BAK, FUGA E “STOCCATA” DI UN RE MINORE

maggio 17, 2012
Categoria: News

Con un’azione da finisseur a 1500 metri dall’arrivo il 32enne danese anticipa i compagni di fuga e conquista il successo mentre il capitano della Fdj deve accontentarsi del secondo posto e dopo essere stato a lungo leader virtuale vede sfumare anche la maglia rosa che resta sulle spalle di Rodriguez. Nel finale si muovono Tiralongo e Cunego ma la Liquigas non concede spazio.

Foto copertina: Bak esulta sul traguardo di Sestri Levante (foto Bettini)

La dodicesima tappa del Giro d’Italia, 155 km da Seravezza a Sestri Levante, si presentava con il suo percorso tutto su e giù lungo le Cinque Terre martoriate dall’alluvione dello scorso ottobre come l’ultima occasione di conquistare un successo parziale per tutti quei corridori che non sono nè velocisti nè scalatori, essendo le prossime frazioni tutte dedicate a queste tipologie di atleti se si eccettua la crono conclusiva di Milano: non è un caso che la prima ora di corsa sia stata percorsa a quasi 50 km orari di media e solo sulle rampe della prima ascesa di giornata verso La Foce ha preso il largo la fuga di giornata comprendente Casar (Fdj), Santaromita (Bmc), Golas (Omega-QuickStep), Txurruka (Euskaltel), Amador (Movistar), Bak (Lotto-Belisol) e Bakelandts (RadioShack) cui si sono aggiunti successivamente Jackson Rodriguez (Androni) e l’onnipresente Keizer (Vacansoleil), per la quarta volta in avanscoperta in questo Giro. Inizialmente ha tentato di chiudere la Farnese di Gatto ma senza successo mentre la Katusha della maglia rosa Joaquin Rodriguez si è mantenuta in testa al gruppo ma senza la volontà di inseguire malgrado Casar e Santaromita fossero distanziati rispettivamente di soli 4′01” e 4′16” dallo spagnolo: il vantaggio dei battistrada ha così superato i 7′ e il francese, atleta da non sottovalutare alla luce del 6° posto ottenuto nella classifica finale del Giro 2006, è rimasto a lungo leader virtuale finchè la Liquigas di Basso non ha come già visto più volte nelle giornate precedenti preso in mano la situazione sulle rampe del Valico La Mola, penultima ascesa di giornata, riducendo in pochi km il distacco che si è poi stabilizzato intorno ai 4′.
In vetta alla salita a 33 km dal traguardo Golas ha operato un allungo che sembrava finalizzato a conquistare i punti per la maglia azzurra che a fine tappa ha strappato a Rubiano (Androni) ma il polacco ha tirato dritto anche nella successiva discesa e ha iniziato con una ventina di secondi di margine l’ascesa conclusiva di Villa Tassani, dove però ha pagato lo sforzo venendo raggiunto e superato dagli inseguitori che, ad eccezione di Keizer a sua volta rimasto staccato, hanno scollinato assieme con Casar e Santaromita a punzecchiarsi in vista di una possibile maglia rosa: anche in gruppo a 1 km dalla vetta si sono mosse le acque con il terzo della classifica generale Tiralongo (Astana) che ha allungato con a ruota Cunego (Lampre), suo ex capitano in blu-fucsia fino al 2009 quando il siciliano si è trasferito non senza polemiche nella formazione kazaka, e Slagter (Rabobank) ma le pendenze non erano sufficientemente dure per poter fare la differenza e la Liquigas ha immediatamente rintuzzato l’attacco controllando la situazione anche nella successiva tecnica discesa che avrebbe sulla carta potuto mettere in difficoltà Basso.
Dopo una serie di scatti e controscatti la lotta per il successo di tappa tra i fuggitivi si è decisa a 1500 metri dalla conclusione quando Bak ha operato uno scatto sul quale Txurruka non ha avuto la forza di reagire e gli altri si sono guardati per qualche attimo di troppo consentendo al forte passista danese, che già ci aveva provato più volte sulle strade di casa all’inizio del Giro mentre nelle passate stagioni si era specializzato come uomo di fatica per aiutare il suo allora capitano Cavendish, di tagliare in solitaria il traguardo con 11” su Casar che ha vinto la volata degli inseguitori su Amador, Bakelandts, Santaromita, Jackson Rodriguez e Txurruka: poco più indietro sono arrivati Keizer e Golas mentre il gruppo comprendente una sessantina di atleti tra cui tutti gli uomini di classifica è giunto a 3′34” regolato da Flecha (Sky) sul campione italiano Visconti (Movistar).
La nuova classifica generale vede Casar e Santaromita risalire rispettivamente al 3° e 5° posto a 26” e 49” da Joaquin Rodriguez con Hesjedal 2° a 17”, Tiralongo 4° a 32”, Kreuziger e Intxausti 6° e 7° a 52” e Basso 8° a 57”: la 13a frazione da Savona a Cervere, la più breve del Giro tra quelle in linea con i suoi 121 km, si risolverà presumibilmente in uno sprint a ranghi compatti in attesa delle prime vere montagne con i due arrivi in salita a Cervinia e Pian dei Resinelli in programma nel weekend.

Marco Salonna

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