ACUTO DI BETANCUR AL MELINDA
Una frizzantissima gara ha animato il pomeriggio Trentino, nella classica corsa sponsorizzata dalla mele trentine ha la meglio Betancur che si aggiudica la corsa grazie ad uno scatto poderoso nell’ultimo chilometro. Alle sue spalle gli italiani Moser e Caruso, ben Pellizzotti e Rebellin, sottotono la Lampre.
Foto copertina: il successo di Betancur a Fondo, classico traguardo del Trofeo Melinda (foto Scanferla)
Gara tiratissima fin dai primi chilometri con le squadre dei migliori che oppongo grande resistenza ai tentativi di fuga: si deve attendere infatti fino al 40° chilometro perchè se ne vada un drappello composto da Dall’Antonia, Anacona, Ermeti, Kusztor e Cominelli. I sei attaccanti non riescono però a fare il vuoto a causa di una Utensilnord indemoniata, vuoi per non avere avuto uomini in fuga o perchè interessati alla vittoria fatto sta che il team professional non lascia più di due minuti e mezzo ai battistrada.
Si giunge così al primo passaggio sul circuito finale che il margine dei fuggitivi è già sceso sotto il minuto e non serve attendere molto per rivedere il gruppo unito. Ci provano quindi Sella, Bosisio e Caruso, ma anche il loto tentativo è di breve durata, nel momento del ricongiungimento ci riprova allora Sella che questa volta raggiunge un vantaggio di ben due minuti.
Resosi conto della pericolosità dell’azione, il gruppo torna a inseguire sotto il ritmo degli uomini Lampre apparsi molto intraprendenti fin dalle prima fasi della corsa.
I tentativi continuano, ma il ritmo del gruppo, ormai sfilacciato, non permette di fare il vuoto ne a Bertolini ne a Bailetti che in sequenza provano ad andarsene. Si giunge così sotto lo striscione dell’ultimo chilometro quando a partire è Bertagnolli, il corridore di casa, seguito da Caruso, sembra fare il vuoto, ma nemmeno il blu-fucsia può nulla sull’accelerazione poderosa di Betancur che partendo dal gruppo salta entrambi i battistrada e si invola verso il traguardo seguito a breve distanza da Moser.
All’arrivo il corridore dell’Acqua & Sapone giunge con qualche metro di vantaggio sul figlio d’arte, portacolori Liquigas, e su Giampaolo Caruso. A qualche secondo arriva l’eterno Rebellin seguito dal rientrante Pellizzotti. Crollo invece dei Lampre che chiudono decimo e undicesimo rispettivamente con Niemiec e Bertagnolli, sprecando il grandissimo lavoro fatto per tutto il giorno dai loro compagni, Anacona, Mori e Possoni in primis.
Andrea Mastrangelo