ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LAGO LACENO
maggio 14, 2012
Categoria: Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: il traguardo di Lago Laceno (www.tusinatinitaly.it)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Pozzovivo fa il pirata. Hesjedal tiene la rosa (Gazzetta dello Sport)
8/a tappa a Pozzovivo (Corriere dello Sport – Stadio)
Vittoria lucana al Giro. Pozzovivo primo a Lago Laceno (Il Quotidiano della Basilicata)
Canada
Ryder Hesjedal making the right moves (The Globe and Mail)
Lituania
„Giro d’Italia“ lenktynėse T. Vaitkus finišavo 60 vietoje (Lietuvos Rytas)
Danimarca
Giro-favoritter skånede førertrøjen (Jyllands-Posten)
Italiener sled sig til sejr i Giroen (Sporten.dk)
Giro-hersker i krise slap med skrækken (Politeken)
Regno Unito
Pozzovivo wins stage eight (The Daily Telegraph)
Francia
Pozzovivo sort du lot (L’Equipe)
Spagna
Purito acaricia la maglia (AS)
‘Purito’ e Intxausti escalan posiciones en el Giro de Italia(Marca)
Belgio
Domenico Pozzovivo zorgt voor tweede Italiaanse zege in Giro (De Standaard)
Les Italiens maîtres chez eux (L’Avenir)
8e étape: victoire de Pozzovivo en grimpeur, De Gendt 4e (La Dernière Heure/Les Sports)
8e étape : victoire de Pozzovivo en grimpeur (Sudinfo.be)
Pozzovivo zorgt voor tweede Italiaanse zege in Giro (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Giro d’Italia: Fränk Schleck auf Platz neun (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Pozzovivo gewinnt achte Etappe (Tageblatt)
Paesi Bassi
Pozzovivo solo naar winst (De Telegraaf)
USA
Pozzovivo Wins 8th Stage; Hesjedal in Giro Lead (The New York Times)
TPozzovivo wins 8th stage; Hesjedal in Giro lead (USA Today)
Australia
Pozzovivo wins Giro’s eighth stage (The Age)
Domenico Pozzovivo lands Giro’s eighth stage (The Australian)
UNO SGUARDO GIOVANE SUL GIRO
Quest’anno abbiamo affidato l’incarico di commentare le tappe di montagna non ad un campione del passato, bensì ad uno del futuro, il promettente Daniele Dall’Oste, scalatore affiliato alla UC Trevigiani Dynamon Bottoli e che, tra i successi conseguiti nella categoria U23, vanta il Trofeo Monte Bondone nel 2010 e il Giro del Belvedere in questa stagione.
Bella questa ottava tappa del Giro d’Italia che da Sulmona portava a Lago Laceno, gara regolare che si infiamma negli ultimi chilometriprima della salita. Grande ritmo della Katusha per il capitano Rodriguez. Nella prima parte della salita il ritmo forte e regolare dell’Astana spacca il gruppo ma il vero forcing è fatto dalla Liquigas con Sylvester Szmyd; quando mancano 6.5 chilometri scatta Pozzovivo che fa subito il vuoto, nessuno dei big di classifica gli va dietro e riesce a scollinare al GPM con circa 30″ sul corridore della Movistar Intxausti e 45″ sul gruppo.
Lungo rapporto per Pozzovivo negli ultimi 4 chilometri pianeggianti che spinge al massimo e riesce ad arrivare da solo sul traguardo davanti ai suoi tifosi. Secondo lo spagnolo Intxausti e terzo l’altro spagnolo Rodriguez, autore di un’ottima volata.
Con questa vittoria e questo attacco Pozzovivo dimostra che quest’anno è sicuramente protagonista e sulle salite impegnative di questo Giro d’Italia potrà dare filo da torcere a chiunque. Buona prova anche per la maglia rosa Hejsedal che ha tenuto duro in una tappa impegnativa.
Daniele Dall’Oste
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Hotdogbr: dopo Porto Sant’Elpidio ancora una volta un branco di pecore in azione, a parte Pozzovivo che diventa giorno dopo giorno sempre più pericoloso anche perchè le tappe più difficili per lui erano le crono e le due in linea in Danimarca, ma se nelle Marche ciò si poteva giustificare con la lontananza delle salite dal traguardo qui no, il fatto che Basso abbia messo a tirare all’inizio della salita Szmyd ma senza fargli fare forcing è chiaro segnale che non ne aveva ma gli altri avrebbero dovuto attaccarlo a cominciare da Scarponi che invece sembrava pedalare con grande facilità, tra gli altri Hesjedal ha avuto una leggera battuta d’arresto ma lo vedo ancora protagonista sulle grandi montagne mentre per Cunego si conferma l’idea che fosse al top della condizione all’Amstel e ora è in calo
Gibosimoni: Mi viene da ripensare al discorso Zoncolan.. Purtroppo nel ciclismo moderno su questo tipo di salite specialmente all’inizio del Giro vedremo sempre arrivare un gruppo di pecore di 20/25 unità senza frazionamenti, se non con un attaccante che per un motivo o per un altro che non sia la classifica (nella fattispecie l’arrivo “di casa” oggi) che prova a partire e viene lasciato andare indisturbato perché tutti hanno paura di rispondere, tranne le seconde linee. Purtroppo abbiamo bisogno di una salita da pendenze mostruose a Giro, se vogliamo vedere una vera impresa di un uomo solo al comando e vedere i big arrivare frazionati, c’è molto livellamento fra i corridori. Solo nell’ultima settimana anche salite meno ardue possono fare la differenza con tappe però molto vallonate alle spalle. Opinione personale
Jack.ciclista: condivido
Hotdogbr: più che altro metterei una crono individuale nella prima parte del Giro, non mettendola ed essendoci solo i 30 km di Milano gli scalatori sono disincentivati ad attaccare, nel 1998 non c’era la crono a inizio Giro ma tra Trieste e Mendrisio c’erano 70 km contro il tempo ed è anche per quello che Pantani attaccava non solo a Lago Laceno ma addirittura al Capo Berta, va detto anche che non c’è un corridore che a cronometro fa la differenza come lo era Zuelle allora
Scattista: e di Uran non parla nessuno? Non è anche lui in gioco per un buon posto nella generale? D’accordissimo con HOTDOG. una crono mediamente impegnativa nella prima metà del giro ci starebbe proprio bene
Hotdogbr: Uran? Vedremo, visti i precedenti sulle montagne vere dovrebbe perdere minuti su minuti, potrebbe fare meglio Henao in casa Sky
Scattista: si giocano la maglia bianca in casa Sky!
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Fighter (Christina Aguilera)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
San Giorgio del Sannio: pioggia moderata (0,7 mm), 11°C (percepiti 6°C), venti moderati da NNE (16-27 Km/h), umidità al 91%
Dragoni (Km 56,5): pioggia debole (0,2 mm), 13,9°C (percepiti 12°C), venti deboli da NNE (10-20 Km/h), umidità al 82%
Cassino (Km 109,6): alternanza di piogge deboli (0,2 mm) e schiarite, 16°C, venti deboli da NW (5-12 Km/h), umidità al 66%
Frosinone: nuvole sparse, 16°C (percepiti 14,5°C), venti deboli da N (10-19 Km/h), umidità al 52%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Bartoletti: “Oggi il Giro supera la sua prima terza parte” (il suo primo terzo)
Belli, salutando il bielorusso Kuchynski: “Ciao Alexei” (si chiama Aliaksandr)
Bartoletti: “Nasha Stefanenko” (Natasha)
Bartoletti: “Kroizeg” (Kreuziger)
Sgarbozza (alla lavagna): “Kruziger”
Bartoletti: “Gli appassionati di qualche anno ricordavano Fantini” (di qualche anno “fa”)
Bartoletti, commentando il titolo di un quotidiano (”Scarponi rischia il collasso per vincere”): “Ne valeva la pena” (meglio se non ti fai beccare in giro da Scarponi)
Bartoletti: “Ne sa una più del davolo”
Sgarbozza: “Pozzovivo arriva sulle strade di casa” (è lucano, l’arrivo era in Campania)
Sgarbozza: “Iesedel” (Hesjedal)
Pancani: “Macerone, la prima volta fu affrontato nel 1946″ (manca un pezzo: nel 1946 come GPM, perchè in realtà ci si era passati sin dalla prima edizione del 1909)
Cassani: “Van Winder” (Van Winden)
Savoldelli: “Qualche nuvola allieva un po’ la loro corsa”
Cassani: “Una venticinquina di chilometri” (recidivo, l’ha detto una frega di volta negli scorsi anni)
Martinello, ricordando la tappa di Lago Laceno del 1998: “Arrivai secondo il giorno prima a Fiano Romano, la tappa arrivava lì” (infatti, arrivarono a Frascati)
Savoldelli: “Navardaukskas”
Martinelli: “Grassie” (bicchiere di troppo con “Sgarbossa”)
Pancani: “Tappa che credevamo di vivere solo nella parte conclusiva” (credevi di passare la prima parte della domenica pomeriggio spaparanzato sulle rive del Laceno?)
Cassani: “Uno come Coppolillo” (Pozzovivo, Coppolillo non corre più da oltre un decennio)
Pancani: “Scarponi ha il dorsale n°2″ (in qualità di vincitore uscente gareggia con il numero 1)
Pancani: “Disegno altimetrico della tappa del finale” (del finale di tappa)
Pancani: “Tappe di cronometro”
De Stefano: “E’ riuscito a tenerlo Ryder Hesjedal” (tenerla… l’oggetto era la maglia rosa)
Basso: “Siamo solo alla prima domenica” (e domenica scorsa? ah… pensavi di essere al Giro di Danimarca?)
Savoldelli: “Enciasti” (Intxausti si pronuncia Inciausti)
Domanda al Processo diretta a Savoldelli: “Ho avuto l’impressione, vedendola in TV, che stessero preparando l’azione per Kreuziger” (i Liquigas si erano messi in scia alla motocronaca?)
Lelli: “Curva molto pericolosa, che il gruppo arriverà lanciatissimo”
De Stefano, parlando della figlia di Cavendish: “la piccola Peta” (quella è la moglie)
The Daily Telegraph (quotidiano inglese): “Tirilongo”.
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
20 maggio 1953 – Giorno di riposo a Pisa
SOLO FORNARA SI PUO’ INSERIRE NEL GRANDE DUELLO COPPI-KOBLET?
Oggi riprendere il Giro: da Pisa a Modena
I troppi “galli” nel pollaio della Legnano – Favorevole a Coppi la giostra di Modena
21 maggio 1953 – 10a tappa Pisa-Modena
NICCHIANO GLI ASSI SULL’ABETONE. MAGNI VINCE IN VOLATA A MODENA
Tappa movimentata dai giovani e soluzione finale allo sprint
La “Welter” ritira la bicicletta a Clerici perchè ha aiutato Koblet – La crisi di Louison Bobet
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)