LA PRIMA VOLTA DI ISAICHEV
Intimorito dallo spauracchio Sagan il gruppo lascia fare e il 26enne russo coglie il primo successo tra i pro battendo allo sprint Perez Moreno e il siciliano Puccio al termine di una fuga a 7 che comprendeva anche il trentino Oss 6° al traguardo, mentre Viviani da buoni segnali aggiudicandosi la volata del plotone.
Foto copertina: Isaichev taglia vittorioso il traguardo di Gansingen (www.grahamwatson.com)
La quinta tappa del Giro di Svizzera, 192,7 km da Olten/Trimbach a Gansingen con sei gpm tutti di 3a categoria ultimo dei quali quello di Kaistenberg a 15 km dal traguardo, è stata nuovamente contrassegnata dalle avverse condizioni atmosferiche lungo gran parte del percorso ed è vissuta sulla fuga partita al km 8 di Perez Moreno (Euskaltel), Minard (Ag2r), Kroon (Saxo Bank), Lodewyck (Bmc), Isaichev (Katusha) e dei nostri Puccio (Sky), 23enne neoprofessionista siciliano già in discreta evidenza alle classiche del Nord e al recente Giro del Lussemburgo chiuso all’11° posto, e Oss (Liquigas), 25enne trentino che in questa stagione si è specializzato nel ruolo di apripista per le volate di Sagan: proprio lo slovacco, dopo i tre successi nelle prime quattro tappe e in considerazione di un tracciato che avrebbe potuto tagliare fuori i velocisti puri, era il grande favorito del giorno e ciò ha fatto sì che nessuna squadra si incaricasse dell’inseguimento, incluse la Movistar della maglia gialla Rui Costa che si è limitata a controllare dal momento che i battistrada erano tutti lontani nella generale e ovviamente la Liquigas data la presenza di Oss in fuga, ed è ben presto apparso evidente che sarebbero stati i sette uomini di testa a giocarsi il successo.
Il primo a scatenare la bagarre tra i fuggitivi è stato Lodewyck (Bmc) che sentendosi inferiore agli altri in salita ha tentato di avvantaggiarsi prima del Kaistenberg dove però è stato raggiunto e staccato; lungo la comunque breve e pedalabile ascesa ci ha provato Isaichev, quindi è stata la volta di Perez Moreno ai -10, di Kroon ai -7 e di Minard ai -4, con Isaichev e Oss molto attivi nel chiudere sui vari tentativi e Puccio che ha tentato invece di risparmiarsi il più possibile. Ai -2 è scattato nuovamente Minard sul quale dopo un attimo di esitazione si sono portati Oss e Perez Moreno che hanno guadagnato una cinquantina di metri sui compagni di fuga; sembrava essere l’azione decisiva ma gli altri tre si sono riportati sotto rendendo inevitabile la volata, in cui Isaichev è partito ai 300 metri e agevolato da una strada in lieve ascesa al 2-3% ha resistito fino al traguardo con il solo Perez Moreno che ha tentato invano di contrastarlo, mentre Puccio ha beffato Kroon nella lotta per il 3° posto con Minard 5°, un Oss che sulla carta poteva anche essere il più veloce ma rimasto senza benzina 6° a 5” e Lodewyck 7° a 1′50”: oltre 11 minuti invece il ritardo del gruppo regolato dal nostro Viviani (Liquigas) che dopo le difficoltà delle prime giornate di gara ha mostrato una buona potenza che gli ha consentito di precedere Boeckmans (Vacansoleil) e l’altro azzurro Bazzana (Team Type 1) anche se va detto che gli sprinter più quotati non hanno preso parte alla volata. Per Isaichev, 26enne russo campione europeo dell’inseguimento a squadre a livello junior nel 2003 che nelle sue cinque stagioni da professionista aveva dato il meglio di sè nelle prove a cronometro, si tratta del primo successo in carriera.
La classifica generale resta invariata con Rui Costa leader con 8” su Frank Schleck, 15” su Kreuziger, 19” su Pinot e 21” su Roche e Lovkvist e non dovrebbe mutare neppure al termine della Wittnau-Bischofzell, ultima frazione di transizione prima della cronometro di Gossau e delle due tappe di montagna conclusive che decideranno il Tour de Suisse: alla luce del percorso con un gpm di 4a categoria a 6 km dal traguardo e di un ultimo km tutto all’insù è difficile immaginare alternative diverse da un successo allo sprint di Sagan oppure da una nuova fuga da lontano.
Marco Salonna