ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI ALPE DI PAMPEAGO
maggio 26, 2012
Categoria: Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: Treviso, il negozio di Pinarello vestito a festa per il Giro d’Italia (foto La Tribuna di Treviso)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Vince Kreuziger, Hesjedal fa paura. E adesso Mortirolo e Stelvio (Gazzetta dello Sport)
Kreuziger vince 19ª tappa. Rodriguez ancora in rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Repubblica Ceca
Kreuziger zabral. Vyhrál etapu na Giru Lidové noviny
Canada
Hesjedal poised to mount pinnacle of Canadian cycling (The Globe and Mail)
Victoria cyclist Ryder Hesjedal makes move for the top at Giro d’Italia (The Sun)
Lituania
R. Navardauskas „Giro d’Italia“ dviratininkų lenktynių devynioliktojo etapo lyderiui pralaimėjo daugiau, kaip pusvalandį(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Kreuziger sejrede på hård Giro-etape (Jyllands-Posten)
Rodriguez holder lige fast i trøjen (Sporten.dk)
Outsideren sendet de store Giro-stjerner til tælling (Politiken)
Regno Unito
Kreuziger wins maiden stage at Giro (The Daily Telegraph)
Roman Kreuziger addresses his critics by claiming stage 19 of the Giro d’Italia (The Independent)
Francia
Hesjedal se place idéalement (L’Equipe)
Spagna
Purito sobrevive a un ataque brutal de Ryder Hesjedal (AS)
Purito aguanta la primera embestida del increíble Hesjedal (Marca)
Purito resiste el ataque de Hesjedal (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Amador escaló varios puestos del Giro al llegar hoy de 29 (La Nación)
Colombia
Rigoberto Urán, séptimo en etapa 19 del Giro de Italia(El Espectador)
Roman Kreuziger ganó la etapa 19 del Giro. Rigoberto Urán, séptimo (El Tiempo)
Belgio
Le Tchèque Kreuziger remporte la 19e étape du Giro (Le Soir)
Kreuziger wint zware Dolomietenrit (De Standaard)
Roman Kreuziger remporte en solo la 19e étape (L’Avenir)
Kreuziger remporte l’étape, Rodriguez conserve son maillot de justesse (La Dernière Heure/Les Sports)
Roman Kreuziger et Ryder Hesjedal ont fait des affaires en or (Sudinfo.be)
Kreuziger wint zware Dolomietenrit, Hesjedal doet gooi naar Giro (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Hesjedal macht Zeit gut (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Paesi Bassi
Hesjedal grote winnaar (De Telegraaf)
USA
Rodriguez Clings On to Giro Lead as Hesjedal Looms (The New York Times)
UNO SGUARDO GIOVANE SUL GIRO
Quest’anno abbiamo affidato l’incarico di commentare le tappe di montagna non ad un campione del passato, bensì ad uno del futuro, il promettente Daniele Dall’Oste, scalatore affiliato alla UC Trevigiani Dynamon Bottoli e che, tra i successi conseguiti nella categoria U23, vanta il Trofeo Monte Bondone nel 2010 e il Giro del Belvedere in questa stagione.
Tappa non eccessivamente entusiasmante fino alla penultima salita. Grandi i 2 fuggitivi Casar e Pirazzi che sono stati gli ultimi ad esser ripresi sulla salita di Pampeago; bravi Kreuziger e Cataldo che provano da lontano e mentre il secondo molla a 4 km dall arrivo il primo riesce a vincere una tappa durissima e a riscattare la giornata deludente dell’altro ieri.
Nell’ultima ascesa si è visto un grande Michele Scarponi che ha provato 3 attacchi ma Hesjedal ha sempre risposto prontamente ed è riuscito a staccarlo nell’ultimo km giungendo poi secondo; peccato per Basso che ha provato un attacco quando la salita diventava più impegnativa ma poi ha accusato il colpo.
Buona prova di Rodriguez che, secondo me, in una giornata dove non era particolarmente brillante è riuscito a difendersi bene perdendo solo 17″.
Per domani mi aspetto qualche attacco da parte di Rodriguez e Basso perché il primo a crono è nettamente inferiore rispetto a Hejsedal mentre il secondo deve riscattarsi dalla giornata storta di oggi;anche Scarponi dovrà trovare qualche modo per staccare il canadese della Garmin per cercare di vincere questo Giro d’Italia. Tutto questo ovviamente sarà deciso dal recupero e dalle condizioni in cui arriveranno gli atleti nella tappa di domani.
Daniele Dall’Oste
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Vostre previsioni sulla tappa di oggi?
Hotdogbr: allora, la tappa è ovviamente durissima e forse la più dura degli ultimi 20 anni, Pampeago/1, Lavazè e Pampeago/2 sono sia pure di poco più impegnative di Duran, Staulanza e Giau e tra Valparola e Manghen non c’è neanche paragone, da vedere se la Liquigas inizierà a fare il forcing già sul Manghen o se aspetterà la prima ascesa di Pampeago per evitare di sfaldare una squadra che è forte ma non astronomica, per il resto anche la Euskaltel tenterà almeno nei primi 100 km di tenere cucita la corsa per Nieve e se atleti usciti di classifica come Kreuziger, Casar e Rujano tenteranno di andare in fuga, in ogni caso per avere successo dovrebbero iniziare il Manghen con almeno 10′ di vantaggio
Howling Wolf14: Rabottini dovrà consolidare il suo primato nella classifica del MG, quindi cercherà qualche punticino sul Brocon. Non so se riuscirà a ricavare qualcosina anche dal Manghen. Gli dovrebbe bastare per chiudere in maglia azzurra. Si trascinerà qualcuno che punta alla classifica delle fughe (tipo Keizer, Kaisen, Clement, ecc.) e l’offensiva si esaurirà o sulla salita o sulla discesa del Manghen.
Sul Manghen non dovrebbe succedere niente. Tra i favoriti, intendo. Se ne hanno ancora potrebbe provarci gente che è ormai tagliata fuori tipo Tiralongo, Casar, Cunego, ma più per onor di firma che per raccogliere qualcosa di concreto. Chi vuol vincere la tappa o scalare qualche posticino in classifica dovrà aspettare almeno il primo passaggio da Pampeago. Qui potrebbero iniziare a farsi avanti personaggi tipo Nieve e Pozzovivo. Ma riusciranno a guadagnare qualcosa solo se i favoriti li lasceranno andare. Non credo che alla terza settimana abbiamo le gambe per fare il vuoto.
Scarponi è molto impulsivo: sarà dibattuto tra l’idea di fare qualche azione offensiva o star lì buono buono e gestirsi il suo 4° posto in classifica. Se i primi 3 non hanno cedimenti non ha margini per superarli. Se sta buono può guardarsi da Uran e Pozzovivo, se esagera può rischiare di saltare. Meglio, allora, che ci provi sulla seconda scalata di Pampeago, se sarà ancora con i primi e se i tre favoriti, ancora insieme, si controlleranno.
Tra i tre big, l’unico che ha interessa ad attaccare è Basso, 3° in classifica, penalizzato dalla crono. Però non è un attaccante. Lo farà solo se vedrà segni di cedimento sui volti dei suoi due avversari. Anche Purito è penalizzato dalla crono, ma è favorito dal fatto di essere maglia rosa e da un arrivo in salita che se lo vedrà ancora davanti gli darà la possibilità di fare un attacco all’ultimo km e di guadagnare altri 15-20″ sui due avversari. Hesjedal è scontato che giocherà in difesa. Se vi ricordate, però, nella tappa di Cortina ha abbozzato un attacco. Voleva vedere lo stato di Basso e di Rodriguez. Che hanno esitato a rispondergli. Poi il canadese ha desistito. Si attacca se si hanno le gambe, anche solo a scopo dimostrativo, altrimenti non si fa. Che sia il canadese il più forte dei tre?
MirkoBL: Il Manghen… Potrebbe essere anche la tappa per Rujano, visto che è uscito di classifica.
Howling Wolf14: Sì, certo. Hai ragione. Diciamo che il Manghen potrebbe essere una passerella per Rujano. Non credo che il sudamericano sia in grado di aggiudicarsi una tappa, lo vedo legnoso, privo di brio, fa quegli scattini solo per accontentare Savio. Nel finale ci sono ben tre salite. Sul Manghen dovrebbe passare con 10′ su Basso & Co. per sperare di superare poi il doppio Pampeago e il Lavazè. Non dipende da lui, insomma, ma dal passo che si farà dietro. Comunque Rujano è dello stesso livello di Nieve, se non meno. Meglio Pozzovivo, allora, solo che il lucano è vincolato dalla sua posizione in classifica e non potrà godere di tanta libertà. Potrebbero lasciarlo andare solo a 3-4 km dall’arrivo.
Salitepuntocià: Pozzovivo è dato a 30 come vincitore del Giro… volevo puntarlo per rischiare, ma non l’ho fatto, vediamo di non pentirmene, perchè tenterà sicuramente e non solo di vincere la tappa… qualcuno prima o poi dovra’ fare un impresa alla pntani , come quando fece 4 colli da solo a guzet neige… Pozzovivo deve provare, farsi gli ultimi 3 colli da solo, se vuol vincere il Giro… Ma anche Basso non puo aspettare gli ultimi 7km per fare distacchi importanti
Profpivo: Cmq vada, tappa tutta da vedere. Francamente faccio fatica a ricordarne una più dura e disegnata così bene. Secondo me si sta sottovalutando anche il Lavazè che ha belle pendenze.
PS: voglio vedere se anche oggi nessuno arriva fuori tempo massimo…
Howling Wolf14: Pozzovivo potrà vincere se il ritmo che imporrà il gruppo, che man mano si assottiglierà, trainato dalla Liquigas non sarà elevatissimo. Sennò già al primo passaggio da Pampeago anche Pozzovivo farà “Ciao, ciao” a Basso & Co. Se supererà il primo Pampeago con i primi diventerà il favorito numero uno, perché nessuno dei primi tre ha necessità di corrergli dietro. Quando mancheranno 3 km all’arrivo se avrà ancora la gamba libera da acido lattico lo lasceranno andare.
Garda Bike (su Rujano): Si è ritirato poco fa
Howling Wolf14: Mi dispiace per Rujano ma sono contento per quel trombone di Savio, che descrive sempre i suoi corridori come grandissimi fenomeni.
DOPO LA TAPPA
Hotdogbr: -sostanzialmente confermate le indicazioni del Giau con sei uomini più forti degli altri (Hesjedal, Rodriguez, Scarponi, Pozzovivo, Basso e Uran nell’ordine odierno), Nieve e Gadret subito dietro e comunque grande livellamento, mai visti distacchi così ridotti a Pampeago malgrado la durezza estrema della tappa
-anche senza la crisi di Cortina non credo che Kreuziger sarebbe arrivato a Milano sul podio però oggi ha fatto una gran bella azione, che altri avrebbero dovuto seguire, al di là del contesto tattico favorevole e anche sull’ultima salita non ha perso più di tanto dai big, è naufragato invece Tiralongo ma che fosse in calo era ormai evidente
-la dote principale di Hesjedal è il fondo, non a caso ha sofferto in tappe non da fondisti come Lago Laceno e Pian dei Resinelli, e se non succede qualcosa di strano sarà inattaccabile anche sullo Stelvio e anzi potrà fare la differenza
-Rodriguez non esce comunque male da questa tappa anche se il fatto che facesse tirare la squadra ad andatura turistica sul Manghen era un segnale negativo, comunque non è più il favorito del Giro e sullo Stelvio rischia qualcosa
-al di là dei crampi del Giau Scarponi è sempre stato competitivo in questo Giro e oggi gli va dato atto di avere almeno provato ad attaccare anche se come di tanto in tanto gli accade non si è gestito benissimo e ha pagato qualcosa nel finale; Cunego correndo da regolarista può finire nei 10 ed è da sottolineare in positivo anche il Giro di Ulissi che sta correndo più da uomo di classifica che da gregario ma a 21 anni dimostra di tenere le tre settimane
-Pozzovivo sta bene ma non riesce più a fare la differenza e di nuovo viene da pensare che invece di accontentarsi del 5° posto potrebbe rischiare domani partendo sul Mortirolo senza aspettare il finale, oggi in casa Csf grande prova anche di Pirazzi e pur in lieve calo sta ancora tenendo bene Brambilla
-Basso è irritante per come sia terrorizzato dall’idea di non avere compagni di squadra intorno come ai suoi tempi era Ullrich, al di là del fatto che Agnoli sia stato sacrificato presto quando era nettamente più forte di Capecchi e Szmyd, in ogni caso già sul Manghen quando la Liquigas è andata in testa ma senza forzare e poi ancora sulla prima ascesa di Pampeago si era capito che Basso non era in giornata, la conferma definitiva si è avuta a 8 km dall’arrivo quando è stata la Garmin a portarsi davanti e non la squadra di Amadio
-Uran sta dimostrando come mai in carriera di poter essere uomo da corse a tappe di tre settimane e non solo di una e anche Henao si è ripreso dopo le difficoltà del Giau
-sembrava che il 6° posto di De Gendt sull’Alpe d’Huez all’ultimo Tour fosse stato solo favorito dal fatto di essere rientrato in discesa dopo essersi staccato sul Galibier e invece l’olandese non ha avuto nessuna giornata storta, cresce di giorno in giorno e può chiudere 7° grazie alla crono conclusiva
-quando Pardilla e Intxausti facevano molto bene a inizio Giro e Bruseghin stentava pensavo che comunque sarebbe stato il veneto il migliore in classifica della Movistar e probabilmente sarà così, comunque ci può stare la debacle del basco che anche lui non è mai stato uomo da gare di tre settimane
-sul discorso Rujano non saprei che dire, di sicuro alla Coppi e Bartali e poi al Trentino sembrava competitivo e in crescita, da vedere se ha avuto problemi fisici o altro
Howling Wolf14: Interessanti le osservazioni di HotDog. Vediamo punto per punto. Ecco il mio parere.
- Kreuziger – Non è un corridore da grandi corse a tappe. Lui non ha una flessione, ha un crollo. Un conto è avere dei lievi cedimenti, come Scarponi, come De Gendt, come Gadret, come lo stesso Cunego, un conto è perdere 20 minuti in una sola tappa.
- Hesjedal – Sono d’accordo con HotDog. Soffre le tappe brevi e facili, dove può attaccare chiunqu eperché è ancora fresco. Quando negli avversari affiora la stanchezza, il canadese fa valere le sue doti di fondo.
- J. Rodriguez – Ha reso al di sopra delle sue aspettative, ma – è vero – non è più il favorito numero uno. Al punto tale che se domani gli va maluccio rischia addirittura il podio.
- Scarponi – Il marchigiano chiede sempre troppo a se stesso. E finisce per pagare dazio. E’ il suo limite. E’ un manovale della bicicletta. Classe zero, ma tanto orgoglio e tanta generosità.
- Cunego – E’ andato come prevedevo. E’ un uomo che nelle grandi corse a tappe può sempre cogliere un piazzamento dal 6° al 10°. Non è da buttar via. Dovrebbe provare alla Vuelta: forse gli addice di più.
- Pozzovivo – HotDog dice quel che dicevo ieri. Deve decidere tra il 5° posto (ammesso che la cronometro non lo faccia scivolare più indietro) oppure tentare la vittoria di tappa. Il piazzamento di prestigio (diciamo dal 4° al 7° posto) è assicurato, la vittoria di tappa è un azzardo. Quale delle due?
- Basso – Più che Basso trovo irritante la Liquigas. Qual era lo scopo di far tirare come forsennati Agnoli, Capecchi e Caruso? Stancare Hesjedal? Se avesse fatto una volata, Caruso avrebbe staccato il canadese per un mezzo chilometro. Ma Basso avrebbe dovuto fare altrettanto. Il varesino s’è limitato ad una sola, dico una, progressione, peraltro abbozzata, e non ha guadagnato più di due metri ad Hesjedal. I suoi ds dovevano leggere questo stato di inferiorità ed evitare di far tirare la squadra. Almeno la corsa avrebbe assunto un altro schema tattico e magari le condizioni sarebbero state meno sfavorevoli per Basso. In ogni caso, se non c’era niente da fare, a cos’è servito spremere Caruso & C.?
- Uran – E’ un buon corridore da corse a tappe, ma non sarà mai un vincente. Buon piazzato. Al Giro potrebbe finire nei 5, al Tour credo che non andrebbe al di là un 8-9° posto. Lungi comunque dal mitico Lucho Herrera.
- Bruseghin – Altro manovale della bici. Si difende bene. Ma sempre dal 1° posto in giù.
- Rujano – Non ho mai avuto grande simpatia per lui, non l’ho mai visto come un fenomeno. E ho più di un sospetto sul suo Giro ad alto livello di qualche anno fa.
- De Gendt – Aggiungerei una segnalazione di apprezzamento per questo belga, che sta facendo un ottimo Giro, molto regolare. E’ nella Top Ten. E ci potrebbe restare fino a Milano.
Pedale Pazzo: Qualcuno sa i tempi di scalata di Pampeago? Fino all’Alpe intendo, non al Passo. Non ho potuto cronometrarli.
Hotdogbr: Hesjedal 25′ netti secondo più secondo meno, al primo passaggio 27′55” sempre secondo più secondo meno
Pedale Pazzo: Grazie mille! La Vam dovrebbe essere tra i 1810 e i 1840, dipende dal punto esatto in cui è stato fatto partire il crono..ma più o meno questi sono i valori, un pò sorprendenti rispetto al Giau.
Vittorio P: Sarebbe interessante sapere quanto ci misero Tonkov nel 1998 e Pantani nel 1999 e Simoni nel 2003. (Vabbe’ che erano tappe completamente diverse…)
CaSe63: Scusate l’intromissione: generalmente non partecipo alle discussioni dedicate ai professionisti. Negli ultimi anni troppe disillusioni hanno fatto si che ai miei occhi il ciclismo professionistico perdesse credibilità ai miei occhi: troppe volte ho dato fiducia a persone che si sono dimostrate dei malfattori (inutile fare nomi, la lista non finirebbe più). Amo ancora molto il ciclismo, seguo volentieri le grandi classiche, il Giro, il Tour, ma con atteggiamento distaccato, non riesco ad esaltarmi per (presunte) imprese, in attesa di venire a conoscere il nome dell’ennesimo furbacchione, di vedere la classifica riscritta ad anni di distanza.
Vengo al dunque: oggi ho seguito la tappa e sono rimasto letteralmente stupefatto dalla prestazione di Hesjedal: sentivo Cassani che ne descriveva le caratteristiche fisiche parlando di un uomo di 1,90 per 72 kg, mi sembra. Ora, io non sono un grande tecnico, ma queste sono caratteristiche da scalatore? Uno così è normale che faccia 1840 di vam alla fine della terza settimana, con 4000 e rotti metri di dislivello sul groppone? La sua prestazione è solo frutto di un allenamento mirato? Sarò legato a vecchi schemi, ma così a naso una pulce come Pozzovivo su pendenze dure come quelle di Pampeago dovrebbe fare la differenza a proprio favore, invece è stato il contrario!
Salitepuntocià: Basso e Scarponi = Delpiero e Totti , i matusa del ns ciclismo come quelli del calcio… Contro l’età c’è poco da fare. Come le 2 bandiere calcistiche, a una certa età diventano idoli delle mamme e dei tifosi nostalgici, di quanto son bravi etc mentre crollano le prestazioni fisico-atletiche , ma nessuno, fra i tifosi col paraocchi e le mamme e bimbi, nessuno ovviamente ci fa caso… e la Gazza ovviamente elogia i 2… Questo dice tutto come siamo messi, Nibali a parte… 2 anni fa sarei andato e tifato contro Heisedal, visto che mi ricorda i passistoni ma visto il contesto del ns ciclismo e della rcs stessa, fa bene a vincere Heisedal, per far vedere quanto siamo in basso. Direi addirittura che se lo merita, trovo difficile che crolli sullo Stelvio, anzi, potrebbe fare l’impresa, se non vi fosse la crono, penso aspetti quella… Rodriguez con tutto il rispetto,non è un big, lo è in questo Giro, ma il Basso di 2 anni fa, lo avrebbe distrutto Rodriguez, figurmiaoci quello del 2006… ora il Basso-delpiero è innocuo, fa tenerezza come tutti i campioni a fine carriera… si ritiri dopo il Giro. Senza fare brutte figure in futuro. Solo il futuro ci potrà dire se il canadese è un campione o vince il giro perchè non ci son grandi corridori, ricordiamo Andy Sleck che si rivelo’ al Giro, pareva una meteora invece era proprio forte. Quanto alla tappa di ieri, spettacolo voto 1 Quanto alla tappa di oggi, replay coi soliti 6 piu qualche altro a giocarsela sullo Stelvio coi distacchini… abituiamoci, al Tour pur coi campioni, altri distacchini ci attenderanno…
Hotdogbr: i tempi esatti della salita è difficile averli causa pubblicità e affini, abbiamo però i tempi degli ultimi 5 km:
1998 Tonkov 16.51, Pantani 16.52, Miceli 17.35, Zuelle 17.49, Guerini 17.58
1999 Pantani 16.25, Simoni 17.32, Heras 17.52, Gotti 17.54, De Paoli 18.19
2003 Simoni 17.20, Garzelli 17.55, Rumsas 17.56, Perez Cuapio 18.09, Popovych 18.12
2008 Menchov 17.40, Pellizotti e Riccò 17.49, Simoni e Van Den Broeck 17.53
2012 Hesjedal 17.31, Rodriguez 17.44, Scarponi 17.47, Pozzovivo 17.55, Basso 18.07
Pedale Pazzo: Grazie anche per questi tempi! Per il discorso sulle varie caratteristiche fisiche dei ciclisti secondo me non esiste un “fisico” ideale per andare forte in salita. I piccoletti hanno sicuramente il vantaggio della leggerezza, ma hanno anche muscoli più piccoli e meno potenza assoluta e quindi sul rapporto peso/potenza non possono fare miracoli.
Andy Schleck è circa 1.86 per 68 kg eppure è uno scalatore puro. Evans è 1.74 per 67 kg con un fisico che è l’opposto di Andy, eppure in salita vanno quasi uguali. Quel che conta in teoria, poi non sono certo un esperto, dovrebbe essere il rapporto peso/potenza, quindi l’altezza o il peso presi da soli dicono poco.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Heroes (David Bowie)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Treviso – Alpe di Pampeago
Caldes : alternanza di pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 15,2°C, venti deboli da SSE (3 Km/h), umidità al 73%
Passo del Tonale (GPM – Km 32,9): alternanza di pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 9°C, venti deboli da NW (3-4 Km/h), umidità al 83%
Teglio (GPM – Km 98,1): alternanza di pioggia moderata (0,7 mm) e schiarite, 14,7°C, venti deboli da SSW (8-10 Km/h), umidità al 87%
Tirano (traguardo volante – Km 144,2): alternanza di pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 19,7°C, venti deboli da SW (8 Km/h), umidità al 72%
Bormio (Km 197,1): poco nuvoloso, 16,3°C, venti deboli da NW (4-13 Km/h), umidità al 44%
Passo dello Stelvio: nuvole sparse con qualche goccia di pioggia, 5,6°C (percepiti 3°C), venti moderati da N (15 Km/h), umidità al 39%, limite della neve a 2800 metri (arrivo a 2757 metri)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Chiappucci: “Mangher” (Manghen)
Bruno Arena: “E che cazzo!”
Bruno Arena: “Cazzo, va che roba”
Bartoletti: “Poi qualcuno ci comunicherà che chilometro siamo”
Bartoletti: “Si sono stretta la mano”
Bartoletti: “Qualche aiuto nella scalata di Cortina”
Bartoletti: “50 e passi anni fa”
De Stefano:”Chiamiamola frazione ma frazione non è”
Alfredo Weiss: “Càlcare” (calcàre)
Alfredo Weiss: “40 anni di Marcialonga il prossimo ano”
De Stefano, ricordando la tragedia di Stava:”Milioni di metri cubi d’acqua” (era fango)
Pancani: “L’Astana è presente con Ignatiev” (corre nella Katusha)
De Stefano:”Giro d’Italia Donne Femminile” (perchè, c’è anche il Giro Donne Maschile?)
Sara Brambilla, responsabile Giro Donne:”Polisella” (Polesella)
Martinello: “Il Giro Donne è già arrivato nello Stelvio” (il traforo dello Stelvio)
Anonimo:”Martinelli” (Martinello)
De Stefano: “Vedo sul gruppo di sole”
Savoldelli, parlando della pioggia:”Il problema è che smetterà ancora” (sadico!)
Martinello: “La differenza la fa più le energie”
Guardini: “Ancora non me rendo bene di quello che ho fatto”
De Stefano: “Mi dicono che devo parlare della pubblicità”
Martinello: “Mi segnalano dalla regia… intanto la linea ad Andrea De Luca”
Martinello: “Ruota simile a quella con la quale sono partito” (ma corri anche tu?)
Giovanetti (direttore quotidiano “L’Adige”): “Se arriva in queste condizioni, domenica mattina Purito perde il Giro” (la crono la fanno nel pomeriggio)
Savoldelli: “Salita dove una squadra può fare più la selezione”
Pancani: “Si stanno verificando le condizioni di Charles Wegelius” (era caduto Hunter, Wegelius è il suo direttore sportivo)
Savoldelli: “Compagno di squadra del leader con la maglia rosa”
Pancani: “I colombiani non potranno fare tifo per Rujano” (a dire il vero non l’hanno mai fatto tifo per lui… E’ VENEZUELANO!”
Cassani: “All’Alpe sono arrivati tanta tanta gente”
Pancani: “Grazie Silvo” (Silvio)
Cassani: “Oberegger” (Obereggen)
Martinello “Omega Farma… Omega Quick Step” (Omega Farma Quick Step)
De Luca: “Finche Scarponi non cada ancora nei crampi”
Savoldelli: “Tratto più duro che hanno affrantato” (era talmente ripida che anche la strada stessa era prostrata dalla fatica)
Cassani: “Abbiamo assistito Dario Cataldo”
Pancani: “Con il cronometro che scorre in basso a sinistra”
Savoldelli: “Resta subito in pochi”
De Stefano: “Andrea Rabottini” (Guardini)
Sangiorgio: “Bellissimo il panorama dalla Cima dello Stelvio con le Dolomiti a 360°”
Televideo: “La terz’ultima tappa finisce nei pedali di un orgoglioso Kreuziger”
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
KOBLET DOMINA SUL PORDOI, COPPI SUL SELLA. A BOLZANO VINCE IN VOLATA IL “CAMPIONISSIMO”
Anche le Dolomiti hanno lasciato immutata la vetta della classifica
Hugo conserva la maglia rosa – Fornara terzo a 3′56″ – Zampini e Bartali si classificano al quarto e quinto posto con un distacco di 7′23″ dai due grandi campioni – Volpi passa per primo con distacco a Misurina e sul Falzarego
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante
15a tappa Busto Arsizio – Lecco / Pian dei Resinelli
16a tappa Limone sul Garda – Falzes