RODRIGUEZ SEMPRE PIU’ ROSA, CROLLA KREUZIGER

maggio 23, 2012
Categoria: News

Lo spagnolo si dimostra inattaccabile nel primo tappone di montagna e conquista anche il successo parziale a Cortina superando allo sprint Basso, Hesjedal, Uran e Scarponi che in preda ai crampi cede nel tratto finale del Giau ma recupera nella successiva discesa. Crisi nera per il ceco dell’Astana che perde oltre 11′, in ritardo anche Henao e Tiralongo

Foto copertina: è la volata più bella quando a vincere è la rosa (www.as.com)

Dopo gli assaggi di Cervinia e Pian dei Resinelli il Giro approda finalmente sulle grandi montagne con la 17a tappa, 186 km da Falzes a Cortina d’Ampezzo con il Passo di Valparola nella fase iniziale e soprattutto gli ultimi 70 km terribili durante i quali erano da scalare senza neppure un metro di pianura tra un’ascesa e l’altra Duran, Forcella Staulanza e Giau prima dei 18 km conclusivi di picchiata verso il traguardo. Ancora una volta l’andatura è stata altissima nelle prime fasi finchè non sono riusciti a sganciarsi Samoilau (Movistar), Serpa (Androni), Seeldrayers (Astana), Montaguti (Ag2r) e un Rabottini (Farnese) a caccia di punti sui gran premi della montagna per rafforzare la sua maglia azzurra: i battistrada hanno guadagnato fino a 5′ salendo verso il Valparola ma gli uomini della Euskaltel non hanno concesso ulteriore spazio, con Nieve intenzionato a ripetere l’impresa di un anno fa quando si impose in cima al Gardeccia sempre sulle Dolomiti.
Il capitano della formazione basca è scattato sulle prime rampe del Duran dove seguendo un copione già visto nelle precedenti giornate la Liquigas, con Agnoli e Damiano Caruso su tutti, si è portata al comando imponendo un ritmo come al solito sostenuto che ha provocato i cedimenti di uomini importanti come il 9° della classifica generale Casar (Fdj) e un irriconoscibile Rujano (Androni), e ha fatto sì che Nieve non riuscisse a guadagnare più di 1′; il basco ha dapprima raggiunto e staccato Montaguti e sulla successiva discesa si è riportato anche sul resto dei fuggitivi della prima ora ma a metà della salita di Forcella Staulanza il gruppo ridotto ormai a una trentina di atleti si è riportato sotto. A circa 3 km dalla vetta è avvenuto il primo colpo di scena di giornata con il leader dell’Astana Kreuziger che malgrado l’ascesa in quel punto non presentasse pendenze impossibili ha improvvisamente ceduto forse a causa di una crisi di fame transitando in cima con 1′ di ritardo che diventeranno poi oltre 11 al traguardo e uscendo così dai giochi per la vittoria finale.
Tutto si è comunque deciso sul Giau dove una volta esauritosi il lavoro dei gregari Basso ha preso il comando e alla sua ruota sono riusciti a resistere la maglia rosa Rodriguez (Katusha), Uran (Sky) Scarponi (Lampre), Pozzovivo (Csf) e inizialmente anche la maglia bianca Henao (Sky) che però ha chiesto troppo ai propri mezzi e si è piantato poche centinaia di metri dopo mentre il 4° della classifica generale Tiralongo (Astana) ha perso contatto fin dalle prime rampe completando la giornata nera per la formazione di Martinelli. Alle spalle del sestetto di testa hanno tentato di rinvenire Nieve malgrado lo sforzo precedente e Gadret (Ag2r) seguiti a breve distanza da un gruppetto comprendente Cunego (Lampre), Tschopp (Bmc), Pardilla e Intxausti (Movistar) e Brambilla (Csf) ma anche il ritardo di questi uomini è continuato a salire mentre davanti Basso ha tentato più volte di forzare l’andatura e anche Hesjedal mai così a suo agio in passato su queste pendenze ha provato uno scatto a metà salita; in ogni caso i big hanno proceduto assieme fino a 500 metri dal gpm quando una tirata di Pozzovivo ha provocato il cedimento di uno Scarponi vittima di crampi che è transitato in vetta con 20” di ritardo; anche Uran ha perso contatto nel tratto iniziale molto tecnico della successiva discesa ma in seguito sia il colombiano che l’Aquila di Filottrano sono riusciti a rientrare e il gruppetto è arrivato insieme al traguardo dove Basso ha tentato una volata lunghissima ma nulla ha potuto di fronte a un Rodriguez mai in difficoltà in salita e ancora sufficientemente fresco per andarsi a prendere il successo di tappa davanti al varesino, a Hesjedal, a Uran e a Scarponi con Pozzovivo 6° a 2”: 7° a 1′22” ha chiuso Intxausti che ha regolato il plotoncino con Cunego, Gadret e Nieve mentre il ritardo di Cataldo (Omega-QuickStep), Henao e Tiralongo è stato di 2′47”.
Il siciliano e Kreuziger sono così usciti dalle zone alte di una classifica che per il resto non muta nelle primissime posizioni con Rodriguez che ha 30” su Hesjedal, 1′22” su Basso e 1′36” su Scarponi: la lotta per la vittoria finale sembra ormai ridotta a questi quattro atleti con la maglia rosa che può essere soddisfatta per aver superato con grande disinvoltura il primo vero tappone di questo Giro, il canadese che esce a sua volta rafforzato e ha la crono di Milano dalla sua e il varesino che pur dando l’impressione di avere qualcosina in più degli altri ha sprecato un’occasione per fare la differenza, mentre il marchigiano se vorrà difendere il titolo del 2011 o conquistare almeno un posto sul podio dovrà sperare di avere una condizione migliore negli ultimi due tapponi che si concluderanno all’Alpe di Pampeago e sullo Stelvio. Prima del gran finale però torneranno in scena i velocisti nella 18a tappa, 149 km da San Vito di Cadore a Vedelago con il campione del mondo Cavendish a caccia del poker di successi parziali.

Marco Salonna.

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