BIS DI MORENO, TRIS DI WIGGINS

giugno 10, 2012
Categoria: News

Il 30enne madrileno conquista in quel di Châtel il suo secondo successo parziale al Giro del Delfinato superando di misura Luis Leon Sanchez mentre il britannico controlla e si aggiudica davanti al compagno Rogers e a Evans la terza corsa a tappe stagionale dopo Parigi-Nizza e Giro di Romandia. Nel finale si rivede Nibali con un attacco sul Col de Corbier e sulla successiva discesa rintuzzato dal gruppo

Foto copertina: Wiggins in maglia gialla di leader del Delfinato 2012 (foto AFP)

La settima e ultima tappa del Giro del Delfinato, 124,5 km da Morzine a Châtel con cinque gpm tra cui il Col de Corbier, 7,7 km al 7,3% con la vetta posta a 22 km dal traguardo, e lo strappo finale di 1,5 km all’8,7%, è stata percorsa, così come quasi tutte le frazioni precedenti, ad andatura sostenutissima fin dalle prime fasi finchè al km 40 non sono riusciti a prendere il largo Westra (Vacansoleil), Chavanel e Vandenbergh (Omega-QuickStep), Popovych (RadioShack), Fofonov (Astana), Lemevel (Garmin), Rolland (Europcar) e Coppel (Saur-Sojasun), il migliore in classifica generale con un distacco di 4′39” dalla maglia gialla Wiggins (Sky); malgrado molti dei fuggitivi, sui quali ha tentato invano di riportarsi anche Lloyd (Lampre), fossero atleti di spessore la fortissima formazione del leader, non interessata al successo di tappa, non ha avuto problemi a controllare la situazione mantenendo un ritardo sempre intorno ai 3′ finchè la Katusha di Moreno, già vittorioso su un arrivo simile a Saint-Félicien, e la Bmc di Evans, con anche un Gilbert in ritardo di condizione che si è messo a disposizione dell’australiano, hanno preso il comando iniziando a ridurre il gap e riaprendo la lotta per il successo parziale.
Sulle rampe della breve ma arcigna Côte de la Vernaz, terzultima salita di giornata posta immediatamente a ridosso del Col du Corbier, Coppel, Westra e Rolland hanno rotto gli indugi distanziando i compagni d’avventura, sui quali strada facendo si è riportato il gruppo che ha iniziato a perdere pezzi con la Bmc e la Katusha in grado di ridurre il distacco a 1′ in vetta al Corbier mantenendo nel contempo abbastanza uomini in grado di tirare nel falsopiano che dalla fine della discesa portava a 1,5 km dal traguardo. In prossimità dello scollinamento uno scatto di Stortoni (Lampre) ha provocato la reazione di corridori importanti come il vincitore di Morzine Quintana (Movistar), Weening (Vacansoleil), Machado (RadioShack) e un Nibali (Liquigas) finalmente nelle prime posizioni in salita ma, similmente a quanto fatto nella tappa di Rumilly, Wiggins ha operato una progressione riportandosi in prima persona su questi uomini seguito dal resto del gruppo dei migliori forte di una quarantina di unità; il messinese non si è comunque dato per vinto e con una discesa delle sue si è riportato su Westra, rimasto nel frattempo staccato da Rolland e Coppel, ma i 30” circa guadagnati non sono stati sufficienti e il gruppo si è riportato dapprima sui due inseguitori e a 3 km dal traguardo anche sui due francesi e su Geniez (Argos-Shimano), che con un velleitario tentativo ad uso e consumo delle telecamere li aveva raggiunti poco prima del rientro di Wiggins e compagni.
Tutto si è deciso sullo strappo finale affrontato in testa da Chérel (Ag2r) in funzione del nostro Nocentini e con il Team Sky che ha a sua volta cercato il successo con Boasson Hagen già vittorioso a La Clayette; il primo a partire è stato Jeandesboz (Saur-Sojasun) ma l’azione decisiva è stata quella ai 300 metri dal traguardo di Luis Leon Sanchez (Rabobank) alla cui sparata ha resistito il solo Moreno, che si è affiancato al connazionale e lo ha saltato negli ultimissimi metri prevalendo con mezza bici di vantaggio mentre Boasson Hagen ha dovuto accontentarsi, su un arrivo forse leggermente troppo duro per le sue caratteristiche, del gradino più basso del podio davanti a Evans, un buon Nocentini, Weening e Van den Broeck (Lotto-Belisol). Con il suo secondo successo parziale Moreno, uscito con una grande condizione dal Giro d’Italia, ha ripercorso le orme del suo capitano Rodriguez, assente in quest’edizione del Delfinato per preparare al meglio la Vuelta, che un anno fa si aggiudicò a sua volta due tappe dopo aver disputato la corsa rosa.
Per il secondo anno consecutivo il successo finale è andato a Wiggins che, se si eccettua la Volta ao Algarve di inizio stagione terminata comunque al 3° posto e vinta dal compagno di squadra Porte, è imbattuto nelle corse a tappe disputate nel 2012; così come alla Parigi-Nizza e al Giro di Romandia il britannico ha costruito il successo facendo la differenza a cronometro e rimanendo con i migliori in montagna, supportato anche da una formidabile squadra che ha piazzato Rogers al 2° posto a 1′17” e Froome al 4° a 1′45”, ed è ora atteso dall’esame del Tour de France cui si presenta come uomo da battere al pari del campione uscente Evans, che pur non avendo una condizione straordinaria ha dato battaglia tutti i giorni chiudendo 3° con un distacco di 1′26” e aggiudicandosi la tappa di Saint-Vallier e la maglia verde della classifica a punti: la maglia bianca di miglior giovane è andata invece all’olandese Kelderman (Rabobank), 8° assoluto dietro a Van den Broeck, altro protagonista atteso alla Grande Boucle, Kiryienka (Movistar) e Brajkovic (Astana), e quella a pois di miglior scalatore al colombiano Sarmiento (Liquigas).

Marco Salonna

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