ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI FALZES
maggio 23, 2012
Categoria: Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: il gruppo transita sulle rive del Lago di Garda nei chilometri iniziali della tappa di Falzes (foto Ansa)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Izaguirre brinda a Falzes. Oggi tappone a Cortina (Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia: a Izaguirre la 16/a tappa (Corriere dello Sport – Stadio)
Canada
Spain’s Izaguirre wins Stage 16 of Giro d’Italia (The Globe and Mail)
Victoria’s Ryder Hesjedal still second at Giro d’Italia (The Sun)
Lituania
16-ąjį „Giro d’Italia“ etapą laimėjo 16 sek. greičiau už kitus finišavęs ispanas(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Spanier tog fusen på Lars Bak (Jyllands-Posten)
Bak: Jeg kunne ikke vinde i dag (Sporten.dk)
Lars Bak i ny flot Giro-opvisning – Riis’ tidligere folkehelt glæder sig til skrap Giro-finale (Politiken)
Regno Unito
Izagirre wins stage 16 of Giro d’Italia (The Daily Telegraph)
Izaguirre takes Stage 16 of Giro d’Italia (The Independent)
Francia
Rodriguez : «Pas prendre des risques inutiles» – Izaguirre a joué au solitaire.
(L’Equipe)
Spagna
Izagirre gana en la víspera de la llegada a los Dolomitas (AS)
El Euskaltel ya tiene cobertura (Marca)
Izaguirre gana la etapa y ‘Purito’ se mantiene líder (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Amador fue 122 en su inicio como peón (La Nación)
Colombia
Español Izagirre ganó etapa 16 del Giro de Italia (El Espectador)
El ciclista colombiano Sergio Luis Henao quedó en la casilla 47 de la etapa 16 (El Tiempo)
Belgio
John Izagirre vainqueur en solitaire de la 16e étape (Le Soir)
Izagirre soleert naar knappe overwinning in Giroo (De Standaard)
Izagirre en solitaire, Rodriguez reste en rose (L’Avenir)
Le Basque Izagirre remporte la 16ème étape du Giro (La Dernière Heure/Les Sports)
Izagirre déroule, Rodriguez se repose (Sudinfo.be)
Barst Giro open in zware Dolomietendobber? – Izagirre soleert naar knappe overwinning in Giro (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Izaguirre setzt sich im Schlussanstieg ab (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Izaguirre entscheidet 16. Etappe für sich? – Nervenkrieg im Hause RadioShack (Tageblatt)
Paesi Bassi
Derde plaats Clement in Giro (De Telegraaf)
USA
Spaniard Captures 16th Giro Stage (The New York Times)
Australia
Spaniard Izagirre wins Giro 16th stage (The Age)
Going solo pays off at Giro (Herald Sun)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Cosa prevedete? L’azione di qualche finisseur? Qualche velocista riuscirà a reggere? Oppure qualche movimento tra i big (magari di Hesjedal, che se riuscirà a guadagnare un piccolo gruzzoletto poi con l’abbuono potrebbe tornare rosa)?
Scattista: non credo Hesjedal. Se parte, Rodriguez lo marca subito. Segnalo la conferenza stampa di Basso, il quale sembra veramente tranquillissimo e sicuro di vincere: http://www.gazzetta.it/Giroditalia/21-05-2012/giro-basso-pensa-rosa-aspetto-alta-montagna-911293354129.shtml
“l’alta montagna è dove non ci sono alberi, dove non c’è erba, dove c’è solo roccia… CHI HA GAS DOVE FINISCE LA VEGETAZIONE FA LA DIFFERENZA!”
MirkoBL: Vista l’apatia che regna nel gruppo di pecoroni va a finire che vince Cavendish
Hotdogbr: fuga che arriverà al traguardo con gente tipo Pinotti, Bruseghin e Txurruka e in gruppo non succederà niente, chi glielo fa fare a Rodriguez di scattare per guadagnare 5” vista la tappa di domani
Howling Wolf14: Non so quale sia l’obiettivo finale di Hesjedal, ma se lo scopo della sua presenza è legato al tentativo di vincere il Giro o di ottenere un buon piazzamento, tipo podio, non è certo questa la tappa nella quale può andare alla riconquista della maglia rosa. Il Giro si vince altrove. Un giorno in più o un giorno in meno in rosa non fa differenza. Specie per chi gioca grosso. Discorso diverso per chi invece sa di non poter vincere il Giro: per lui un giorno in più in maglia rosa è un successo.
Gibosimoni: Mi sembra una tappa del tutto inutile in una terza settimana del Giro.. Non è per i big ma non è nemmeno l’ultima cartuccia per i velocisti. Non potevano sfruttare questa giornata per fare una bella crono di 30-40 Km?
DOPO LA TAPPA
Gibosimoni: Confermo il mio giudizio, tappa INUTILE e senza senso. Tappe come quella di oggi confermano che se non verrà data una svolta all’organizzazione, il Giro è destinato a diventare una corsetta.
Mauro Facoltosi: Ma non si possono pretendere tappa di montagna ogni giorno; oppure solo tappe di montagna e solo tappe per velocisti, ci vogliono anche giornate che sono vie di mezzo, come questa.
Hotdogbr: peraltro le tappe da fuga di questo tipo nel finale del Giro c’erano anche con Zomegnan, vedi Varese nel 2008 o Pejo Terme nel 2010 anche se lì si era mosso anche qualcosa tra i big, se ci fosse stato un Bettini o qualche altro uomo fuori classifica in grado di fare la differenza nel finale invece del solo Rodriguez l’esito sarebbe potuto essere diverso
Maxi_78: Infatti. E se proprio devo dire la verità, a me questo giro d’Italia finora è piaciuto. Forse avrei previsto una tappa da classifica già nelle prime due settimane, piuttosto che questa concentrazione di montagne nel finale che invece non mi piace. Cervinia, obiettivamente, non bastava. Le Alpi occidentali offrono ben di più, ma ohibò raramente vengono sfruttate! Sono d’accordo invece sull’assenza della crono individuale, ma da qualche anno penso che al giro si sia cercato di privilegiare gli scalatori. Con un po’ di innegabile livellamento generale, una lunga crono rischia di rendere vane anche le montagne più aspre, forse non si vuol correre questo rischio, sacrificando però le aspettative di alcuni potenziali vincitori.
Jack.ciclista: Se Basso, Scarponi e Rodriguez si trovassero dopo 10 tappe a dover recuperare 7 minuti a Cancellara, Wiggins, Millar e Martin credi che aspetterebbero la tappa più dura della corsa o proverebbero a muoversi molto prima ?
E se un cronoman si trovasse con un margine abbondante prima di un tappone con 4 salite credi che penserebbe solo a rientrare nel tempo massimo o sputerebbe l’anima per stare con i migliori ?
Maxi_78: Beh, non è tanto dagli specialisti, quanto dai corridori polivalenti, che una volta presi dei minuti a cronometro gli scalatori non potrebbero difendersi.
Comunque non vorrei essere frainteso. Secondo me una bella cronometro ci sarebbe dovuta essere. E torno a ripetere, come idea non vorrei neanche questo finale con 3 tapponi in 4 giorni. Mi sembrano più che altro tentativi di creare grande aspettative nel pubblico, facendo sognare imprese d’altri tempi che però oggigiorno sono sempre più difficili. Pronto a essere smentito dai fatti, naturalmente!
Ah, per finire… oggi ho visto solo la sintesi, ma la tappa a me è invece sembrata molto azzeccata! Non troppo facile, non troppo difficile, con la possibilità di rifiatare e riprendere il ritmo gara dopo il giorno di riposo, che talvolta parecchi corridori soffrono.
Howling Wolf14: Ha ragione Jack. E aggiunge che una grande corsa tappe dovrebbe essere destinata ai corridori polivalenti. Non agli scalatori. Per gli scalatori una volta c’era il “Trofeo dello scalatore”. Lo si potrebbe ripristinare. Una grande corsa a tappe deve sempre cercare di privilegiare i fondisti, gli uomini di resistenza. Questo dovrebbe essere un principio incontestabile e duraturo. Non dovrebbe, un organizzatore di corse a tappe, privilegiare una categoria piuttosto che un’altra. Altrimenti, paradossalmente, un giorno si potrebbe decidere anche di far vincere il Giro a un velocista tipo Cavendish o Petacchi. Nemmeno un Hushovd o un Bennati. E state certi che sarebbe possibile.
Salitepuntocià: Una grande corsa a tappe dovrebbe essere equilibrata, ma nessuna lo è nel 2012. Il Giro pur non duro ha solo una crono. Il Tour di quest’anno pare il giro dell’epoche Torriani, se Saronni e Moser avessero avuto 21 e 25 anni erano pretendenti alla vittoria ma anche un Knudsen o Maertens… La Vuelta forse mi pare piu equilibrata, ma non è il massimo mancando l’Angliru. Quindi in una ipotetica corsa equilibrata, ci vogliono le crono ma anche bilanciate da 2 tappe di montagna dure, cioè con salite stile angliru,nortirolo,o mont colombis in francia… Se si chiede un trofeo dello scalatore per gli scalatori, allora giustamente si puo dire che non si deve mettere nemmeno una crono nei GT, perchè una volta c’era il GP delle Nazioni, e il Castrocaro, a cronometro, perchè non li ripristinano? Quindi o si tengono tutti e 2 o nessuno. Le altre tappe invece dovrebbero essere bilanciate fra pianura, media montagna dolce, media montagna impegnativa, e montagna (cioè non massacranti, tipo il tour o cervinia/block haus, sierra nevada per intenderci), ecco cosi’ sarebbe equilibrata, ma nessuno dei GT lo vuole, ma è una scelta fatta in base al mercato… il giro “deve”essere per scalatori, il tour “deve” essere per passisti, la vuelta “deve” essere per “preparare il mondiale”…
Howling Wolf14: L’analisi di Punto Cià è abbastanza aderente alla realtà. Però io vorrei sottolineare che non si tratta di una differenziazione risalente al passato, tantomeno quello remoto. Si è radicalizzata nel recentissimo passato. Ma per inerzia o soltanto per la smania di differenziarsi? E non sarebbe il caso, invece di puntare a differenziarsi sul piano del percorso, di concentrare sforzi ed energie su una partecipazione qualificata?
Tanto si sa che al giorno d’oggi gli scalatori non ci sono più. Abbiamo visto che fine sono destinati a fare quelli che in qualche maniera, ma ne sono veramente una bruttissima copia, ricordano quelli leggendari del passato, tipo Pozzovivo, Rujano, Nieve o Sella. E sono gli unici esemplari. Spariscono miseramente, sembrano pesci fuor d’acqua, sono capaci di una bella prestazione in una tappa, poi finiscono nel grigiore più avvilente.
E non mi si venga a raccontare che Scarponi, Basso o Rodriguez sono degli scalatori. I primi due sono dei discreti fondisti che riescono a salvarsi in salita, lo spagnolo è uno scattista da salite da max 2 chilometri, se lo porti lì fresco ti fa la sparata e fa il vuoto. Se invece di 2 km ce ne sono 8, nel giro di poco lo raggiungi e lo salti pure di slancio. Al Giro è riuscito finora ad avere un ruolo importante e a candidarsi addirittura, a 4 giorni dalla fine, al ruolo di possibile vincitore finale solo perché al Giro non c’è nessuno, ma veramente nessuno.
Se quindi il Giro lo dovesse vincere Scarponi si eviti poi di venire a dire che Scarponi è il più bravo scalatore perché ha vinto il Giro, corsa per scalatori. Questa sarebbe la pretesa dell’RCS, che vorrebbe che il Giro si distinguesse per questa caratteristica, ma in realtà non è così. Già lo slogan “la corsa più bella del mondo nel paese più bello del mondo” fa già girare le scatole ed è un segnale allarmante di questa magalomania galoppante dell’organizzazione. Si cerchi di essere più concreti e di lasciare gli slogan ai più penosi politici.
Eliacodogno: Il Gp des Nations c’è ancora (forse ha cambiato nome)…fino a metà degli anni 90 poteva sostituire il prestigio di un campionato del mondo della specialità, adesso che il mondiale a crono esiste ha perso di prestigio (anche se l’albo d’oro conserva, anche solo per caso, qualche nome buono)
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Y viva España (Manolo Escobar)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Limone sul Garda – Falzes
Falzes : poco nuvoloso, 15,6°C (percepiti 12°C), venti moderati da NNE (16-25 Km/h), umidità al 68%
Badia – Pedraces (Km 54,5): poco nuvoloso, 15,8°C (percepiti 12,5°C), venti moderati da NNE (14-20 Km/h), umidità al 58%
Cencenighe Agordino (Km 105,3): alternanza di pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 22,4°C, venti deboli da SE (5-10 Km/h), umidità al 55%
Selva di Cadore (Km 157,8): alternanza di pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 18,6°C, venti deboli da ENE (8-18 Km/h), umidità al 52%
Cortina d’Ampezzo: poco nuvoloso con qualche goccia di pioggia, 19,3°C (percepiti 17°C), venti moderati da NE (12-28 Km/h), umidità al 48%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Bartoletti: “Limone del Garda” (Limone sul Garda)
Bartoletti, dopo aver mostrato una foto di Zandegù da giovane: “Questo è Dino Zandegù da oggi” (invecchiato di botto nel giro di un nanosecondo?)
Guardini:”Andare a piano” (pensava di andare piano e di tornare su ai Resinelli?)
Bartoletti: “Immediata dopovittoria”
Bartoletti su Sgarbozza: “Si arrabatta per fare il pronostico del giorno dopo”
Bartoletti su Alfredo Martini: “Per 23 anni commissario tecnico” (i mondiali diretti sono stati 23… ma l’ha fatto per 22 anni il C.T.)
Belli: “Siamo sul nastro di partenza” (e Bartoletti, di risposta: “E che sono, cavalli?”)
Bartoletti: “I metereologi, lo dico, il tempo è incerto” (dicono)
Bartoletti a Belli: “Questi non partono se tu non li sbandieri”
Sgarbozza sul Giro del Trentino: “Una corsa che ha portato al Giro d’Italia i grandi campioni”
Bartoletti: “Qualcuno ha sgambato”
Martini: “Nel suo proprio tempo”
Martini: “Sul Gavia siamo già a 2300 metri” (trecento in più)
Bartoletti: “Gli amici di Raisport2 si saranno annotati tutti”
Bartoletti, leggendo un titolo di giornale: “Ora si scioglie” (c’era scritto sceglie)
Bartoletti: “Corbrelli (Colbrelli)
Sgarbozza, alla lavagna: “Rodrigo” (1° tentativo), “Rodriguz” (2° tentativo), “Rodriguez” (3° tentativo, alleluia)
Bartoletti: “Automobilismi”
Bartoletti, commentando il successo di Luca Scinto al Gran Premio Città di Camaiore del 1995: “Successo in maglia Mapei” (Scinto ha corso con la Mapei dal 1999 al 2002; all’epoca correva per la MG Maglificio)
Sgarbozza: “E’ una dappa” (raffreddado?)
Bartoletti, leggendo un titolo su Rodriguez: “Sono vicino al trionfro”
De Stefano: “Le vittime del Stava” (della tragedia di Stava)
De Stefano: “Li aspettano quattro giorni notevoli, ne mancano cinque, ma Milano sarà crono” (vuoi dire che la crono è una passeggiata?)
De Stefano, introducendo Alberto Faustini: “Direttore dell’Alto Adige Trentino” (1a volta), “Direttore del Trentino Alto Adige” (2a volta) (Faustini è il direttore dei quotidiani “Il Trentino” E “L’Alto Adige”)
Faustini: “Abituati per anni a raccontare le gesta dei trentini e degli altoatesini sulle strade rosa” (di corridori altoatesini non ce ne risultano molti)
Faustini: “Michil Costa ha la maglia rosa perché ha vinto il Giro” (ah, ti riferivi a lui? Ma non è mai stato un corridore, Costa è l’organizzatore della Maratona dles Dolomites)
De Stefano: “Maratona delle Dolomite”
De Stefano: “Comitato organizzatore del tappa”
Conti: “Ugno spagnolo”
Michil Costa, raccontando la storia delle terre ladine: “Queste popolazioni si incunearono nelle ali” (volavano sopra le valli?)
Pancani: “Farnese Neri” (Farnese Vini – Selle Italia, Neri è un vecchio sponsor uscito dal gruppo)
Pancani: “Quando passano 83 Km” (mancano)
Savoldelli: “Richiudere dal gruppo alle varie fughe di giornata”
Pancani: “Maglia giallo flù”
Cassani: “Maria Canins, vincitrice di Giri d’Italia” (uno solo, quello del 1988)
Cassani: “Vincenzo Visconti”
Cassani: “Nonostante il papà è stato un buon professionista” (Cassani stava parlando della carriere di Luciano Rabottini, buon professionista e vincitore di una Tirreno Adriatico; messa così sembra che il figlio Matteo sia un buon professionista, nonostante il papà sia stato una schiappa)
Pancani: “Un abbraccio anche per te, Silvio” (voleva dire “una domanda”)
Maini: “Esedal” (Hesjedal)
Pancani: “chilometri rodari” (orari)
De Luca: “Roberto Amodio” (Amadio; Amodio è un ex calciatore)
Pancani: “Poteva essere una tatta” (tappa)
De Stefano: “Eroe di Resinelli”
De Stefano: “Paolo Savoldelli, le senzazioni della moto?”
Guardini: “Ho molte intenzioni di passare anche domani”
Ghisalberti: “Domani si comincia con l’alta montagna” (Cervinia e Lecco cos’erano?)
De Stefano: “De Marchi, 3° a Cortina” (Falzes)
Sangiorgio: “Cortina saprà se nel 2017 ospiterà i mondiali di sci del 2017″ (perchè? c’è anche la possibilità che ospitino nello stesso anno quelli del 2018?)
Sangiorgio: “Scavallato il Passo Duran”
Pellizotti: “Qua semo all’ultimo chilometro” (xe capise che te xe veneto)
Conti, commento il 1996: “Sul finale di questa immagine ci sarà spazio anche per Peter Luttenberger” (non immagine ma stagione)
Ordine d’arrivo Gazzetta: “Izaguirre” (Izagirre)
Televideo: “Sullo strappo conclusivo dove allunga e vince in solitaria il basco…” (l’arrivo era altrove)
Sportitalia 24: “Da scalare Manghen e Giau prima della picchiata su Cortina” (il Manghen lo si farà nella tappa di Pampeago)
Sportitalia 24: “Frazione con arrivo a Madonna di Campiglio e con il terribile Giau” (l’arrivo è a Cortina, l’avevate detto poco prima!!!)
Le Soir (quotidiano belga): “John Izagirre” (dopo che tanti gli hanno sbagliato il cognome, questi l’hanno messo giusto… ma hanno cannato il nome, c’è una acca di troppo)
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
L’INTRAMONTABILE BARTALI E’ PRIMO SUL TONALE MA MAGNI VINCE ALLO SPRINT A RIVA DEL GARDA
Anche in montagna il “Giro” ha conosciuto la stanca musica del tran-tran
Tutti gli assi nel gruppo battuto da Fiorenzo – La classifica sostanzialmente immutata – De Santi dichiara guerra a Fausto Coppi – Oggi si corre la Riva del Garda – Vicenza km. 166
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme