LA NOUVELLE VAGUE LIQUIGAS SBANCA LUGANO
43 anni in due per Peter Sagan, che conferma la straordinaria forma dell’ultimo periodo aggiudicandosi il prologo del Tour de Suisse davanti al grande favorito Cancellara, e Moreno Moser che chiude 3° dopo aver cullato a lungo sogni di vittoria. Bene anche l’altro azzurro Cataldo, più indietro i duellanti di un anno fa Cunego e Leipheimer.
Foto copertina: Sagan in azione nella crono di Lugano (foto Bettini)
Si è aperta per il terzo anno consecutivo con un prologo di 7,3 km in quel di Lugano, caratterizzato da 2 km in salita verso Castagnola nella prima parte seguiti da altrettanti in discesa, la 75a edizione del Tour de Suisse, tradizionalmente quarta corsa a tappe per importanza dopo i tre grandi Giri in cui si confronteranno per la classifica generale atleti che puntano al prossimo Tour de France, sebbene la maggior parte di essi sia in gara al Critérium du Dauphiné, e altri appena usciti dal Giro d’Italia. Le squadre faro saranno l’Omega-QuickStep di Cataldo, Peter Velits e del campione uscente Leipheimer, la Rabobank di Gesink, Mollema e Kruijswijk e soprattutto la RadioShack di Kloeden, Fuglsang, Monfort e di un Frank Schleck che dopo il controverso ritiro alla corsa rosa ha dimostrato buona condizione al Giro del Lussemburgo e punta a bissare il successo del 2010, che se la vedranno con Kreuziger e Kiserlovski (Astana), Danielson (Garmin), Frank (Bmc), Hoogerland e Poels (Vacansoleil), Anton e Nieve (Euskaltel), Valverde e Bruseghin (Movistar), Gadret e Roche (Ag2r), Pinot (Fdj), Chris Soerensen (Saxo Bank) e Cunego (Lampre), sempre competitivo in passato al Giro di Svizzera e a caccia di rivincite dopo il beffardo secondo posto della passata edizione a soli 4” da Leipheimer: a caccia di successi parziali andranno invece Boonen (Omega-QuickStep), Freire (Katusha), Sagan e Viviani (Liquigas), Gavazzi (Astana), Farrar (Garmin), Albasini (Orica-GreenEdge), Petacchi (Lampre), Van Avermaet (Lotto-Belisol), Marcato (Vacansoleil), Rui Costa e Rojas (Movistar), Breschel (Rabobank), Hutarovich (Fdj) e Cancellara (RadioShack), già vincitore del Tour de Suisse 2009 sia pure su un tracciato molto adatto alle sue caratteristiche e sopratutto di ben cinque prologhi in terra elvetica tra cui gli ultimi due disputati a Lugano.
Proprio il diretto di Berna, pur essendo da poco rientrato alle corse dopo la brutta caduta della Parigi-Roubaix, era il grande favorito anche in quest’occasione ma la condizione non al top gli ha impedito di dare il meglio di sè soprattutto salendo verso Castagnola e malgrado abbia fatto segnare il miglior tempo negli ultimi 4 km in discesa e pianura ha dovuto accontentarsi del 2° posto battuto per 4” da uno straordinario Sagan (Liquigas), già 3° un anno fa a Lugano ma che questa volta si è superato confermando lo stato di grazia del Giro di California in cui si era aggiudicato ben cinque tappe; le buone notizie per Amadio non finiscono qui con il 21enne Moreno Moser, partito tra i primi a differenza dello slovacco e di Cancellara, che sulle orme dello zio Francesco ha dimostrato grande attitudine per i prologhi facendo segnare addirittura il miglior tempo nel tratto in salita e chiudendo al 3° posto con un distacco di 7”. Ai piedi del podio il sorprendente Elmiger (Ag2r) staccato di 11”’ seguito dall’ex biker Kessiakoff (Astana) a 15”, da Albasini a 17”, da un ottimo Cataldo a 18” e da Kreuziger a 19”: per quanto riguarda gli altri uomini di classifica Fuglsang ha chiuso a 22”, Monfort a 23”, un positivo Poels a 25” così come Peter Velits e Kloeden entrambi piuttosto deludenti, Valverde, Roche e Gesink a 31”, un Danielson sotto tono a 33”, un Gadret molto più avanti rispetto alle aspettative a 34” e Mollema, Frank Schleck e Cunego, quest’ultimo leggermente al di sotto rispetto alla prestazione di un anno fa, a 36”, mentre Leipheimer, in ritardo di condizione dopo l’incidente alla tibia patito al Giro dei Paesi Baschi, ha perso ben 41” facendo meglio tra i big rispetto ai soli Nieve e Anton staccati rispettivamente di 44” e 53”.
La prima tappa in linea vedrà il Giro di Svizzera tornare in Italia, a 14 anni di distanza dal 1998 quando una frazione si concluse a Varese, con la partenza da Verbania e sarà già una frazione decisiva per la classifica generale: si tornerà in terra elvetica attraverso il Sempione ma soprattutto il traguardo è posto a Verbier, al termine di una salita di 8,8 km al 7,5% di pendenza media che nel Tour de France 2009 mise le ali a Contador che conquistò il successo parziale e strappò la maglia gialla al nostro Nocentini portandola poi fino a Parigi; il Tour de Suisse a sua volta ha fatto a più riprese visita nella località sciistica del Vallese con i successi in tempi recenti di Kirchen nel 2008, Lastras nel 2005 e Moos nel 2002.
Marco Salonna