ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PASSO DELLO STELVIO
maggio 27, 2012
Categoria: Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: Fausto Coppi in azione sullo Stelvio, Giro del 1953 (sykkelblogg.no)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
De Gendt fa il pirata sullo Stelvio. Rodriguez rosa, si decide domani (Gazzetta dello Sport)
De Gendt vince sullo Stelvio. Rodriguez ancora in rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Canada
Hesjedal in striking distance heading into final stage (The Globe and Mail)
Canadian Ryder Hesjedal in striking distance at Giro d’Italia (The Sun)
Lituania
R. Navardauskas „Giro d’Italia“ dviratininkų lenktynių 20-ąjį etapą baigė 91-as(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Storslået drama på Giroens sidste bjergetape (Jyllands-Posten)
Kæmpe drama i Giroen (Sporten.dk)
Storslået drama på Giroens sidste bjergetape (Politiken)
Regno Unito
Cavendish loses out as De Gendt takes epic win (The Daily Telegraph)
Francia
De Gendt leur a fait peur (L’Equipe)
Spagna
Purito arranca 14 segundos a Hesjedal en su ataque final(AS)
Purito coge aire para la última etapa (Marca)
De Gendt se exhibe, Purito resiste (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Andrey Amador concluyó a 11 minutos del líder en el Giro (La Nación)
Colombia
Thomas De Gendt ganó la etapa 20 del Giro (El Espectador)
Rigoberto Urán terminó de octavo en la etapa 20 del Giro de Italia (El Tiempo)
Belgio
Thomas De Gendt remporte en solitaire l’étape reine du Giro (Le Soir)
Beresterke Thomas De Gendt wint op de Stelvio (De Standaard)
Thomas De Gendt gagne la vingtième étape du giro et peut songer au podium (L’Avenir)
Thomas De Gendt triomphe au sommet du mythique Stelvio (La Dernière Heure/Les Sports)
Thomas De Gendt, vainqueur sur le Giro: “Génial de gagner dans “mes” montagnes”(Sudinfo.be)
Beresterke Thomas De Gendt verrast favorieten in koninginnenrit Giro (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Hesjedal trotz Sekundenverlust zuversichtlich (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Hesjedal verpasst VorentscheidungHesjedal verpasst Vorentscheidung (Tageblatt)
Paesi Bassi
Giro-sensatie Vacansoleil (De Telegraaf)
Repubblica Ceca
Ve 20. etapě Gira byl po úniku nejrychlejší De Gendt Lidové noviny
USA
De Gendt Takes Spectacular Solo Win in Giro (The New York Times)
De Gendt wins penultimate Giro stage; Rodriguez retains lead (Usa Today)
Australia
Bobridge happy up back (The Age)
UNO SGUARDO GIOVANE SUL GIRO
Quest’anno abbiamo affidato l’incarico di commentare le tappe di montagna non ad un campione del passato, bensì ad uno del futuro, il promettente Daniele Dall’Oste, scalatore affiliato alla UC Trevigiani Dynamon Bottoli e che, tra i successi conseguiti nella categoria U23, vanta il Trofeo Monte Bondone nel 2010 e il Giro del Belvedere in questa stagione.
Oggi ho ammirato Rodriguez che ha provato sin dal Mortirolo ad attaccare Hejsedal, Di sicuro era anche l’unico ad avere un pó di gamba per farlo perché comunque sullo Stelvio Basso, Pozzovivo e Uran hanno dimostato di non avere tante energie. Scarponi ha provato ad attaccare ma purtroppo sul traguardo ha guadagnato solo 2″ su Hejsedal.
Una grande dimostrazione di talento e di grinta l’ha data De Gendt che nell’ultimo km del Mortirolo ha staccato di forza Hejsedal ed è riuscito ad arrivare facendo una grande fuga; tra l’altro ha guadagnato molti minuti e guardando la crono di domani potrebbe anche salire sul podio della classifica finale.
Il mio favorito per la vittoria del giro è Hejsedal perché in crono è nettamente favorito rispetto a Rodriguez e Scarponi… peró mai dire mai. In questi 2 giorni i corridori sono arrivati stremati quindi bisogna anche vedere quante energie hanno da spendere!
Guardando la crono di domani mi piacerebbe vedere Malori sul podio insieme a Boaro perché sono molto forti a crono e penso abbiano le carte in regola per entrare nei primi 3.
Daniele Dall’Oste
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Cosa succederà oggi?
Hotdogbr: allora, prima di Tovo non succederà granchè ma bisognerà vedere se nella fuga iniziale ci saranno compagni degli uomini di classifica visto che a differenza di Cortina e Pampeago la squadra sarà fondamentale nel tratto che dalla vetta del Mortirolo porta a Bormio, tra l’altro il Mortirolo è di durezza tale che anche ottimi corridori come per esempio Damiano Caruso o non sono in grado di stare con Basso a meno di non affrontarlo a ritmo blando: tra i primi quattro in classifica quello più a rischio di saltare è Rodriguez e visto che se così non fosse solo uno tra Scarponi e Basso finirà sul podio questo vuol dire che sia il marchigiano che il varesino dovranno provare qualcosa, mentre Hesjedal sembra inattaccabile e sullo Stelvio potrebbe nuovamente fare la differenza
DURANTE LA TAPPA
Salitepuntocià: il gruppo dei migliori ha passeggiato, solo 2 scattini di rodriguez e finita li’… mediocrita’, poco coraggio ma anche percorso errato come io e pochi altri avevamo gia scritto alla persentazione, l’unica tappa dura era pampeago e un po’ cortina, ma questa è mal disegnata e lo dissi subito. Era meno peggio un arrivo a Bormio piuttosto, cosi invece han avuto paura di attaccare sul Mortirolo, che giro di serie b quest’anno, tipo il 2001 e senza nemmeno un simoni a fare qualcosa. son mancate le imprese quest’anno, indipendentemente dal livello degli avversari, almeno simoni, che mi è antipatico, la fece sul mottarone nel 2001… quest’anno il giretto degli scattini
trautman80: Bello il nuovo Mortirolo. Strada strettissima, hanno fatto salire le ammiraglie anche sul cementato, in un punto si è piantata l’ammiraglia Lampre e poi per fortuna è ripartita a spinta, altrimenti tutta la coda di auto sarebbe rimasta bloccata. Oltre alla leggerezza degli organizzatori, questo anno si è sentita la mancanza di certi personaggi che l’anno scorso hanno fatto ricognizioni,polemiche per mesi fino a chiamare l’uci. Quest’anno tutti tranquilli, si puo’ fare tutto, io le immagini non le avevo viste della nuova salita. Rimane il fatto che il concetto di “sicurezza sportiva” è un po’ a chiamata: se nessuno dice niente allora va bene si risolve tutto. Bravi anche quelli della Rai che hanno messo tre minuti di pubblicita’ su raisport2 proprio nell’ultimo km del cementato del Mortirolo, con 4-5 ore di trasmissione non potevano trovare un altro momento.
gibosimoni: trautman, purtroppo è vero ciò che dici, ma se avessero messo la pubblicità in un punto morto della tappa mi sa che pochi l’avrebbero seguita con la stessa attenzione..
DOPO LA TAPPA
Salitepuntocià: Fra i primi gli scattini ancora… piccola impresa di De Gendt, era grande impresa fino a 3km dall’arrivo, era maglia rosa virtuale, poi è crollato ha perso ben 2′ !!!!!!! Era l’unico modo di imprensiere heisedal partendo da lontano, l’han lasciato andare, e solo il suo crollo nel finale gli ha impedito la magliarosaHeisedal è sufficente faccia una crono normale . Dura per De gendt dare 1′48″ a Heisedal in appena 30km ,son 3″e mezzo a KM! Discreto Cunego, puo entrare nei primi 5 se supera basso domani
Profpivo: Sinceramente speravo che De Gendt arrivasse con più distacco: bellissima azione che ha premiato il coraggio di osare, ben orchestata dalla squadra. Non credo che ora domani riuscirà a dare quasi 2 minuti a Hesjedal, che si è salvato con grande intelligenza e penso che domani riuscirà a portare a casa il Giro. Non capisco le polemiche che stanno facendo sul fatto che Cunego non abbia aspettato Scarponi. Che senso avrebbe avuto farlo fermare a due chilometri dalla fine? Che aiuto avrebbe dato a uno Scarponi che aveva non più di 10” di vantaggio su Rodriguez e Hesjedal? Ormai non cambiava nulla per la classifica generale, meglio per la Lampre fare il secondo posto di tappa e portare Cunego più avanti in classifica.
Howling Wolf14: Ha ragione Troutman. Ho avuto la stessa sensazione, ho dato lo stesso giudizio durante la cronaca. E sono fermamente convinto che l’inserimento di quegli spot pubblicitari proprio mentre il gruppo dei migliori affrontava il tratto cementato non sia frutto di una precisa volontà, ma soltanto di estrema incompetenza. Oppure, nel migliore di casi, di una svista.
Pedale Pazzo: Tappa perfettamente in linea con tutte le altre. Grande numero di De Gendt, peccato che Hejsedal ha trovato 2 compagni di squadra con Stetina che ha tirato in falsopiano e Vandevelde che è riuscito a mantenre un ritmo regolare nei primi 12 km dello Stelvio. Senza questi due gregari, data la collaborazione nulla di Rodriguez (che corre come se la maglia rosa fosse già di Hejsedal…ma lo spagonolo deve stare molto tranquillo, perchè domani questo suo pensiero diventerà realtà) e Scarponi…De Gendt avrebbe potuto guadagnare anche 1 o 2 minuti in più Non sarebbe stato male avere un De Gendt a meno di un minuto domani, dato che a crono va forte. Sarebbe stato il colmo dopo tutte queste migliaia e migliaia di metri di dislivello che a far saltare il banco di questo Giro fosse stata una crono piatta di 30 km… Per la Rai: non è la prima volta che fanno la pubblicità durante l’arrivo dei GPM, infatti in tutto il giro non sono riuscito a prendere i tempi delle salite grazie a questo. Facessero almeno pubblicità capierei vista la crisi, ma loro fanno 3 minuti di sigla che ti dice prima “arrivederci dal Giro” e poi “Benvenuti al Giro”. Siamo a livelli indecenti, LA RAI è SCANDALOSA..soprattutto per quel che riguarda le trasmissioni prima e dopo la tappa, con gente davvero assurda..per fortuna che almeno durante la diretta qualche personaggio competente c’è ancora.
Howling Wolf14 (commentando Profpivo): Hesjedal ha salvato il suo Giro, ha ragione Pivo. Sarei stato contento anch’io se De Gendt avesse guadagnato almeno un minuto di più, perché la sua offensiva è stata veramente ammirevole. Oggi il belga ha fatto uno sforzo immane, sarà dura che domani possa prendere anche un solo minuto al canadese, pur se è un ottimo specialista.
La svampita della De Stefano ha montato questa polemica sul mancato aiuto di Cunego a Scarponi. L’errore inizialmente è stato di Savoldelli (”Non capisco perché non fermino Cunego ad aspettare Scarponi”), ma poi il Falco, al Processo alla tappa, ha ammesso di aver detto una stupidata e ha fatto dietrofront. Motivando anche la sua rilettura: quando Scarponi è stato superato da Rodriguez non è stato in grado di prendergli la ruota; a che cosa sarebbe servito fermare Cunego (oltretutto perdendo il 2° posto di tappa e il 6° in classifica) per tirare Scarponi? Scarponi avrebbe continuato ad andar su alla sua velocità perché non era in grado di aumentarla. Nella migliore delle ipotesi avrebbe guadagnato 3-4″. A che pro? La Lampre, invece, ha colto con Cunego un onorevole 2° posto. Gli imbecilli sono duri a morire. E Saronni ha fatto capire alla De Stefano che a volte sarebbe meglio che stesse zitta.
Howling Wolf14 (sulle sigle RAI): Queste sigle sono odiose. Servono solo per mantenere chi le inventa e chi le canta. Orribili. E inopportune. Vergogna!
Salitepuntocià: Per quotare te Saronni, significa che la De Stefano ha ormai superato il limite. I voti piu bassi vanno a rai e gazza in sto giro. I corridori pur mediocri perlomeno si son impegnati piu e meglio, degli svampiti organizzatori e della tv. Di questo passo, il giro sparira’, la gazza perde sempre piu audinece, prima o poi i soldi mancheranno… E non per colpa dei percorsi…
Pedale Pazzo: La De Stefano era convinta che Cunego ai -1,5 km dovesse girare la bici, scendere e raggiugnere Scarponi. Tra l’altro ditemi voi quanto vantaggio c’è a stare in scia su una salita all’8%. Mah, cosa possiamo pretendere da una che ha passato la prima parte di Giro a fare la corte al piccolo principe Phinney, per poi improvvisare un “uomini e donne” al Processo, cercando una fidanzata a Pozzovivo. Tornando un attimo seri, Pozzovivo un pò mi ha un pò deluso: mi semrba che faccia sempre molta fatica quando ci sono 2 o 3 salite di fila. Gli manca un pò di fondo quando si affrontano dislivelli importanti forse.
Patagonia63: Senza che nessuno si offenda, ho grande rispetto per le fatiche di tutti i corridori, credo che quello che terminerà domani sia uno dei più “grigi” Giri degli ultimi anni. Talmente livellato da annoiare a morte. Le colpe sono anche dell’organizzazione che lo ha disegnato provando a imitare il Tour, ma senza riuscirci…..Speriamo bene per il prossimo anno…
Per quanto riguarda i nostri ho visto poca luce; Basso decisamente fuori condizione (se pure consideriamo il livello non alto degli altri partecipanti)causa gli incidenti di fine inverno, Scarponi ha fatto del suo meglio e se avesse avuto lo squadrone di Ivan forse poteva aspirare a qualcosa di più rispetto al “probabile” quarto posto, Cunego molto meglio delle previsioni, Pozzovivo come sempre non riesce a mantenere una condizione ottimale nelle corse a tappe lunghe; un grande applauso a Caruso, Tiralongo e Brambilla: tutti molto bravi, specie il secondo.
Vittorio P: Bella tappa. Mi è piaciuta. Perché lo Stelvio è sempre lo Stelvio. Vedere passare i corridori tra la neve (Nieve tra la neve!) e a un’andatura infima… vuol dire che sono al limite delle forze. ERGO, non si possono incolpare i corridori se mancano le “grandi differenze”. Sono tutti al massimo, vuol dire che si equivalgono (non che prendono meno doping; magari sì, prendono meno doping, ma meno doping non equivale a livellamento, anzi). Io ricordo (ciclisticamente parlando) l’ultimo km dello STelvio è qualcosa di spettacolare. Non c’è Zoncolan o Mortirolo che tenga. E infatti, i corridori andavano talmente piano che sembrano essere su un muro del fiandre piuttosto che su un 8,5%. Il livellamento dei valori ha prodotto questo tipo di corsa: “controllata” (noiosa è esagerato). L’unica tappa che forse ha deluso è stata proprio Pampeago che, per la difficoltà, forse avrebbe meritato più spettacolo. Ma è anche vero che Pampeago ha “consumato” i fisici e ha contribuito, oggi, ad amplificare le difefrenze. COSA BUONA: alla fine è stato un successo. Trilling finale a cronometro e tre possibili (anzi: 2,5 possibili) vincitori. Se un grande Giro ha la suspance fino all’ultimo, lo scopo è riuscito. E sarei contento se il podio fosse tutto straniero! Ne guadagnerebbe l’internazionalità della corsa rosa. La NOTA DOLENTE (anzi, DOLENTISSIMA) la mancanza dei veri BIG: CONTADOR (squalificato ma comunque non ci sarebbe stato), EVANS, ANDY SCHLECK.
Con questi tre avremmo Purito Rodriguez in testa?
E con questa domanda da 1 milione di dollari chiudo e dico: DOMANI VINCA IL MIGLIORE!
Hotdogbr: -veramente pazzesco il numero di De Gendt ma si era già visto sul Mortirolo che era in condizione strepitosa, va detto che parliamo di un corridore che già prima veniva descritto come un talento eccezionale, e lo abbiamo visto fare grandissime azioni alla Parigi-Nizza in questi anni, ma molto discontinuo, ora viste le sue qualità a cronometro e visto ch non credo abbia speso più degli altri ha addirittura qualche chance di vincere il Giro
-Cunego in questo Giro aveva un ottimo fondo ma gli mancava qualcosa in salita, e si è visto anche sul Mortirolo, a causa della preparazione non specifica per la corsa rosa, che dovesse fermarsi nel finale è ovviamente un’idiozia: lui è andato in fuga con De Gendt immaginando che fosse lui e non il belga a essere la minaccia per Rodriguez ed Hesjedal ma come già detto non è stato Damiano ad andare piano ma De Gendt ad andare ”fortissimissimo” per dirla come ha fatto Scarponi ieri. Ovviamente il marchigiano non poteva neppure mettere a tirare la squadra anche perchè sullo Stelvio non aveva più nessuno ma avrebbe potuto attaccare un po’ prima il non averlo fatto probabilmente gli costerà il podio
-se non ci fossero stati De Gendt e Cunego oggi parleremmo di quella di Nieve come l’impresa più bella del Giro e questo fa capire quanto forte siano andati gli altri due, comunque lo abbiamo visto più volte provarci in questi giorni e merita la top ten che rischiava di sfuggirgli a causa della cronosquadre
-Rodriguez ha corso come doveva se si eccettuano quegli inutili scatti sul Mortirolo e ha più chances di ieri di chiudere in rosa visto che Hesjedal comunque non è un fulmine a cronometro, ma perchè non ha fatto tirare neppure un metro Losada e Moreno?
-Hesjedal invece ha fatto tirare troppo Vandevelde anche quando il compagno non ne aveva ormai più e avrebbe dovuto entrare in azione prima come fece Evans sul Galibier malgrado le pendenze fossero più abbordabili di quelle dello Stelvio, forse aveva paura di un contrattacco di Rodriguez come effettivamente avvenuto nel finale ma sta di fatto che pur rimanendo leggermente favorito ora lo spagnolo è più pericoloso e non deve sottovalutare neppure De Gendt
-finalmente qualche scatto di Gadret autore per il resto di un Giro del tutto anonimo malgrado la condizione fosse comunque discreta
-i due colombiani si confermano fino alla fine ad alti livelli, in prospettiva futura evidentemente è Henao quello che promette di più per i grandi Giri mentre Uran magari potrebbe divenire un dominatore in corse come la Freccia sulla scia di Rodriguez
-Basso l’ho criticato nei giorni scorsi per il modo di correre ma è chiaro che più di questo non potesse fare e i 35 anni si fanno sentire, questo Giro come già quello del 2009 è stato condizionato dalla paura degli avversari che avevano nei suoi confronti dopo i successi rispettivamente del 2006 e del 2010
-una salita di 22 km al termine di una tappa di 218 con dentro il Mortirolo e il resto ha tagliato le gambe a Pozzovivo che comunque non è andato male e ha sempre la perla della vittoria di Lago Laceno, si conferma anche Brambilla che crescerà ancora nei prossimi anni
-scellerata la condotta di corsa di Zaugg autore comunque di un Giro deludentissimo mentre finalmente si rivede a buoni livelli Hermans che è un gran talento ma non si era mai visto nei giorni scorsi
-Cataldo ha perso l’attimo giusto non seguendo Nieve ma sullo Stelvio gli è mancato qualcosina come in tutto il Giro, l’impressione è che più di tanto non possa migliorare nei prossimi anni
Salitepuntocià: Pozzovivo mi ha deluso… è uno da salita unica… doping o non doping, uno come il pirata sarà dura trovarlo, non solo in italia, avere scatto e resistenza insieme era da fuoriclasse, se c’era lui a Pampeago scattava gia sul primo Pampeago… ma anche di un Gotti l’italia avrebbe bisogno in salita, oscurato dalle imperse del pirata, pero’ fece un 5°posto al tour 1995 in piena era indurain e era EPO e quindi con salite spianate, fu un grande risultato, idem la tappa di aprica del 96,piu ancora del giro vinto nel 97. Comunque domani dovrebbe essere una formalita’ per heisedal, cavoli, ma sapete che non sapevo avesse 32 anni? la cosa mi puzza molto, che ha fatto nei 10 scorsi? non solo al tour ma al giro… e ho visto che a crono non è affatto cosi forte. Non è un passistone insomma. becco’ 6′40 da cancellara in 52 km 2 anni fa e 4′30 da martin in km42 l’anno scorso. E’uno scalatore questo qua. Con fisico da passista, non so che dire…
Salite: Risultati Hejsedal: Significativo il suo 6. posto al Tour de France 2010 (davanti ha gente che al Giro 2012 non ha partecipato ) e precede ……proprio Joaquim Rodriguez !!!!!!
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Salirò (Daniele Silvestri)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa a cronometro di Milano
Milano – partenza primo corridore: poco nuvoloso, 22,5°C, venti deboli da ESE (5-8 Km/h), umidità al 56%
Milano – arrivo ultimo corridore: nuvole sparse, 23,5°C, venti deboli da E (3 Km/h), umidità al 55%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Sgarbozza: “Handicap” (come si pronuncia)
Bartoletti: “Una stampa importante” (tappa)
Bartoletti: “Massione riparatrice”
Bartoletti: “Hai tenuto fede alla firma del contratto”
Adorni: “La strategia della Liquigas va al Tour”
Adorni, parlando del prossimo Tour: “Oltreoceano”
Bartoletti: “Allocchio non parte se non ha vicino a te Sgalla Adorni” (vicino a se il comandante Sgalla)
Belli, leggendo i nomi sull’elenco iscritti al Giro: “Ulisse” (Ulissi) “Seldraves” (Seeldraeyers), “Colabrelli” (Colbrelli), “Vaiktutus” (Vaitkus), “Wegelius… a no quello è il direttore sportivo”
Sgarbozza:”Smid” (Szmyd)
Moser: “Era oltre i limiti degli ultimi 2 Km”
Bartoletti: “Belli, tu sei aspirante suicido?”
Scarponi:”Lo Stelvio deciderà chi andrà più forte”
Bartoletti a Belli: “Tu rimarrai così fino a Corso Sempione a Milano” (il Giro termina in Piazza Duomo)
Sgarbozza: “Casetta in Canadà è stata cantana da Milva ed è arrivata terza a Sanremo” (la cantarono Carla Boni, Gino Latilla e il Duo Fasano; in classifica arrivò quarta)
Sgarbozza, alla lavagna: “Hejedel ” (Hesjedal)
Sgarbozza: “Haidel” (pronuncia di Hesjedal)
De Stefano:”La grafica della tappa”
Paolini: “Il Mortirolo inizia da questo tornante” (versante)
De Stefano:”Sono due i versanti che salgono in cima allo Stelvio” (sono tre, c’è anche la strada che sale dalla Svizzera)
Cassani: “Il Teglio”
Pancani: “L’altimetria di questa strada”
Valentina Castellani: “Questa tappa alla fine del mondo” (credi anche tu alle profezie Maya?)
Castellani: “Questa punto di vista”
De Stefano: “Il Giro d’Italia lo raccogliamo” (raccontiamo)
De Luca, salendo a Teglio: “Porca vacca”
Pancani, su Guardini: “Non aveva vinto a Vedelago” (chi era, il suo sosia?)
De Stefano: “Hanno mangiato anche Auro” (chissà che mangiata!!!)
Compagnoni: “Il mountain-bike” (e sì, è il giro dei cambi di sesso, questo)
De Stefano, sulla moglie di Scarponi: “Sta per avere due bambini a Michele”
Castellani (su Scarponi): “Titolo dell’anno scorso di 2011″
Martinello: “Portare un po’ di fantasia a quella che finora non c’è stata”
De Luca: “Giuiria”
Savoldelli: “Per la discesa per la strada che sale”
Pancani: “Piano dei Resinelli” (dove andava sempre Guardini?)
De Stefano: “Il gruppo si sta avvicinando a Tirano con gli occhi meravigliosi di Tina Maze”
De Stefano: “Tina Mazen”
De Stefano: “Non si sarà più da nascondersi”
Lelli: “I numeri parlano chiari” (perchè le parole sono oscure)
De Luca, sugli staccati del Mortirolo: “Si vedranno domani a Milano” (e il resto della tappa non lo fanno?)
De Stefano: “4 km per i fuggitivi ad approcciare il Mortirolo, meno per il gruppo” (ma chi c’era in testa?)
Pancani: “Ci attendevemo”
Savoldelli: “Non tutti i corridori sanno cosa l’aspetta”
Pancani, leggendo una scritta sulla neve: “Scatta Basso sulla neve”
Savoldelli: “Corridore della Selle Italia Serpa Perez ” (Androni Giocattoli)
De Luca: “La macchina giuria”
Pancani: “Il Mortirolo l’avranno studiato sul Mortirolo” (sul Garibaldi)
De Luca: “Sono caduti tutti e due a terra” (je piacerebbe cadere per aria… non fa male)
Pancani: “Auro Buldarelli”
Savoldelli: “Hesedal”
Pancani: “Carrellata della telecamera dall’elicottero” (mi immagino il povero carrellista appeso fuori dal velivolo)
Savoldelli: “L’ultimo montagna del Giro”
De Luca: “Era facile forare una ruota” (si forano i tubolari)
Pancani: “Strada affrontata per non entrare sotto la galleria”
Cassani: “Scarpone”
De Luca: “Tirare le danze”
Pancani: “Prima di questo Stelvio” (NO!! LO STELVIO E’ UNICO!!)
Pancani: “Viene segnalato l’altitudine”
Magrini: “Tra un po’ respiri anche dalle orecchie”
Pancani: “Rittuzzato” (rintuzzati)
Cassani: “Sono alti” (sono in alta quota)
Savoldelli: “Mi folto”
Orlando: “Iesedel”
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
SUL “TETTO” DEL GIRO TRIONFALE CAVALCATA DI COPPI CHE SBARAGLIA IL CAMPO E CONQUISTA LA MAGLIA ROSA
Lo Stelvio ha decretato il suo verdetto: Fausto è sempre il più forte
Coppi fuggito sulle rampe dello Stelvio stacca tutti, transita primo sulla vetta e giunge solo a Bormio con un vantaggio di 2′18″ su Fornara, 2′48″ su Bartali, 3′28″ su Koblet e 4′05″ su Defilippis – Oggi si corre l’ultima tappa del Giro la Bormio-Milano di km. 220
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante
15a tappa Busto Arsizio – Lecco / Pian dei Resinelli
16a tappa Limone sul Garda – Falzes
17a tappa Falzes – Cortina d’Ampezzo