NON SOLO CICLISMO – IL SOPRACENERI
settembre 15, 2009
Categoria: Approfondimenti
Concludiamo il “pot-pourri” delle bellezze che offre il Canton Ticino, con l’elenco delle “mirabilia” della parte settentrionale del cantone, nella quale le opere dell’uomo si affiancano quelle naturali, passi, montagne, ghiacciai e cascate. All’appasionato di ciclismo questa zona offre anche la possibilità, dunque, di abbinare cultura ed esercizio fisico, con la scalata ad alcuni dei più celebri valichi delle Alpi.
ALTO LAGO MAGGIORE E VALLI CONFLUENTI
LOCARNO
Località turistica di prim’ordine collocata poco sotto il vertice settentrionale del Lago Maggiore, fino al 1878 condivise con Bellinzona e Lugano il ruolo di capoluogo del cantone. Nel cuore della città si trova la centralissima Piazza Grande, estesa per 400 metri tra il lago e la città alta. Nel centro storico, si può visitare – tra gli altri edifici – la chiesa dell’Assunta (detta anche “Nuova”), caratterizzata da una rigogliosa decorazione a stucco. Fuori dall’area centrale si segnalano la chiesa cimiteriale di Santa Maria in Selva, il Castello, la chiesa di San Vittore in località Muralto e, soprattutto, il Santuario della Madonna del Sasso, fondato nel 1480: sito in realtà nel comune di Orselina, è possibile raggiungerlo da Locarno in funicolare, prolungando poi l’escursione con la salita in funivia (e poi seggiovia) alla sovrastante Cimetta Cardada (1672 m), dalla quale si gode un bellissimo e ampio panorama, che abbraccia il lago e la chiostra alpina.
Piazza Grande
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Chiesa dell’Assunta
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Santa Maria in Selva
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Castello
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San Vittore
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Madonna del Sasso
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Panorama dalla Cimetta Cardada
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ASCONA
Antico centro situato a sud di Locarno, affacciato su di una piccola baia che il Verbano forma quasi all’estremo della sua sponda occidentale, è anche una rinomata località climatica, stretta attorno alla centralissima piazza Giuseppe Motta. Tra gli edifici si segnalano la chiesa parrocchiale dei SS Pietro e Paolo e la vicina Casa Borrani. La prima conserva una grande pala (Incoronazione della Vergine) di Giovanni Serodine, alla cui famiglia appartenne il secondo edificio (detto appunto anche Casa Serodine), caratterizzata da una facciata secentesca, impreziosita da stucchi di foggia michelangiolesca.
Piazza Motta
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Incoronazione della Vergine, di Giovanni Serodine
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Casa Borrani
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BRIONE VERZASCA
È il centro principale dell’omonima valle, la più orientale tra quelle che scendono verso il Verbano. Vi si trova la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, eretta nel XIII secolo: all’interno è possibile ammirarvi un ciclo d’affreschi d’influenza giottesca.
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BRISSAGO
È l’ultimo centro del versante svizzero occidentale del Lago Maggiore prima del confine con l’Italia, in direzione del quale si trova la frazione di Madonna di Ponte, che prende il nome da quello di un’interessante chiesa cinquecentesca. A nord, invece, punteggia le acque del Verbano il minuscolo arcipelago di Brissago, costituito dalle piccole isole di Sant’Apollinare e di San Pancrazio: su quest’ultima, collegata alla terraferma da un servizio di battelli, si trova un parco botanico.
Madonna di Ponte
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Isole di Brissago
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CENTOVALLI
È un comune nato nello scorso mese di giugno dalla fusione dei municipi di Intragna, Borgnone e Palagnedra. Il nome deriva da quello dell’omonima valle, che da Locarno risale verso il confine con l’Italia (Val Vigezzo) e che, a sua volta, rimanda agli innumerevoli solchi vallivi che scendono dai fianchi verso il fondovalle. Nella chiesa parrocchiale di Palagnedra, intitolata a San Michele, è possibile ammirare un ciclo d’affreschi nel coro gotico, realizzati da Antonio da Tradate alla fine del XV secolo.
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MAGGIA
È il centro che attribuisce il nome all’omonima valle (ma non il capoluogo, ruolo del quale è investito il comune di Cevio, fin dal 1403), introdotto – per chi proviene da Locarno – dalla visione della cappella di Santa Maria delle Grazie in Campagna: è lo scrigno d’un prezioso ciclo d’affreschi rinascimentali.
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RONCO SOPRA ASCONA
È un piccolo abitato situato in posizione panoramica, a 355 metri di quota; qui vivono poco meno di 700 anime e qui si trasferì negli anni ’60 la famiglia Remark, costituita dall’attrice statunitense Paulette Goddard e dallo scrittore tedesco Erich Paul Remark, passato alla storia con lo pseudonimo di Erich Maria Remarque (“Niente di nuovo sul fronte occidentale”): sono sepolti nel cimitero di questo borgo, stretto attorno alla chiesa parrocchiale di San Martino (notevole l’interno barocco).
Panorama a 360°
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Chiesa di San Martino
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BELLINZONA E VALLI CONFLUENTI
BELLINZONA
È la “capitale” del Canton Ticino dal 1878, anno nel quale fu soppressa la rotazione per tale ruolo, a cadenza sesennale, con Lugano e Locarno. Si trova in una posizione altamente strategica, nel punto d’incontro di tre importante strade alpine (San Gottardo, Lucomagno e San Bernardino) ed anche per questo motivo il complesso costituito dalla cerchia muraria e dai tre castelli è iscritto dal 2000 nella lista dei patrimoni dell’umanità redatta dall’UNESCO. Costituiscono la principale attrazione turistica, affiancandosi alla Collegiata dei SS Pietro e Stefano (pregevole l’acquasantiera denominata “fontana trivulziana”), alla chiesa cimiteriale di Santa Maria delle Grazie (notevoli affreschi tardoquattrocenteschi) e a quella di San Biagio, sita in località Ravecchia.
Di grande richiamo è anche la manifestazione del “Rabadan”, il carnevale bellinzonese.
Mura
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Castel Grande
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Castello di Montebello
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Castello di Sasso Corbaro
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Collegiata
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Santa Maria delle Grazie
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San Biagio
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ACQUAROSSA
Comune della Val Blenio caratterizzato dalla presenza di una piccola stazione termale (acqua ferrugginosa arsenicale, donde il nome del paese), inattiva da quasi 40 anni. Lo compongo diverse frazioni, tra le quali Corzoneso, Prugiasco e Lottigna. Nei pressi di Corzoneso si trova la cappella romanica di San Remigio, la cui abside presenta affreschi del XIII secolo. Un altro edificio della stessa epoca è la chiesa di Sant’Ambrogio Vecchio (oggi intitolata a San Carlo Borromeo) a Prugiasco, capolavoro pure impreziosito da una serie di affreschi. Infine, a Lottigna è possibile visitare il Museo di Blenio (etnografico, con un’importante raccolta d’armi antiche), accolto nella cinquecentesca Casa dei Landfogti.
San Remigio
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Prugiasco, Sant’Ambogio Vecchio
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Lottigna, Casa dei Landfogti
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ARBEDO – CASTIONE
Comune situato alle porte di Bellinzona e composto dai due centri abitati che ne attribuiscono il nome. Nel primo, il più prossimo al capoluogo cantonale, si trova l’interessante “Chiesa Rossa” (San Paolo), presso la quale fu combattuta il 30 giugno del 1422 la battaglia di Arbedo: si sfidarono i confederati e le truppe comandate dal condottiero italiano Francesco Bussone (detto “Il Carmagnola”), inviate dal duca di Milano Filippo Maria Visconti. Il successo nella battaglia ebbe come conseguenza la restituzione di Bellinzona e della regione ticinese ai Visconti.
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BIASCA
È uno dei centri principali della Val Leventina, situato nel punto ove questa si salda con le valli Riviera e Blenio, le cosiddette “tre valli ambrosiane”. Domina l’abitato la chiesa dei SS Pietro e Paolo, eretta tra il XII e XIII secolo con l’originaria funzione di capopieve ed esempio tra i più rilevanti dell’architettura romanica ticinese.
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GIORNICO
È un borgo della Val Leventina, l’alta valle del Ticino, che fu contesa tra il ducato di Milano e i confederati fino alla Battaglia dei Sassi Grossi, combattuta il 28 dicembre 1478 proprio in quel di Giornico. Qui si trova il miglior esempio d’arte romanica presente nel cantone, la chiesa di San Nicolao. Da non perdere anche il monumentale Giudizio Universale affrescato nella chiesa di San Pellegrino, eretta nel ‘300 a nord dell’abitato, lungo l’antica via per il San Gottardo.
San Nicolao
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San Pellegrino, Giudizio Universale
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MAIRENGO
Piccolo comune della Val Leventina, situato a poco più di 900 metri d’altezza. La parrocchiale di San Siro conserva l’originale facciata romanico-gotica, mentre l’interno è stato modificato nel ‘500: di quel periodo sono gli affreschi absidali, opera del milanese Gerolamo Gorla.
MALVAGLIA
È il primo centro che s’incontra risalendo la Val Blenio, esattamente allo sbocco della Val Malvaglia. Caratterizza l’abitato il campanile romanico della chiesa parrocchiale di San Martino, affrescata sia all’esterno, sia all’interno.
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NUFENENPASS
È il Passo della Novena (2478 m), il valico stradale più alto della Svizzera dopo l’Umbrailpass (2503 m, più noto ai cicloturisti italiani col nome di Giogo di Santa Maria e come versante elvetico dello Stelvio), fungente da confine non solo tra cantoni (Ticino e Vallese) ma anche tra due aree linguistiche, quella italiana e quella tedesca, come lascia intendere il doppio nome. La salita al passo consente di ammirare un vastissimo panorama, che contempla il ghiacciaio del Gries, l’omonimo corno e i pizzi Gallina e Rotondo (massima elevazione del gruppo del San Gottardo), monti tra i quali ha le sue sorgenti il fiume Ticino.
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OSOGNA
Nella parte alta di questo comune della Val Riviera (tratto di valle del Ticino che precede il passaggio da Bellinzona) si trova la chiesa di Santa Maria del Castello, situata presso le rovine del medioevale Castello di Serravalle. All’interno costudisce un’ancona intagliata, realizzata dall’artista svevo Ivo Strigel (1494).
PRATO LEVENTINA
Centro dell’omonima valle, presenta in posizione isolata la parrocchiale di San Giorgio, caratterizzata da un pregevole campanile romanico. La canonica è accolta in quella era un’antica torre difensiva, menzionata per la prima volta nel 1397.
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CANTON GRIGIONI ITALIANO (VAL MESOLCINA)
Il Canton Grigioni estende il proprio territorio in aree che geograficamente appartengono all’ambito ticinese. È il caso della Val Mesolcina che, percorsa dal fiume Moesa, sale da Bellinzona verso il Passo del San Bernardino e nella quale la lingua utilizzata è l’italiano e non il tedesco. Altre zone “Italienischbünden” – non considerate in quest’articolo poiché situate molto distanti dalle zone che ci interessano – sono la Val Poschiavo (da Tirano al Passo del Bernina) e i comuni di Bregaglia (sarà istituito ufficialmente nel 2010, si trova nell’omonima valle, che sale da Chiavanna al Passo Maloia) e Bivio, in Val Sursette.
ROSSA
Altro comune della Val Calanca. In frazione Santa Domenica si trova l’omonima parrocchiale, ritenuta una delle più belle chiese barocche del Canton Grigioni.
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ROVEREDO
“Rofle” in tedesco, è il primo importante centro che s’incontra risalendo la valle, nonché capoluogo della stessa. Interessante la chiesa di Sant’Anna, detta anche “Madonna del Ponte Chiuso”, situata all’imbocco di una gola e considerata il modello delle chiese barocche a pilastri interni.
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SANTA MARIA IN CALANCA
Piccolo comune della selvaggia Val Calanca, che confluisce nella Mesolcina subito dopo Roveredo. Nell’omonima chiesa parrocchiale è possibile ammirare uno stupendo soffitto ligneo secentesco.
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SOAZZA
Concludiamo il nostro itinerario tra le bellezze del Ticino con la Cascata della Buffalora. Considerata una delle più belle dell’intera Confederazione Elvetica, precipita dai monti della Val Mesolcina verso il fondovalle, incontrandolo tra Soazza e Cabbiolo.
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