ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CORTINA D’AMPEZZO
maggio 24, 2012
Categoria: Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: l’altimetria della tappa di Cortina
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Rodriguez trionfa in rosa. Ma Basso cresce e lo bracca (Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia: a Rodriguez la 17/a tappa (Corriere dello Sport – Stadio)
Canada
Joaquin Rodriguez wins 17th stage of the Giro d’Italia (The Globe and Mail)
Canada’s Ryder Hesjedal ‘the great favourite’ in Giro d’Italia, says race leader (The Sun)
Lituania
„Giro d’Italia“ lenktynėse sumažėjo lietuvių – iš kovos pasitraukė T. Vaitkus(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Spansk favorit vandt stor Giro-etape (Jyllands-Posten)
Lyserød sejr på vild Giro-dag (Sporten.dk)
Sublimt Giro-show på de høje tinder i Dolomitterne (Politiken)
Regno Unito
Rodriguez retains Giro lead (The Daily Telegraph)
Rodriguez wins key Giro climb (The Independent)
Francia
Rodriguez en patron (L’Equipe)
Spagna
Exhibición de Purito: gana la etapa y refuerza el liderato (AS)
Golpe sobre la mesa de Purito (Marca)
‘Purito’ Rodríguez un poco más líder (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Amador llegó de 29 en la etapa de hoy del Giro (La Nación)
Colombia
‘Purito’ Rodríguez gana etapa 17 y sigue como líder del Giro (El Espectador)
Rigoberto Urán, quinto en la general del Giro de Italia tras etapa 17 (El Tiempo)
Belgio
Rodriguez remporte en rose la 17e étape (Le Soir)
Roze trui-drager Rodriguez wint Dolomietenrit (De Standaard)
Rodriguez gagne en rose la 17e étape (L’Avenir)
Rodriguez remporte l’étape et conforte son leadership (La Dernière Heure/Les Sports)
Le leader Joaquin Rodriguez ajoute un deuxième succès d’étape sur ce Giro 2012 (Sudinfo.be)
Rodriguez wint Dolomietenrit, De Gendt knap negende (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Rodriguez: Sieg und weiter RosaRodriguez: Sieg und weiter Rosa (Tageblatt)
Paesi Bassi
Giro ligt volledig open (De Telegraaf)
Australia
Rodriguez strengthens Italia lead (The Age)
Rodriguez still pretty in pink (Herald Sun)
UNO SGUARDO GIOVANE SUL GIRO
Quest’anno abbiamo affidato l’incarico di commentare le tappe di montagna non ad un campione del passato, bensì ad uno del futuro, il promettente Daniele Dall’Oste, scalatore affiliato alla UC Trevigiani Dynamon Bottoli e che, tra i successi conseguiti nella categoria U23, vanta il Trofeo Monte Bondone nel 2010 e il Giro del Belvedere in questa stagione.
Oggi bella tappa dolomitica. Direi che la Liquigas è davvero una squadra fortissima con degli elementi notevoli sia come prestazioni atletiche sia come compattezza; un applauso a loro che sono riusciti a far saltare sia Tiralongo sia Kreuziger, i quali adesso dovranno inventarsi qualcosa in questo finale di giro.
Bravo Basso che, a mio parere, è stato l0unico a voler davvero staccare la maglia rosa e a voler vincere la tappa; bravo anche Scarponi che, dopo un momento difficile in cima al Passo Giau, nella discesa per arrivare a Cortina è riuscito a rientrare sui primi senza perdere secondi.
Daniele Dall’Oste
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Chi sarà il primo a muoversi? E dove?
Jack.ciclista: Fuggitivi fuori classifica sul Valparola. Cunego sul Duran. Se Basso vuole far qualcosa potrebbe forzare già sullo Staulanza, nella discesa seguente non avrebbe problemi, e si troverebbe gli avversari fiaccati da attaccare sul Giau, sapendo che in discesa perderebbe qualcosina anche se non troppo.
Profpivo: Se dovesse piovere (ma pare di no) qualcuno potrebbe provarci sulla discesa del Duran, che è molto selettiva. Ma la Staulanza è salita pedalabile su cui si può recuperare facendo lavorare la squadra. Credo che gli unici tentativi seri li vedremo sul Giau.
Hotdogbr: Basso, Scarponi ed eventualmente Henao che sono gli unici uomini di altissima classifica interessati ad attaccare aspetteranno il Giau e se il varesino non riuscisse a fare la differenza e se dovesse piovere rischierebbe di perdere terreno in discesa, da vedere se oltre a Cunego anche altri uomini che sono a 3-4′ dalla maglia rosa come Pozzovivo, Gadret e Nieve oltre a Rujano che ne ha 7 proveranno a muoversi da lontano, il terreno degli ultimi 70 km più ideale di così (la Forcella Staulanza è comunque più dura del Falzarego del 2008 posto tra Giau e Fedaia) non potrebbe essere
Vedo23: Sarà curioso vedere i professionisti lungo (per gran parte della tappa) le strade della gf Dolomiti Classic! La prima parte della discesa del Duran è effettivamente molto ostica, anche se buona parte dei problemi erano dati da un asfalto crepato nella parte centrale (che ha fatto catapultare un mio amico durante la granfondo) e, certamente, li avranno sistemati. Se la corsa scoppiasse ad inizio Giau ci sarebbe comunque lo spazio per creare distacci rilevanti, dato che a quel punto le energie rimaste saranno comunque poche e la salita non ha praticamente mai rifiati. L’importante è che la Liquigas non faccia lavorare i gregari per 3/4 di Giau, altrimenti è difficile fare grandi distacchi in 2/3 Km (senza contare che poi la discesa, pur non difficile, aiuterà a ricompattare eventuali distacchi).
La squadra sarà molto più importante sabato, quando prima delle STelvio c’è un lungo tratto di falsopiano (molto faticoso) in cui sarà fondamentale avere compagni di squadra e che paralizzerà la corsa dei big sul Mortirolo. Come continuo a ripetere, quella tappa è disegnata malissimo! (dovevano fare “semplicemente”: Mortirolo, da qualsiasi versante valtellinese ma fino in cima, Ponte di Legno, Gavia, Bormio e arrivo allo Stelvio!!)
Pedale Pazzo: Basso deve far lavorare la squadra prima del Giau, perchè sul Giau deve lavorare lui se vuole combinare qualcosa.
Cunego sicuramente proverà sul Duran. Scarponi aspetterà gli ultimi km di Giau per tentare l’attacco e arrivare al Passo con un pò di distacco e lanciarsi in discesa per aumentarlo. Rodriguez oggi cercherà di difendersi, Henao è un incognita impazzita, mentre Heysedal dovrebbe pagare dazio oggi. Kruziger secondo me le prende oggi, e anche Tiralogo lo vedo male..ha speso già troppo e oggi scoppia! Speriamo solo che i big oggi si attacchino e che non siano intimoriti dagli ultimi 2 tapponi. Molti sottovalutano la tappa di Manghen+BiPampeago..secondo me la più dura e quella dove si possono vedere più distacchi in assoluto.
Howling Wolf14: La tappa sarà bella ma non aspettatevi niente dai big (quali poi?). Se la giocheranno a Pampeago. Per la fuga da lontano vedo Sella, Nieve, Amador, Rabottini, Flecha, Bakelants, Bruseghin, Rubiano, Golas, Pirazzi, Ulissi, Pardilla, Jackson Rodriguez. Può darsi che Cunego, Tschopp, Uran e Tiralongo si facciano vivi sul Duran. Rujano lo vedo in totale disarmo. Dal punto di vista della classifica la tappa non dirà molto. Se tutto andrà bene qualcuno uscirà magari definitivamente di classifica, tipo appunto Cunego e Tiralongo. Va però detto che la discesa dal Giau consente buoni recuperi.
Scattista: DAI BASSO!!
DOPO LA TAPPA
Scattista: A sto punto direi che il Giro se lo giocano Rodriguez e Hesjedal, con lo spagnolo secondo me un pò favorito.
Gnaldi: Ci aggiungerei anche Basso, perché no ? Ci sono ancora un paio di tappe insidiose dove sia Rodriguez e (più difficilmente) Hesjedal potrebbero saltare.
Pedale Pazzo: qualcuno sa il tempo di scalata del Giau?
Ceemo: Che brutto sto Giro. Percorso discreto, interpreti davvero mediocri.
Howling Wolf14: I sei di testa (anzi cinque) hanno scalato il Giau in 33′50″ (Cassani dixit).
Pedale Pazzo: Grazie. La vam è quindi 1635 circa, considerando i 3000m di dislivello nelle gambe ed un andatura sostenuta su Duran e Staulanza, direi che è discreta.
I 1750 e rotti di vam non li rivedremo mai più, così come i 12 mila scatti e controscatti in una manciata di km. Mi sembra un ciclismo meno spettacolare, ma molto più genuino..dove tutti stanno attentissimi a non fare il minimo fuori soglia, che poi senza la benzina super di una volta non si riesce più a recuperare in corsa.
Vedo23: Lo scorso Settembre nella granfondo Dolomiti Classic i migliori hanno stampato tempi addirittura migliori di qualche secondo sul Giau! E venivano anche loro dal Duran e dalla Forcella Staulanza, di certo non affrontati al risparmio. E’ normale trarre da questi confronti alcune conclusioni, che io reputo comunque positive per il bene del ciclismo (un po’ meno per quello del mondo amatoriale, almeno in parte ancora martoriato dalla piaga doping). In ogni caso, comunque, oggi sul Giau non hanno tirato sempre: il tempo fatto sulla salita è piuttosto alto anche perchè in certi punti i migliori hanno rallentato parecchio per controllarsi (ad un certo punto stava addirittura rientrando Nieve a metà salita!). Basso ha provato addirittura qualche scatto, oltre a qualche progressione, e sembrava riuscire a guadagnare qualche metro, ma non riusciva mai a dare seguito all’azione: forse nemmeno il Giau era sufficientemente duro, in questo ciclismo “livellato”, per fare selezione?
Howling Wolf14: Ceemo ha in parte ragione. E’ un Giro divertente, ma il tasso tecnico medio è un po’ basso. Secondo me, però, lo spettacolo non manca. Dal punto di vista del livello agonistico credo che con Contador, Evans, Schleck jr, Nibali, Wiggins e Samu Sanchez non si sarebbe guadagnato tanto. Certo il tasso tecnico sarebbe stato molto più elevato. Con Scarponi e Pozzovivo che rischiano di arrivare nei primi 5 non c’è da stare tanto allegri.
Howling Wolf14: La cerchia è ristretta a tre. Basso, con i suoi precedenti, dà più garanzie sul piano della resistenza: sicuramente non salterà. Su Rodriguez grava l’incognita dell’immancabile crisi in almeno un tappone di montagna: o Purito ha annullato questa sua grave lacuna oppure a Pampeago o alla Stelvio pagherà dazio. Hesjedal è un po’ un mistero: finora non ha mai dato segni di cedimento, però non so quali capacità di recupero possa avere col doppio tappone del weekend. Pampeago e Stelvio sono due arrivi in salita: Basso potrà sparare le sue cartucce, se le avrà, senza il timore che ciò che semina in salita venga poi distrutto in discesa. Hesjedal dovrà solo marcarlo perché potrà contare sulla crono finale. Rodriguez, dal canto suo, se non avrà crisi e la gamba buona, potrà allungare, come al solito, all’ultimo km, e raggranellare 15-20″ per volta e accrescere il suo margine sui due avversari. Non credo che Scarponi recuperi al punto tale da poter intimorire i tre. Pozzovivo sarà già tanto se riuscirà a tenere il passo dei tre nelle due giornate, ma io credo che se non salterà a Pampeago mollerà poi, il giorno dopo, sullo Stelvio.
Scattista: Basso non lo aggiungo perche va forte, ma non abbastanza da staccare Rodriguez. Se oggi avesse anche vinto Rodriguez, ma mi fosse apparso almeno un poco in affanno sotto il ritmo di Basso sul Giau, metterei Basso nella lotta per il primo posto. Visto che mi sembra che Rodriguez non abbia fatto troppa fatica a tenere il passo, direi che la battaglia si restringe a lui e a Hesjedal.
Howling Wolf14: Secondo me la sfida Basso-Rodriguez non si gioca sulla capacità del varesino di staccare lo spagnolo. Ma sulla resistenza di Purito in due tapponi consecutivi. In sostanza voglio dire che se Rodriguez cederà non sarà necessariamente su un attacco di Basso. Quando in passato non teneva il passo degli altri nei tapponi si sfilava da solo, senza che qualcuno lo attaccasse. O è diventato più forte oppure, se i riscontri passati hanno un valore, si staccherà da solo, com’è successo oggi, ad esempio, ai vari Kreuziger (crollo verticale), Gadret, Tiralongo e De Gendt. Non è stato necessario alzare la velocità, perlomeno sottoforma di scatto, si sono sfilati per sfinimento. La sfida tra Basso e Purito si giocherà su questo. Con un percorso così può anche essere che Basso vinca il Giro senza nemmeno un attacco. Hesjedal permettendo.
Hotdogbr: -Rodriguez oggi è apparso inattaccabile e se l’arrivo fosse stato in salita avrebbe forse potuto staccare gli avversari cosa che dovrà fare a Pampeago nei confronti di Hesjedal alla luce della crono finale, c’è sempre l’incognita della resistenza ma a questo punto direi che l’avrà anche nei prossimi giorni, va detto che ha una squadra debole ma non conta visto che ci pensa sempre la Liquigas a fare il lavoro
-Hesjedal ha sulla carta più resistenza di Hesjedal e inoltre va molto forte ad altitudini elevate come quelle dello Stelvio però le pendenze di Pampeago e poi del Mortirolo qualche difficoltà potrebbero creargliela ma almeno il podio è quasi certo
-come al solito Basso spera di vincere per sfinimento degli avversari e in ogni caso oggi Kreuziger si è staccato da solo e Scarponi si è staccato quando ha accelerato Pozzovivo e non il varesino, sta di fatto che una tappa se n’è andata e il distacco da Rodriguez ed Hesjedal è rimasto lo stesso anche se Pampeago e Stelvio dovrebbero essergli ancora più favorevoli anche in virtù del fatto di avere la squadra più forte del lotto
-Scarponi è obbligato ad attaccare se vuole almeno il podio però se è quello visto oggi non ci sarà niente da fare, da vedere quale sarà il ruolo di Cunego che oggi è stato più brillante dei giorni scorsi
-oggi dopo il cedimento di Pian dei Resinelli ha sorpreso Uran mentre è saltato Henao evidentemente non ancora a suo agio su tapponi di questo tipo mai fatti in carriera, peraltro sarebbe potuto arrivare almeno nel gruppo con Cunego se non avesse tentato di stare con Basso all’inizio del Giau
-Pozzovivo è tornato competitivo però non ha più le gambe per fare la differenza come a Lago Laceno, visto che una tappa l’ha già vinta e il 6° posto non credo gli interessi granchè tanto vale per lui provare qualcosa da lontano nella tappa di Pampeago
-è saltato Kreuziger e la cosa stupisce perchè pur mancandogli sempre qualcosa per stare con i migliori non ha mai avuto crolli di questo tipo in passato che comnque in carriera capitano a tutti i corridori, vedremo se saprà riprendersi e puntare a una tappa mentre Tiralongo è in calo di condizione dopo l’avvio di Giro condotto a gran carriera
-i vari Nieve, Gadret, Cataldo, Tschopp, De Gendt, Intxausti che oggi ha comunque tenuto bene in un tappone sulla carta troppo duro per lui e lo stesso Cunego si giocheranno i piazzamenti diciamo dal 7° posto in poi sempre che non salti qualcuno dei primi 6 arrivati oggi
Jack.ciclista: Kreuziger è saltato. Fuori uno. Nessun attacco spettacolare, ma credo che ogni giorno ne salterà uno, e alla fine resterà solo il vincitore. Certo vedere Pantani recuperare i minuti persi nella prima settimana era uno spettacolo diverso, ma io mi diverto anche così. Vero è che i protagonisti sono un gradino sotto il livello che vedremo al tour, ma stanno dando tutti il 100% e l’equilibrio ne è la diretta conseguenza.
Howling Wolf14: Oltre a Kreuziger è saltata tutta l’Astana. Ridimensionata. Ma Kreuziger non è il solo che sia uscito di classifica. Sono stati definitivamente relegati ad un ruolo marginale i vari Gadret, Cunego, Nieve, De Gendt & Co., che prima d’ora almeno in linea teorica potevano essere candidati magari anche al podio.
Io devo di essere un grande estimatore delle corse a tappe che esaltano le qualità di resistenza e di recupero. Preferisco questi schemi piuttosto di quelli dell’epoca di Pantani. Al di là dell’apprezzamento del lato tecnico credo che un ciclismo così sia più credibile di quello dell’epoca del Pirata, epoca in cui probabilmente quegli scatti devastanti, di Pantani ma non solo di Pantani, erano figli della chimica. Sarò blasfemo ma dubito che con i controlli in atto ai giorni nostri il romagnolo riuscirebbe a ripetere le sue imprese. Almeno in quei termini. Per cui ben venga il ciclismo imperniato sullo sfinimento, soprattutto se lo sfinimento è sinonimo di non ricorso alla chimica. Oltre tutto per me è grande spettacolo anche così.
Howling Wolf14: Scarponi ha le gambe incatramate di acido lattico. Dovrebbe fumare un’intera notte per riuscire a scattare nei tapponi alpini.
Per me il crollo di Kreuziger non è una sorpresa. Sono anni che pongo l’accento sull’incapacità degli atleti dell’Est di esprimersi ad alto livello nei grandi giri. Ancora una volta c’è troppa imprudenza nel definire campioni degli ottimi ciclisti che non hanno ancora rivelato il loro reale potenziale. Si costruiscono personaggi che a volte sono privi di spessore. E’ il lavoro martellante dei media, quelli rappresentanti da incapaci e mestieranti. Pozzovivo deve decidere. O punta al 5° posto, e allora gli conviene stare calmo e tranquillo, e sfruttare il lavoro di Basso, Rodriguez ed Hesjedal, oppure punta ad un altro successo di tappa e allora, come dici tu, deve partire da lontano, magari nella giornata di Pampeago, con il rischio però di fallire e di perdere poi anche il 5° posto e magari slittare al 9°. Non so se il gioco valga la candela.
Profpivo: Secondo me la tappa di oggi non ha prodotto sfracelli ma potrebbe produrli nei prossimi giorni. Dal Duran in poi la Liquigas ha fatto un ritmo molto alto, a qualcuno potrebbe restare nelle gambe. E secondo me l’indiziato numero uno è Rodriguez, che tra l’altro prima o poi dovrà tentare qualcosa se vuole staccare Hesjedal, che a cronometro è nettamente superiore.
Basso credo punti tutto sulla tappa di Pampeago: oggi per me aveva margine, lo vedo in crescita e all’arrivo mi pareva più fresco di Purito. Certo se Hesjedal tiene come oggi, c’è poco da fare, anche perché ha un bonus di almeno un minuto e mezzo da giocarsi nella crono. Dico Basso e Hesjedal 40%, Rodriguez 19% e 1% lo do Scarponi, tutto sommato è ancora lì e nel ciclismo non si sa mai.
Salitepuntocià: Discorso a 4
Heisedal 80%
Rodriguez 10%
Basso 9%
Pozzovivo 1%
Venerdi’ il meteo potrebbe piovigginare o piovere nella zona di Pampeago, quindi favorevole a Heisedal. Sabato nevischio probabile allo Stelvio ma nulla di trascendentale, la tappa si farà senza accorciamenti Non riesco a trovare uno simile a Heisedal di corridore, Indurain no, perchè ho visto a Cervinia che il canadese è uno che attacca se può, forse potrebbe ricordaer Ulrich
Hotdogbr: che il ciclismo sia più pulito di qualche anno fa è lampante, che questo si accompagni a un maggiore livellamento invece non è scontato e vuol dire che in passato ALCUNI si dopavano o quantomeno si dopavano più e meglio degli altri altrimenti il livellamento ci sarebbe stato anche allora, premesso questo i tempi di scalata o le VAM isolate dal contesto non vogliono dire nulla, ieri sul Giau abbiamo avuto appunto 33′50” per Basso, Pozzovivo, Uran, Rodriguez ed Hesjedal, 34′10” per Scarponi e 34′50” per Gadret e Nieve, nel 2008 il gruppo dei migliori (Menchov, Di Luca, Simoni, Contador, Bruseghin, Van den Broeck, Pellizotti, Pozzovivo, Riccò) ha impiegato 34′34”, nel 2007 Di Luca, Cunego, Simoni, Andy Schleck e Mazzoleni hanno impiegato 34′02”, chiaramente sia allora che nel 2008 il Giau non era l’ultima salita di giornata. Hesjedal e Ullrich mi paiono molto diversi anche tecnicamente al di là della differenza di motore, il primo corridore simile al canadese che mi viene in mente è Bruseghin
SPECIALE TOUR OF CALIFORNIA
Gnaldi: Ma qualcuno sta seguendo il Tour di California ? Qual è il livello quest’anno ? C’è il rischi diventi davvero la seconda corsa a tappe per importanza (con retrocessione del Giro) ?
Vedo23: E’ finito domenica! Io ho visto qualche tappa in diretta (su Eurosport) la notte, tra le 23 e l’una. Qualche nome di peso c’era, come Sagan (ha vinto quattro o cinque tappe) e Gesink, vincitore finale con un gran numero sulla salita decisiva della penultima tappa. C’erano poi tanti americani, alcuni anche giovanissimi e molto promettenti (in particolare uno dal nome impegnativo nella squadra giovanile di Armstrong, che in salita ha dimostrato di saperci fare davvero nonostante sia del 1993 – se ben ricordo!). Il “tappone” è stato molto emozionante, con un’azione spettacolare da lontano di Horner che doveva recuperare in classifica e, sfruttando il lavoro di un paio di compagni e del super-Voight, sembrava stare per riuscire a fare il grande numero, anche se poi lungo l’infinita salita finale ha pagato e da dietro hanno rimontato parecchio. I percorsi erano particolari, le salite sono diverse dalle nostre (spesso molto ma molto lunghe ma con pendenze moderate e tanti tratti di falsopiano), ma certi scenari sono veramente incantevoli e suggestivi. E’ impossibile che arrivi al rango del Giro d’Italia, specie nel breve periodo, però è una corsa che continuerà a crescere, specie adesso che sono sempre di più i corridori professionisti e le squadre più attrezzate possono così mandare buoni corridori contemporaneamente in diverse corse. Teniamo presente che ora in concomitanza del Giro d’Italia c’è anche il Giro di Baviera (oggi vittoria di Petacchi) e a brevissimo inizierà il Giro del Belgio, forse già questo sabato (quindi prima della fine del Giro d’Italia).
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata a Rodriguez, che ha detto legge oggi a Cortina
Commander (David Guetta feat. Kelly Rowland)
Dedicata a Xavier Tondo Volpini, il corridore scomparso l’anno scorso a maggio e che è stato ricordato alla partenza della tappa di Falzes
Wish You Were Here (Pink Floyd)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa San Vito di Cadore – Vedelago
San Vito di Cadore: nuvole sparse con possibilità di deboli ed isolate piogge, 21,4°C, venti deboli da ENE (8-16 Km/h), umidità al 48%
Belluno (Km 62,1): poco nuvoloso con possibilità di deboli ed isolate piogge, 26,3°C, venti deboli da SW (4 Km/h), umidità al 47%
Vas (Km 106,2): alternanza di pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 26,7°C, assenza di vento, umidità al 48%
Vedelago : alternanza di pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 28,1°C, venti deboli da NW (3-8 Km/h), umidità al 48%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Bartoletti: “Belli, quando fa i pronostici per il giorno dopo” (E ridaglie!! Ma non ti sei ancora accorto che i pronostico sono per la tappa del giorno)
Bartoletti, presentando il dottor Tredici (medico del Giro): “Storico responsabile del servizio d’ordine”
Dottor Tredici, parlando dei corridori: “Ostruiscono la strada quando sentono le cadute” (così cadono solo loro?)
Anonimo: “Chi sarà più bravi”
Belli, rivolto ai medici del Giro: “Persone che auguriamo di non lavorare mai” (invece loro vorrebbero lavorarti per benino)
Dottor Tredici: “Ricerche storiche sul medici al Giro” (poi passerai allo Sforza al Giro?)
Guardini: “Andare a piano” (spiegaci dov’è sto piano, visto che ci vai tutti i giorni)
Dottor Costa (moto): “Percorso di una tappa molto lungo, deve andare con i mezzi molti veloci”
Belli intervistando Izagirre: “Basco? Barcellona?”
Bartoletti a Sgarbozza: “Comincia con la tua altimetria” (ecco perchè sbaglia i pronostici!!! Ma gli avete passato il Garibaldi dell’anno scorso?)
Bartoletti, a proposito della tappa di Cortina: “Forse la madre di tutte le tappe” (allora si vede che i figli hanno superato i genitori)
Bartoletti: “Buongierno Dino”
Bartoletti: “Sentiamo cosa ha detto Antonello Orlando prima di partire” (l’oggetto della frase era Ivan Basso)
Basso, intervistato alla partenza: “Già una salita che non serve tante parole”
Belli, in conclusione di “Si Gira”: “Un applauso a Marino, che da un’ora e mezza non ha sbagliato nulla”.
De Stefano: “L’emozione si è portata via la voce di De Luca”
De Stefano: “Il lavoro fatto dalla nostro gruppo”
De Stefano: “Offrire con gli occhi della bellezza”
De Stefano: “La Villa San Cassiano” (La Villa e San Cassiano, due centri distinti dalla Val Badia)
De Stefano: “Cristallo, la cima più famosa delle Dolomiti” (ti avvertiamo che Marmolada e Tre Cime di Lavaredo, offese, stanno tramando per rovinarti addosso a tradimento)
Sovraimpressione RAI su Marco Bonarrigo: “Gazzetta dello Sport” (Bonnarigo lavora per Cycling Pro)
De Stefano, ricordando il Giro del 2003: “Una ricognizione sul Salento” (Cassani l’aveva fatta volando?)
De Stefano: “E’ andato nel gruppo con la lampada a cercare, di Aladino, le alleanze”
Pancani: “Gli astani”
Pancani: “E’ già stata affiancata dalla sua ammiraglia Matteo Montaguti” (terzo trans nel gruppo)
De Luca: “Modolo ha quasi raggiunto le ruote del gruppo” (un altro modo di dire che, per poco, non è caduto?)
De Stefano: “94 Km ad Alleghe” (in quel momento erano ad Alleghe, a 94 Km dal traguardo di Cortina)
De Stefano: “In questo momento sono entrati in Veneto” (ci erano entrati da quasi 30 Km)
Pancani: “Stanno per arrivando ad Agordo”
De Stefano: “Rabottini, eroe di Plan dei Resinelli”
Bonarrigo: “Gran Fondo Sportful, parte da Feltre, arriva qui” (arriva dove è partita, a Feltre)
Cassani: “Rujano” (pronunciato come si scrive)
De Stefano: “Se il Giro sarà passato sulle spalle di qualcun altro” (chissà che peso!)
Wendy Siorpaes, testimonial Cortina 2017:”Una città come Cartina”
De Luca: “Asfaldo in splendide condizioni”
Pancani: “La meraviglia di Dolomiti di monti”
Pancani: “Passo di Giau, dove fu costruito un imponente muro” (la muraglia di Giau è stata costruita nettamente più a valle)
Magrini (Eurosport): “Lo scatto quasi sullo scalinamento del Giau”
Pancani: “Non vedremo più Henao” (si era solo staccato)
Cassani: “Scarponi ha superato il momento”
Cassani: “Nieme” (pronuncia erronea di Niemec; o forse intendeva dire Nieve?)
In conclusione una battuta di Belli a “Si Gira”.
Cercando lo spagnolo Minguez Ayala: “Minghez? Ghè Minghez!”
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
NEL FINALE DI FUOCO SI FA LARGO MONTI CHE BATTE IN VOLATA BAROZZI E COLETTO
Vittoria del romanino dell’”Arbos” nella Riva del Garda – Vicenza
Gli “assi” continuano a godersi la tranquilla vita del gruppo – Oggi la Vìcenza-Auronzo di km. 186, tappa piana con arrivo in salita – Il litigio Coppi – De Santi e i retroscena dello scandalo Clerici
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante