ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI FROSINONE
maggio 15, 2012
Categoria: Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: Pozzato taglia il traguardo dolorante dopo la caduta (foto Pisoni)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Ventoso spunta dalla carambola. Domani arrivo in salita ad Assisi (Gazzetta dello Sport)
Ventoso vince la 9/a tappa (Corriere dello Sport – Stadio)
Canada
RRyder Hesjedal hangs on to lead at Giro d’Italia (The Globe and Mail)
Victoria cyclist Ryder Hesjedal retains Giro d’Italia lead (The Sun)
Lituania
„Giro d‘Italia“: sprinto žvaigždes pristabdė griūtis (Lietuvos Rytas)
„Giro d’Italios“ dviratininkų lenktynių 9-ą etapą lietuvis baigė 97-as (Kauno Diena)
Danimarca
Pozzato tager skylden for Giro-styrt (Jyllands-Posten)
Cavendish styrtede i spansk sejr (Sporten.dk)
Vildt virvar i ny voldsom Giro-finale (Politiken)
Regno Unito
Ventoso lucks out as Cavedish takes a fall (The Daily Telegraph)
Ventoso profits as Cavendish and Co fall by the wayside (The Independent)
Francia
Ventoso opportuniste (L’Equipe)
Spagna
Fran Ventoso repite en el Giro un año después (AS)
Ventoso acude a su cita con el Giro (Marca)
Fran Ventoso logra la primera victoria española (El Mundo Deportivo)
Colombia
Fran Ventoso, primera victoria española en el Giro (El Espectador)
Belgio
Tour d’Italie: victoire de Ventoso au sprint (Le Soir)
Ventoso wint in Giro na chaotische aankomst, Cavendish valt alweer (De Standaard)
Chute dans le sprint au Giro: Pozzato s’excuse (L’Avenir)
9e étape: victoire de Ventoso au sprint (La Dernière Heure/Les Sports)
Tour d’Italie – #9: Ventoso évite la chute des dominos (Sudinfo.be)
Ventoso wint na chaotische spurt, Cavendish valt alweer (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Ventoso sichert sich Etappenerfolg (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Ventoso gewinnt 9. Etappe (Tageblatt)
Paesi Bassi
Ventoso wint chaotische sprint (De Telegraaf)
USA
Spain’s Ventoso Wins Giro’s Ninth Stage (The New York Times)
Ventoso wins Giro d’Italia sprint after other racers fall (USA Today)
Australia
Goss blamed for Giro crash (The Age)
Francisco Ventoso survives crash-marred Giro sprint (The Australian)
Goss goes down in Giro sprint (Herald Sun)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Chi favorirà la curva ai 450 metri? Troppo pericolosa?
Howling Wolf 14: Ai 450 metri i corridori vanno già a 60 all’ora. Mettere una curva mi sembra un po’ inopportuno. Molto spesso, in quelle circostanze, la professionalità e la fermezza di nervi non sono sufficienti a mettere rimedio a errori, inavvertenze e scorrettezze altrui. Si corre il rischio di tagliar fuori dalla volata anche chi corre pulito. E’ vero che le scorrettezze e le manovre sbagliate avvengono anche sui rettilinei di 2 km, ma qui vuol dire andare a cercarsi le rogne anche quando si possono evitare.
Hotdogbr: oggi volata con Goss che dovrebbe trovarsi bene ma finale molto tecnico già prima degli ultimi 450 metri e che lo diventa ancor di più se dovesse piovere, rischio di cadute e di distacchi anche tra gli uomini di classifica come nel 2005 quando Savoldelli perse 39”
DOPO LA TAPPA
Howling Wolf 14: Il Giro d’Italia ha sempre avuto la mania di collocare curve a gomito quando le volate sono già lanciate. Già all’epoca di Torriani, poi all’epoca di Castellano. E’ ora di finirla di falsare le corse. Qui dovrebbe intervenire la commissione tecnica e bocciare i percorsi che prevedono curve negli ultimi 1000 metri. L’ultimo km, almeno l’ultimo, dev’essere rettilineo. Il Giro vuol sempre distinguersi per qualcosa di bizzarro. Ma questa ossessiva ricerca dell’elemento eccentrico lo fa cadere nel grottesco. Non solo., Qui le corse vengono falsate. Solo per farle arrivare nei centri storici. Ma chis e ne frega dei centri storici. Tanto con tutto l’imbandieramento del Giro monumenti e piazze diventano irriconoscibili. Ci vuola più professionalità. Nemmeno in una corsa di paese si fanno errori organizzativi così macroscopici. Vergogna!
Mauro Facoltosi: C’è da dire che oggi non arrivano in centro ma in piena periferia… ma anche che non è sempre facile trovare rettilinei lunghi un chilometro (c’è anche da tenere presente che il giro non può arrivare ovunque, ma ci vuola a fianco dell’arrivo un grosso piazzale dove alloggiare tutto il “baraccone”). Anticipo che un’altro finale con curva insidiosa sarà quello di Montecatini e sarà l’esatta fotocopia del finale della tappa vinta da Boonen alla Tirreno del 2010 e di quello dell’ultima tappa vinta da Cipollini al Giro, nel 2003. In quest’ultima occasione si verificò una caduta (Nauduzs)
Gibosimoni: Comunque la curva era sul Garibaldi da tantissimo tempo, non è una modifica dell’ultimo minuto, i corridori che vogliono far parte della volata devono fare attenzione, si misurano anche le capacità tattiche e tecniche dei corridori. Con questo non dico che ogni volta ci deve essere una curva a gomito, ma che non si può per necessità come ha detto Mauro avere sempre 5 Km di lungomare o rettilinei per fare una volata
Scattista: ma se Purito Rodriguez voleva la maglia rosa non poteva attaccare ieri?
Hotdogbr: sta di fatto che la caduta, senza la quale l’incolpevole Goss avrebbe sicuramente vinto, ha fatto sì che venissero neutralizzati i tempi e qualche uomo di classifica che si trovava nelle retrovie del gruppo ne ha beneficiato visto che qualche buco indipendentemente dalla caduta sembrava essersi creato
Howling Wolf 14: Caro Gibo, il Garibaldi può mettere tutto ciò che vuole, ma non è una giustificazione. Una curva a 90 gradi a 350 metri dall’arrivo non va messa. Indipendentemente dal fatto che sia sul Garibaldi e che i corridori ne siano a conoscenza da 12 mesi. Allora se io avverto, attraverso il Garibaldi, che la sede stradale dell’arrivo viene insaponata, allora i corridori ne sono a conoscenza e si può fare? Se in una città non ci sono rettilinei, non si fa l’arrivo in quella città. L’organizzazione dev’essere seria, non deve essere tipo un tanto al chilo. E dev’essere seria anche la commissione tecnica che omologa i percorsi. Io vorrei vedere in faccia i membri della CT che ha dato il benestare a questo arrivo. E chiedergli se sono mai andati in bicicletta. E se magari hanno autorizzato questo arrivo in cambio di tre cene e sei bicchieri di vino.
Ventoso, il vincitore di oggi, ha ammesso di trovarsi in 15.a posizione al momento della caduta. Qual è l’intenzione degli organizzatori del Giro? Far fare la volata a quelli che si trovano dal 15° al 45° posto?
Su, ragazzi, siamo seri. Non veniamoci a raccontare le favolette. Questi arrivi non vanno più fatti. Sono falsati. Vergogna!
Gibosimoni: Hai pienamente ragione Howling. Purtroppo però vige la regola che l’arrivo si fa dove c’è chi paga di più. Se una città senza un rettilineo per una volata sborsa fior di quattrini, lì si fa l’arrivo. Hai ragione che non può esserci una curva a gomito a 350 metri.
Per spezzare una – l’unica – lancia a favore dell’organizzazione, ci sono state 3 cadute in 4 volate, ma una non è stata causata da un pericolo di percorso, ma per una scellerata manovra di Ferrari. Comunque, io sono dalla parte di Rodriguez, si può criticare perché ha buttato energie magari preziose, ma quantomeno ha provato a emozionare un po’ un Giro in cui tutti fino ad ora badano a controllarsi l’un con l’altro alla paranoia. Diamo un po’ di brio a questa corsa, bravo Purito!
Howling Wolf 14: Condivido, Gibo. L’aspetto economico ha u’importanza strutturale. Però un’organizzazione è forte se sa imporsi. Non credo che la città di Frosinone abbia guadagnato qualcosa, sul piano del prestigio o dei richiamo turistico, facendo arrivare la tappa lì, piuttosto che un chilometro prima.
Dico solo che di cadute e di rischi ce ne sono già abbastanza. E in questi casi, oltre alle cadute, che sono fisiologiche, si finisce per falsare un arrivo di tappa. Non è giusto.
In ogni caso l’organizzazione propone e la commissione tecnica valuta. La commissione tecnica non deve più autorizzare arrivi di questo tipo. Ventoso sarebbe arrivato 10°, Felline 30°. Invece sono primo e secondo. Ma che tappa è?
Hotdogbr: Rodriguez lo si critica e in questo ha pienamente ragione Scattista non per aver attaccato ieri, visto che comunque anche i rivali hanno speso per andarlo a riprendere con Pozzovivo in testa al gruppo, ma per non averlo fatto a Lago Laceno
Mauro Facoltosi: Anche nella tappa dell’Amgen disputata oggi c’era una curva ad angolo retto piazzata a 300 metri dall’arrivo. Non ci sono state cadute, in questo caso.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata al secondo successo in terra ciociara dello spagnolo Ventoso
History Repeating (Propellerheads)
Dedicata a quei velocisti che dovrebbe studiarsi i finali
Siamo donne (”Attento che cadi”) (Jo Squillo, Sabrina Salerno)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Civitavecchia – Assisi
Civitavecchia : poco nuvoloso, 20,7°C (percepiti 17°C), venti moderati da WNW (15 Km/h), umidità al 42%
Viterbo (Km 55,4): poco nuvoloso, 19,2°C (percepiti 17°C), venti moderati da WNW (12-14 Km/h), umidità al 38%
Amelia (traguardo volante – Km 97,9): poco nuvoloso, 19,3°C (percepiti 18°C), venti deboli da WNW (9-13 Km/h), umidità al 42%
Massa Martana (Km 134,9): nuvole sparse, 19,2°C, venti deboli da WSW (9-13 Km/h), umidità al 45%
Assisi: nuvole sparse, 18,4°C (percepiti 16°C), venti moderati da W (13-18 Km/h), umidità al 49%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Sgarbozza: “La tappa di oggi misura 160 km” (sono 166 km)
De Stefano: “171 Km” (decidetevi!!!)
Paolo Belli intervistando Hesjedal: “Don’t start finch io non dic start” (non è uno strafalcione… ma valeva la segnalazione)
Sgarbozza (alla lavagna): “Cavendsh”
Sgarbozza (alla lavagna): “Reshaw” (Renshaw)
Sgarbozza, tentando di pronunciare il nome di Renshaw: “Rechov”
Sovraimpressione della programmazione di RAI3 all’avvio del digitale: “San Giorgio nel Sannino” (San Giorgio del Sannio)
Bartoletti: “La indossa oggio”
Bartoletti: “A partire domani”
Sgarbozza: “Primo arrivo in salita a Cervinia” (è il secondo)
Belli: “Ci vediamo dopo sul traguardo” (andavano in onda dalla partenza)
Bartoletti, leggendo un titolo di quotidiano su Pozzovivo: “Il pianista che le suona a tutte” (c’era scritto tutti)
Ospite all’Anteprima: “Oggi è solo la terza volta che il Giro arriva a Frosinone, indubbiamente” (è la quarta)
Conti: “Silvio Martinelli”
De Stefano: “Eccoci qui tornati dal traguardo di Frosinone” (ma non eravate a trasmettere da là?)
Bonarrigo: “Impostare una volta infilandosi in mezzo a Sky, a Cavendish” (povero Mark, pure fatto a fettine lo vogliono!!!)
Chicchi: “Attualmente sono una spanna più alto rispetto agli altri velocisti” (parlavi della posizione della sella, vero?)
Cassani su Samuel Sanchez: “Lui può correre nell’Euskaltel perché ha corso tra i dilettanti” (messa così sembra che in Spagna possano correre nell’Euskaltel solo i corridori che arrivano dal movimento dilettanti; in realtà Cassani si è mangiato – forse ai causa dei “scialisendi” della dentiera – importanti informazioni. La frase completa avrebbe dovuto essere: “Samuel Sanchez non è basco, ma corre nella Euskaltel, formazione che accetta solo corridori baschi, perchè da dilettante ha gareggiato per una formazione basca“)
Cassani: “Caduta di diverse corridori”
Pancani: “Quatto minuti”
Scinto: “Quella piccole pendenze”
Pancani: “Partita stamani da San Giorgio del Sannio” (partenza ore 13.20)
Pancani: “Coda del protone”
Martinello: “Andare verso la tangente”
Sangiorgio, in onda dalla Piazza Inferiore di San Francesco di Assisi: “Siamo in Piazza del Colonnato”
Ospite al Processo: “Oggi chiude il convento dei francescani a Sant’Agata di Puglia. Spero che San Francesco ci pensi successivamente” (perchè? che tiene da fare adesso San Francesco?)
Televideo: “San Giorgio Sannio”
Televideo: “All’ultima curva, ai -300m” (era quasi 200 metri prima)
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
COPPI GUIDA I BIANCOCELESTI ALLA VITTORIA NELLA VELOCE CORSA A SQUADRE DI MODENA
Vittoria della “Bianchi” nella discussa giostra modenese
Ai posti d’onore la Ganna e la Legnano – Coppi secondo in classifica a 55″ da Koblet
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio