ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PIAN DEI RESINELLI
maggio 21, 2012
Categoria: Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: il canoista Antonio Rossi, testimonial della tappa dei Piani Resinelli (http://www.ilpuntostampa.info)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
“Rambo”, impresa da pelle d’oca. Rodriguez rosa, Basso 3° (Gazzetta dello Sport)
15/a tappa, impresa di Rabottini (Corriere dello Sport – Stadio)
Canada
Rodriguez reclaims overall lead from Hesjedal at Giro d’Italia (The Globe and Mail)
Lituania
T. Vaitkus „Giro d’Italia“ lenktynėse užėmė 132, R. Navardauskas – 139 vietą(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Førertrøjen skiftede i Italien – F. Schleck har forladt Giroen (Jyllands-Posten)
FFränks danske farveller-røgsky (Sporten.dk)
Giroen eksploderer i herligt drama på barsk bjergetape (Politiken)
Regno Unito
Rabottini’s gutsy breakaway pays off (The Daily Telegraph)
Cycling: Rodriguez returns to pink jersey as Rabottini wins (The Independent)
Francia
Rodriguez : «J’ai saisi ma chance» – Champagne pour Rodriguez (L’Equipe)
Spagna
Purito es el jefe de nuevo (AS)
La ‘maglia’ vuelve con ‘Purito’(Marca)
Recital de ‘Purito’ para recuperar la ‘maglia’ rosa (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Andrey sigue fuerte en el Giro (La Nación)
Colombia
Sergio Luis Henao, cuarto en etapa 15 del Giro (El Espectador)
Sergio Luis Henao terminó de cuarto en la etapa 15 del Giro de Italia (El Tiempo)
Belgio
Rabottini remporte la 15e étape(Le Soir)
Roze Rodriguez gunt Rabottini de ritzege in de Giro (De Standaard)
Rabottini gagne, Rodriguez reprend le maillot rose – Augustin ressent une secousse du séisme qui a frappé l’Italie (L’Avenir)
Victoire de l’Italien Matteo Rabottini(La Dernière Heure/Les Sports)
Matteo Rabottini vainqueur au terme d’un superbe solo, Rodriguez reprend le rose – Fin du calvaire pour Frank Schleck(Sudinfo.be)
Roze Rodriguez gunt Rabottini de ritzege in de Giro (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Bruyneel enttäuscht über Schlecks Ausstieg – Italiener Rabottini gewinnt 15. Giro-Etappe (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
“Aufgegeben, das Team im Stich gelassen” (Tageblatt)
Paesi Bassi
Rabottini wint na pechetappe (De Telegraaf)
USA
Rabottini Wins Stage; Rodriguez Leads Giro (The New York Times)
Rabottini wins Stage 15, Rodriguez takes Giro d’Italia lead (Usa Today)
Australia
Rabottini wins stage, Rodriguez leads Giro The Age
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Gnaldi: Bergamaschi all’attacco. Ma credo i big riescano a recuperare una
volta in Valsassina. Certo che è molto bello vedere il giro passare per le strade percorse tante volte…
Salitepuntocià: Sleck si è ritirato per la spalla dolorante, non per condizione in ritardo,di gambe stava bene, lo ha detto lui, peccato, non sapremo mai se avrebbe vinto il Giro o no, per me era il favorito … Comunque il Giro ha dalla sua il Maltempo, che rende piu dure e epiche le gare. Ha dalla meno una organizzazione ridicola… aperto il pc ora, ho voluto vedere la cronaca della gara NESSUN ACCENNO SU CUNEGO , eppure è in fuga… ma la Gazza sta veramente scendend di qualità
Gnaldi: Cunego sempre più solo, in squadra e nel gruppo. Generoso ma dovrebbe
studiare meglio le tappe (mi ricordo che diceva lui le tappe non le
visionava mai). Rodriguez poteva vincere ma giustamente ha lasciato la vittoria a
Rabottini (fuga grandiosa: si è gestito benissimo). Basso sempre più un enigma: senza scatti purtroppo non si vincono più né tappe né grandi giri. Scarponi: boh! Non mi è mai piaciuto troppo, ma sembra stia migliorando come condizioni. Peccato per Pinotti. A questo punto il favorito è sempre più Rodriguez: davvero in palla.
Howling Wolf14: hai ragione al cento per cento Salitepuntocià. Solo che forse dimentichi che il declino della Gasport è iniziato a metà anni 70. E non ci sarà mai più la possibilità di invertire la tendenza. La stampa sportiva, d’altronde, ha raggiunto livelli infimi: non è che Tuttosport e Corsport/Stadio siano meglio della rosea. Non c’è da stare allegri. E infatti ormai lo sportivo più evoluto sta imparando a tenersi lontano dai quotidiani sportivi.
Cunego ha fatto l’unica cosa che poteva fare. Ci ha provato. Se avesse aspettato l’inizio dei Resinelli lo avrebbero staccato. E’ il destino del piazzato. Continuo a domandarmi, come feci oltre un mese fa, quali siano le ragioni che hanno indotto la Lampre a portarlo al Giro. Rabottini è stato ammirevole, stoico. E’ stato fortunato (la sua fuga ha preso vantaggio nella totale indifferenza dei grandi), è stato sfortunato (scivolone in Valsassina), è stato premiato dal gesto di Purito. Non sono convinto che la teoria di Basso sia giusta. Il varesino potrebbe vincere per sfinimento degli altri. Un giorno Cunego, un giorno Pozzovivo, un giorno Tiralongo. Oggi Hesjedal ha dato qualche segnale non proprio positivo. Schleck s’è ritirato. Kreuzigen non è che un piazzato. Lo stesso vale per Gadret, Inxausti & Co. Poi magari verrà il turno della giornata negativa di Scarponi e di Rodriguez e Basso si troverà in maglia rosa. Quando ci saranno i tapponi più duri non occorrerà scattare, basterà una progressione con 5 pedalate in più e chi è alla canna del gas si staccherà senza colpo ferire. Non sono convinto che Rodriguez sia il favorito numero uno. Il suo limite verrà fuori quando ci saranno 2-3 tapponi consecutivi. Spero di sbagliarmi, ma se non al secondo tappone, al terzo cederà. Non ha il fondo di Basso. L’offensiva di Pinotti è stata velleitaria. Non era una tappa per lui. Non si può decidere di attaccare solo perché si corre sulle strade di casa, bisogna guardar bene i profili altimetrici e decidere con più saggezza il giorno in cui è opportuno sparare le proprie cartucce. Dieci e lode per l’impegno, ma quattro per l’acume tattico.
Patagonia63: Il buon Ivan ha messo alla frusta la squadra fino ai 2-3 km dall’arrivo per poi cedere sotto uno scattino di Rodriguez. Egli dice che è ancora ottimista, ma intanto perde 20 secondi qua, 10 là e 15 un’altra parte…mha. Vedremo se ora che arrivano le salite HC avrà la gamba giusta per staccare gli avversari. Un bravo a Cunego, almeno un pò di coraggio lui l’ha avuto, gli altri aspettano sempre gli umtimi due km per fare qualcosa (Contador docet). Super Rabottini: impresa epica in una giornata da molto tardo autunnale.
Howling Wolf14: Vedremo. Basso e Rodriguez hanno due tattiche diverse. Io resto del parere che Purito non è il grado di vincere il Giro, ma magari mi sbaglio. Se Basso la pensa come me, lascia andare lo spagnolo, con gli corre dietro, sa che poi salterà. Al momento attuale gli unici da cui deve guardarsi sono Hesjedal (che corre un po’ come lui, ma che pare leggermente inferiore) e Scarponi (che almeno fino ad ora risulta indecifrabile). Gli altri, da Kreuziger a Pozzovivo, da Tiralongo a Inxausti e a Gadret sono solo dei piazzati. Basso comunque non ha le caratteristiche per rispondere a Rodriguez. Finché se lo troverà tra i piedi a un chilometro dalla fine dovrà rassegnarsi ai suoi scatti. Nei tapponi più duri dovrò farlo fuori prima, ma magari non occorrerà forzare, Purito salterà da solo. E’ una mia ipotesi, non una teoria inconfutabile. Cunego è ammirevole, anche se non è quel che qualcuno aveva cercato di farci credere all’epoca in cui vinse il Giro. Un buon piazzato, dal 5° al 10° posto, come fece lo scorso anno al Tour. Un corridore generoso, coraggioso, encomiabile. Non un campione. Tanto di cappello, comunque. Gli altri fanno bene ad aspettare gli ultimi chilometri. Le offensive alla Cunego o alla Pinotti le può fare solo chi non è interessato alla classifica. Solo per tentare di vincere una tappa o, almeno, di mettersi un po’ in mostra.
Profpivo: intanto applausi a Rabottini, grandissima impresa la sua, bravissimo a gestirsi pedalando sempre agile e salvando la gamba fino all’ultima salita.
Secondo me ottima la strategia Lampre, purtroppo però Cunego non ne ha, l’ha dimostrato sia ieri che oggi staccandosi da gente come Txurruka e Pirazzi che in salita non sono certo dei fenomeni. Ma trovo giusto usarlo così, tenerlo con Scarponi fino all’ultima salita sarebbe inutile perché perderebbe contatto subito.
Personalmente il mio favorito è Scarponi, lo vedo in crescita e a cronometro se sta bene vale più del Basso attuale. Basso sta facendo la sua corsa di fondo, dovrebbe emergere negli ultimi due tapponi anche se personalmente lo vedo molto meno brillante che non nel 2010, e senza pendenze estreme farà fatica a fare selezione. E poi l’arrivo in discesa a Cortina, se dovesse piovere, rischia di soffrirlo parecchio.
Rodriguez è il più forte e ha già un discreto vantaggio, però storicamente ha sempre una giornata storta in cui si becca minimo 5 minuti. E quello di oggi era un terreno adatto a lui molto più di Manghen-Pampeago e Stelvio. Kreuziger ha limiti evidenti, se arriva nei 5 è già bravo. Francamente mi sembra anche inferiore a Tiralongo. L’Astana dovrebbe provare a far partire uno dei due da lontano per far saltare il banco, non ha senso che corrano appaiati. Occhio però che questo Giro può farlo saltare un’azione alla Cunego di oggi ma fatta da qualcuno con più gamba (Inxausti, De Gendt, Henao etc…). Con la classifica così corta lo spazio c’è.
Hotdogbr: -autentica impresa quella di Rabottini che si merita il trofeo Bonacossa, è chiaro che Rodriguez l’ha lasciato vincere ma è stato un gesto nobile come quello di Jalabert con Dietz alla Vuelta 2005 e non la schifezza di un anno fa di Contador con Tiralongo, schifezza perchè allora Contador ha fatto di tutto per far perdere gli altri oltre che far vincere Tiralongo
-Rodriguez si ritrova oltre che con un Losada tornato in palla che si aggiunge a Moreno con 25” in più di vantaggio e sono tanti se si pensa che nei 25” successivi sono arrivati 9 corridori, il suo compito ora è facilitato visto che nelle prossime tappe di montagna gli basterà difendersi e all’occorrenza scattare nell’ultimo km cosa che sa fare benissimo
-non credevo che Uran cedesse già oggi mentre Henao non sappiamo dove può arrivare e sembra il Rujano del 2005, e a questo proposito esce definitivamente di scena il venezuelano che è la grande delusione di questo Giro
-Scarponi sta bene e oggi ne aveva leggermente più di Basso però se vuole vincere il Giro deve staccare anche il varesino oltre a Rodriguez ed Hesjedal, mentre Cunego stavolta ha fatto quello che doveva, chiaramente non ha la condizione del Tour perchè altrimenti avrebbe vinto a mani basse, è anche vero che se avesse avuto la condizione del Tour non sarebbe stato lasciato andare e può recriminare per il tanto tempo buttato via nei km immediatamente precedenti alla salita finale dove non c’era accordo nel suo gruppetto
-Basso magari vincerà il Giro ma resta irritante per come quando accelera non riesce a staccare nessuno tanto più nel momento in cui riesce invece a tenere la ruota degli altri in questo caso Scarponi ed Henao
-nel giorno in cui anche Pirazzi si mette in evidenza una delle vittime eccellenti è Pozzovivo che aveva superato tutte le insidie fin qui ed è caduto su una crisi di fame e freddo, se avesse ancora la condizione di Lago Laceno potrebbe ancora puntare al podio ma è molto più dura
-Kreuziger benino e può entrare nella top 5 visto che comunque non crollerà sulle Dolomiti ma nulla più mentre è arrivata la prima battuta d’arresto per Tiralongo, il ceco può contare comunque su una grande squadra ma non gli basterà
-Gadret va benino ma continuando di questo passo non vincerà tappe e arriverà ben lontano dal podio, farebbe bene ad attaccare da lontano visto il distacco che ha in classifica
-Hesjedal ha perso 14” ma ci possono stare e può far valere doti di fondo superiori a quelle di molti avversari diretti nei prossimi giorni
Nisky: Il giro dei mediocri oggi ha perso Franky!Era l unico nome di grido peccato,anche se mi immaginavo sta fine irritante!bene Rodriguez male gli altri, in quanto se perdi terrene bene non è andata!tutti parlano di Basso diesel dell ultima settimana e forse sarà così!certo che vederlo in azione è di una deprimenza;non entusiasma neanche i sassi!Basso è così?forse si, ma in un tempo non lontano basso era ben altra cosa!lui si che era un nome luccicante per il giro!Passo Duran,Crono Torino,Colle di Tenda,Monte Bondone,Aprica ecc,non mi sembravano poi azioni così da diesel!Scattava e spaccava le gambe!Altro che pruriti,Hejsedhal,Scarponi e Kreuzinger vari!Basso le menava a Ullrich e Armstrong al tour!questo è un altro corridore!uno che neanche i sassi non guardano!
Jack.ciclista: Vuoi per l’età, vuoi per la preparazione, è evidente che adesso non ha più la brillantezza di qualche anno fa. Secondo me sta correndo cercando di limitare i danni e di spendere il meno possibile, in maniera da (cercare di) fare la differenza nell’ultima settimana. Da vedere se ci riuscirà.
Ricordo che nel 2006 i suoi avversari erano Gutierrez e Cunego, e Savoldelli e Simoni a fine carriera ! Insomma non il massimo.
Nel 2010 ha battuto avversari più prestigiosi (tra tutti Evans e Vinokurov) limitandosi a controllare come oggi, con il solo acuto sullo Zoncolan. Quindi ad oggi la sua tattica ha pagato.
Vedo23 (sul commento di Howling Wolf14 su Pinotti): Non sono assolutamente d’accordo! Marco aveva provato la tappa almeno due volte nelle ultime settimane prima del Giro d’Italia e, ovviamente, conosceva benissimo il profilo di tutte le salite. Il suo attacco è stato perfetto tatticamente: non ha speso energie per portar via la fuga in pianura ed è scattato, senza spendere troppo, su Valcava, una salita dove conta moltissimo conoscere esattamente dove sono i tratti durissimi e dove i recuperi. Quando ha recuperato il gruppetto è stato tranquillo, iniziando ad impostare un ritmo regolare e spingendo in discesa, dove sapeva di poter guadagnare molto sul gruppo maglia rosa. Così è stato infatti. Ha forato l’anteriore ed è scivolato in una curva; ha perso un sacco di tempo per colpa dell’assenza dell’ammiraglia alle spalle dei fuggitivi (ma non è colpa di nessuno questo) e, soprattutto, perchè l’auto dell’assistenza tecnica NON s’è fermata (Baldato era infuriato, hanno protestato; quelli della Vittoria han detto che gli è stato detto di non fermarsi… assurdo!). Il povero Pinotti è dovuto stare fermo un sacco di tempo, finché l’ammiraglia della AG2R gli ha dato una ruota. Pinotti ha fatto un numero a rientrare sui fuggitivi (ad un certo punto aveva 1:20m di distacco), in un tratto per niente facile. Ha detto di non essere così riuscito ad alimentarsi e poi ha pagato dazio. Non avesse avuto quel problema, sarebbe certo rimasto con i primi del gruppetto dato che in salita (specie su quel tipo di salite) era il migliore assieme a Cunego. Tra l’altro quando verso la Forcella di Bura ha ripreso gli attaccanti s’è dovuto fermare nuovamente per rimettere una ruota giusta per la sua bici.
Insomma, mi sembra ingeneroso criticare Pinotti dopo quello che ha fatto ieri!
Vedo23 (sull’affermazione di Nisky “Basso le menava a Ullrich e Armstrong al tour”): che Tour de France hai visto scusa?!? A Jan forse in salita, ma nemmeno troppo, mentre al texano direi proprio di no, dato che – a memoria mia – non l’ha mai staccato, anzi.
Vedo23 (sulle dichiarazioni di Profpivo sulla Lampre): Ma scusa un po’: hai visto la tappa?
Cunego ha lavorato praticamente sempre, anche quando c’era ancora Ulissi tra i fuggitivi, tirando molto anche nelle discese. Gli altri, salvo i Vacansoleil, Pinotti e ogni tanto i Movistar, sono stati sempre a ruota, il che è un gran vantaggio, specie nei numerosi tratti di falsopiano o veloci che c’erano!
Pirazzi mi ha fatto imbestialire ieri: se era così brillante da tentare due volte l’attacco sulla salita finale poteva collaborare anche prima, così avrebbe vinto la tappa! E poi con che faccia tosta scattare così… Non ha nemmeno senso dire che non poteva lavorare perchè dietro c’era Pozzovivo nel gruppo maglia rosa, dato che non è Pozzovivo la maglia rosa nè il favorito di questo Giro e c’erano grandissime occasioni di arrivare. A maggior ragione a posteriori, vedendo come sono andati gli altri CSF, dico che sono stati dei polli!
PS: come si vede, ci sono state un po’ di cose nella tappa di ieri che mi hanno contrariato!
Vedo23: Ah, ultima cosa: Rodriguez non ha lasciato vincere Rabottini!!!
Come si vede benissimo dalle immagini, lo spagnolo s’è fatto infilare all’ultima curva secca a destra, venendo sorpreso. Se anche avesse avuto in testa l’idea di lasciar vincere Matteo (dubito: non si aspettava di certo che questo reagisse e gli tenesse la ruota!), non ne ha avuto l’occasione perchè l’altro l’ha fagianato alla grande.
Tra l’altro anche Rodriguez era cotto, dato che ha fatto un’azione molto violenta nel finale.
Profpivo: Su Cunego mi riferivo più a Cervinia che a ieri, chiaro che ieri ha lavorato e si è sacrificato molto. Ma Sul col de joux si è visto quanta fatica ha fatto a rientrare su Rujano per poi mollarlo quasi subito, segno che la condizione è ben lontana da quella del Tour dell’anno scorso dove in salita in pratica non si staccava da nessuno, qui al Giro in salita non tiene le ruote dei primi 10. Fa bene quindi la Lampre ad usarlo in questo modo, con Niemec che rimane al fianco di Scarponi.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata all’incertezza che grava sul Giro
La maglia rosa (Totò)
Dedicata al maltempo che ha bersagliato la tappa
Piove (Jovanotti)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Limone sul Garda – Falzes
Limone sul Garda: alternanza di pioggia debole (0,5 mm) e schiarite, 17,1°C, venti deboli da SW (2-4 Km/h), umidità al 78%
Trento (Km 47,4): alternanza di pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 17,9°C, venti deboli da SSW (4 Km/h), umidità al 74%
Bolzano (Km 102,1): alternanza di pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 18,1°C, venti deboli da SW (4 Km/h), umidità al 66%
Bressanone (traguardo volante – Km 144,2): alternanza di pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 20,6°C, assenza di vento, umidità al 50%
Falzes: nuvole sparse con qualche goccia di pioggia, 16°C, venti deboli da NE (3-10 Km/h), umidità al 48%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Sgarbozza: “Lichigas”
Bartoletti: “Gigi, esci da quel corpo”
Sgarbozza: “Arrivo sul Cervinia”
Magni: “Un Giro così da pochi anni non si vedeva” (molti)
Bruno Arena (Fichi d’India): “Si affronteranno la zona più lontana”
Colnago: “Rodriguez” (pronunciato come si scrive)
Belli, invitando le miss a baciare Bruno Arena, presentato come vincitore: “Baciate il vincitore, è già maglia rosa” (infatti, Arena indossava una maglietta azzurra)
Bartoletti: “Ex carabinieri in congedo” (richiamati al lavoro dopo la pensione?)
Scarponi al raduno di partenza: “Veniamo da due tappe di seguito senza riposo” (l’ultimo giorno di riposo l’avete fatto due settimane fa)
Bartoletti, leggendo un titolo Gazzetta: “Astana in crini” (crisi)
Bartoletti: “Un minuto e 20 secondi di classifica”
Bartoletti, leggendo un titolo de “La Provincia di Varese”: “Hesjedal torna in rosa” (”in” non era scritto nel titolo)
Visconti, alla partenza: “Ieri abbiamo fatto 60 Km in un’ora e poco più” (decisamente meno, prima ora a 50,8 Km/h)
Bartoletti, presentando il curatore delle rubriche di “Si Gira”: “Pietro Sellecchia” (Sollecchia)
De Stefano: “Buona sera a Silvio Martinello” (erano le due del pomeriggio)
De Stefano: “Giro a Resinelli”
Conti, commentando l’arrivo ai Piani nel 1962: “Si arriva il terzo”
De Stefano: “Costamagna” (Costamasnaga)
De Stefano: “Twitter di poco fa di Mark Cavendish” (corre con il pc sulla bici?)
Cribiori: “La discesa è molto bravo”
Faustino Coppi: “La foto che più si ricordano tutti”
De Stefano: “I corridori hanno affrontato Valcava, Berbenno, Bura, Culmine San Pietro e Piani” (mancavano ancora più di due ore alla conclusione)
Savoldelli: “In discesa andava veramente forti”
Savoldelli: “L’Ulissi”
Pancani: “Bustarsizio”
Pancani: “Scorre il microfono” (cronometro)
Pancani: “Damian… Ivan Basso”
Savoldelli: “Luco Scinto”
Pancani: “Piani di Resinelli”
Savoldelli: “Damiano Cunego… Cunigo”
Martinelli, commentando i postumi della caduta di Rabottini: “Spingendo, lo spingevano contro quella parte che era la più dolorosa”
De Stefano: “Antonio Conti” (Rossi)
Savoldelli: “Ad un certo gruppo” (punto)
Basso: “Colle San Pietro” (Culmine)
Sangiorgio, presentando la tappa di Falzes: “Ci si immette di nuovo sulla provinciale verso Falzes” (ci si giunge una volta sola)
De Stefano, a Moreno Moser (in diretta da Falzes): “Hai tempo per venire da noi domani a Falzes?” (consiglio d’amico: stattene a casa domani…. se ci va non trovi nessuno perchè sono tutti a Limone; la tappa di Falzes è DOPODOMANI)
Chiudiamo la nostra rassegna con una battuta di Bruno Arena pronunciata a “Si Gira” a proposito di Andrea Guardini, arrivato ultimo nella tappa di Cervinia. Non è uno strafalcione, ma vale la pena di segnalarla
“Guardini sta lontano dai primi… così non ingrassa”
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
RIVOLUZIONERA’ LA CLASSIFICA LA LUNGA CORSA CHE DA S.PELLEGRINO PORTA A RIVA DEL GARDA?
Dopo il secondo riposo il Giro d’Italia affronta oggi le prime montagne
Dietro la facciata: intrighi, pastette e ingerenze della D.C. che vuole ad ogni costo la vittoria di un italiano – Koblet, che si dà già battuto, aiuterà Fornara contro Coppi? – La sfida di Magni
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme