioni, in due occasioni rivelatesi decisive per la classifica finale: nel 1983 Bernard Hinault spodestò lo spagnolo Gorospe a due giorni dall’epilogo madrileno mentre nel 1987 il colombiano Herrera si riprese definitivamente la maglia amarillo, dopo l’interregno di ventiquattore dell’irlandese Kelly. La prima assoluta risale al 1971, quando l’olandese Joop Zoetemelk s’impose nella 16a tappa, Segovia – Ávila, precedendo di 45” il belga David. Il primo italiano a espugnare le storiche mura della cittadina spagnola è stato Enrico Zaina nel 1992; suoi successori sono stati Giuseppe Calcaterra nel 1994 e Mariano Piccoli nel 2000. L’ultimo corridore a tagliare per primo questo classico traguardo è stato lo spagnolo Luis Pérez Rodriguez nel 2007.
RECUERDOS DE LA VUELTA 2
Ávila è una solenne città d’aspetto medioevale, rimasta quasi “incantata nel tempo”, grazie anche alla stupenda cerchia muraria, costruita tra il 1090 e il 1099, lunga oltre 2 Km e perfettamente conservatasi, al punto da far meritare alla città vecchia l’iscrizione quasi di diritto alla lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. All’interno delle mura, i visitatori di “Ávila de los Caballeros”, com’è talvolta chiamato il capoluogo di provincia più alto di Spagna, possono ammirare la massicia cattedrale-fortezza del Salvador, la Basilica di San Vincenzo, il real monastero di San Tommaso e il convento di Santa Teresa d’Ávila, realizzato sul luogo ove si trovava la casa natale della santa, figlia più illustre della “Briançon” di Spagna. Oltre a Santa Teresa, “abulensi” celebri sono, il vescovo eretico Priscilliano di Ávila, l’esploratore spagnolo e primo vicerè del Perù Blasco Núñez Vela, il compositore Tomás Luis de Victoria, il filosofo, scrittore e poeta George Santayana, il calciatore Feliciano Rivilla Muñoz e l’ex ciclista Julio Jiménez Muñoz, professionista dal 1959 al 1969 e vincitore di quattro tappe al Giro d’Italia.
EL TIEMPO
In Spagna è arrivato il freddo. La colonnina di mercurio oggi farà un salto alla Bubka, provocando il crollo delle temperature, che passeranno dai 26°C registrati ieri alle 17 a Talavera agli 11°C che i termometri segnaleranno alla medesima ora sul traguardo di Ávila (ma il minimo giornaliero nella cittadina spagnola sarà di 9° C). Condirà il tutto la pioggia che caratterizzerà l’intera giornata di corsa, fin dalla partenza, quando le temperature saranno ancora gradevoli (21°C), grazie al sole che splenderà alto sul cielo di Talavera nelle ore mattutine. Medi i livelli d’umidità (49%), assenti i venti.
165 Km più avanti, come dicevamo, la situazione sarà precipitata: su Ávila pioverà sin dalle 8 e le temperature, dopo aver raggiunto un tetto massimo di 13° C attorno alle 14 (in quelle ore è previsto un autentico temporale), verso le 17 si stabilizzeranno sugli 11°C. Ovviamente, il tasso d’umidità sarà elevato (85%), mentre non costituirà grosse insidie il vento, che spirerà debolmente (max 12 Km/h). Tornando alle temperature, lo zero termico è previsto attorno ai 2520 metri di quota, mentre il limite delle nevicate scenderà circa 300 metri più in basso.
Il maltempo avrà, comunque, le ore contate: nella notte le piogge si estingueranno e domani tornerà a splendere il sole sulla Vuelta, anche se le temperature lieviteranno solo di pochi gradi.
Mauro Facoltosi