SORPRESA BORGATO, CONFERMA STRICKER
Il campionato italiano femminile va alla 23enne padovana che pur di fronte ad
atlete molto più quotate offre una prova di forza giungendo in solitaria a Pergine davanti a Valsecchi e alla ritrovata Bastianelli, mentre a livello juniores si impone secondo pronostico la bolzanina che supera nella volata a due la Covrig con la Romei sul gradino più basso del podio
Foto copertina: Giada Borgato all’attacco sulla salite del circuito tricolore donne elite (foto Daniele Mosna)
La seconda giornata della Settimana Tricolore in Trentino ha visto in scena le donne elite e juniores in quel di Pergine Valsugana lungo un tracciato reso ancor più duro dal grande caldo ma già di per sè impegnativo, e caratterizzato se si eccettuano i 12 km iniziali e i 10 conclusivi pianeggianti da un circuito di 14,1 km in quel di Levico Terme da ripetere 7 volte per le elite e 4 per le più giovani con lo strappo di Campolongo, 2 km con pendenze anche in doppia cifra nel tratto iniziale. Le prime a gareggiare sono state le elite e dopo i 60 km iniziali percorsi ad andatura tranquilla la gara si è accesa nel terzo passaggio a Campolongo quando un attacco di Elisa Longo Borghini, sorella di Paolo professionista alla Liquigas, ha portato via un gruppo di 25 unità comprendente tutte le favorite tra cui Tatiana Guderzo, Noemi Cantele, la campionessa del mondo Giorgia Bronzini, l’iridata di Stoccarda Marta Bastianelli tornata ad alti livelli e la veterana Fabiana Luperini reduce da un ottimo Giro del Trentino: l’azione che ha dato un’impronta definitiva alla corsa è stata però quella di Silvia Valsecchi che ha guadagnato oltre 1′ sul gruppo delle inseguitrici, dal quale sono uscite sul penultimo passaggio a Campolongo la Bastianelli, Valentina
Carretta e Giada Borgato, finora mai sul gradino più alto del podio a livello elite e non certo tra le più quotate alla vigilia ma in giornata di grazia: la 23enne padovana in forza alla Diadora-Pasta Zara, figlia di Aldo Borgato ottimo dilettante a cavallo degli anni ‘70 e ‘80, dapprima ha staccato le due compagne d’inseguimento e si è riportata in solitudine sulla Valsecchi, quindi ha fatto il vuoto nell’ultima salita e ha continuato a incrementare il vantaggio fino al traguardo dove si è laureata tricolore con 1′04” sulla lecchese, 2′47” su Bastianelli e Carretta e ben 5′30” su quel che restava del gruppo regolato da Monia Baccaille su Valentina Scandolara e Barbara Guarischi. La prova juniores si è decisa nel terzo dei quattro passaggi a Campolongo quando dal gruppo di testa già ridotto a 24 unità sono uscite la bolzanina Anna Rita Stricker, grande favorita della vigilia e già tricolore in passato nella categoria allievi, Anna Maria Covrig e Giorgia Nanni che ha in seguito perso
contatto ed è stata riassorbita dalle inseguitrici, che inizialmente si sono mantenute a pochi secondi di distanza: quando Alice Maria Arzuffi si è riportata sulla coppia di testa il vantaggio ha iniziato a dilatarsi con la sola Miriam Romei che ha tentato vanamente di rientrare ma proprio la Arzuffi sull’ultima salita è rimasta vittima di un salto di catena ed è stata costretta addirittura al ritiro. A giocarsi il successo sono rimaste quindi Stricker e Covrig ed è stata la portacolori della Vecchia Fontana a spuntarla di stretta misura in volata con la Romei 3a a 1′36” e Arianna Fidanza che si è aggiudicata lo sprint del gruppo giunto a 2′52” davanti a Veronica Cornolti, Michela Pavin e Giorgia Boldrini. I prossimi atleti in gara saranno gli elite senza contratto lungo un percorso di 164 km con partenza e arrivo a Castello Tesino caratterizzato nel finale dalla lunga salita di Murello, 10 km al 6% di
pendenza, e dall’ulteriore ascesa verso Spiado la cui vetta è posta a 8 km dal
traguardo.
Marco Salonna