LA ETAPA DEL DÍA: GRANADA – SIERRA DE LA PANDERA

settembre 13, 2009
Categoria: News

Che finale ci riserverà l’ultima tappa del trittico andaluso? Riuscirà il “bacio della Pandera” a dare quei brividi alla corsa mancanti sul Velefique e sulla Sierra Nevada? Si attenderanno ancora i chilometri conclusivi per sferrare attacchi al vertice, oppure qualcuno cercherà di rendere la corsa dura prima di arrivare sull’ascesa finale? Dubbi ed incertezze saranno dissipati dall’arrivo in quota sulla montagna di Jaén oppure ci attende una settimana conclusiva al cardiopalma?

Ultima tappa di un trittico andaluso rivelatosi deludente. O forse no. Le prime due frazioni, pur disegnate ottimamente, hanno mosso poco le acque di una classifica che rimane apertissima e che, visti i precedenti, dovrebbe rimanerlo anche dopo la tappa della Pandera. Difficilmente dovrebbero registrarsi grosse sorprese oggi, in una frazione decisamente meno impegnativa rispetto a quelle affrontate negli scorsi giorni. Si arriverà alla resa dei conti dopo aver percorso circa 135 facili chilometri, che poco impegneranno i corridori. Se non fosse per la facilissima ascesa verso l’Alto de Huelma, questa sarebbe una di quelle frazioni che gli spagnoli amano definire “unipuerto”, ossia imperniata su una sola ascesa, quella che condurrà al traguardo in 23 Km. A favore di questo tracciato va detto che, al confronto con i finali del Velefique e della Sierra, l’ascesa verso la Pandera è strutturata diversamente, presentando i tratti più duri proprio dove occorrono, ossia nei chilometri conclusi, dove potrebbe tutto d’un botto scoppiare la fatica, non solo perché siamo alle porte della terza ed ultima settimana di corsa, ma anche perché molti dei partecipanti avranno sulle spalle una stagione lunga intensa, magari iniziata già a gennaio. Il maltempo potrebbe rendere ancora più tosta quest’ascesa che, dunque, inizierà morbida con gli 11 Km al 5,3% dell’Alto de Los Villares (ascesa nota anche come “Puerto Viejo”, ossia passo vecchio), che serviranno solamente per portare i corridori in quota, facendo loro bruciare in maniera tranquilla i primi 550 metri di dislivello. Ne mancano oltre la metà, da superare negli ultimi 8200 metri, dopo aver affrontato un tratto intermedio di 4,5 Km totalmente privo di difficoltà. In quel finale la pendenza media sarà dell’8,3%, farcita – com’era successo sullo Xorret e sul Purche – da numerosi picchi a due cifre di pendenza: già il primo chilometro conterrà cinque sventagliate tra il 10 e il 15%, poi – dopo un tratto che consentirà di rifiatare – a strada riprenderà a martoriare muscoli e gambe con ben 15 “coltellate” che si registreranno nel volgere di 4 Km, caratterizzati da una “forchetta” di pendenze simili a quelle affrontate nel troncone iniziale.
Ci attende una frazione che offre mille interrogativi.
Riuscirà il “bacio della Pandera” a dare una decisa scossa alla corsa? Chi punta a disarcionare Valverde renderà la gara dura fin da prima dell’ascesa finale? Oppure, come negli scorsi giorni, vedremo il gruppo temporeggiare nel finale, facendo il gioco della maglia amarillo?
Se la classifica dovesse uscire indenne da questa tappa, non saranno però tramontate del tutto le possibilità di ribaltare una corsa che, come dicevamo, sarà ancora tutta da decidere.
Già il finale di domani a Cordoba potrebbe riservare impreviste sorprese, mentre c’è la possibilità che, come in passato, tornino a giocare un ruolo di primo piano le tappe tracciate sulle Sierre Madrilene che, col trasferimento dellaVuelta dal talvolta freddissimo aprile spagnolo a settembre, si erano molto spesso trasformate in inutili frazioni di trasferimento. Ma stavolta l’inedito e durissimo Collado Mediano (giovedì, tappa di Avila) e la doppia scalata al Navacerrada (venerdì, tappa della Granja) potrebbero davvero cambiare i connotati alla corsa, per un palpitante finale al cardioplama.

LA TAPPA IN DIRETTA
Volete vivere “online” la tappa in corso? Collegatevi al sito http://atdhe.net/8300/watch-la-vuelta-a-espana-2009 che vi proporrà la trasmissione televisiva della frazione, in “diretta” sul vostro PC.

RECUERDOS DE LA VUELTA 1
È una delle città storiche di Spagna ed è inevitabile che la Vuelta l’abbia inserita spesso nel percorso, fin dalla primissima edizione, quando ospitò l’arrivo della decima tappa, vinta dall’austriaco Max Bulla. Ci si è tornati altre diciassette volte, sovente al termine di frazioni di montagna e in due occasioni si è anche gareggiato contro il tempo: infatti, Granada ha ospitato il prologo nelle edizioni del 2005 (crono individuale vinta dal russo Menchov) e del 2008, l’ultima, scattata con una veloce prova collettiva, terreno di conquista per la Liquigas. È l’ultimo successo italiano nella città dell’Alhambra, dopo le vittorie conseguite da Alighiero Ridolfi nel 1950 e da Fabrizio Guidi nel 1998.
La Sierra della Pandera è, tra le grandi salite delle Vuelta, l’ultima arrivata: gli organizzatori l’hanno scoperta nel 2002, dopo esser stata segnalata loro da un’appassionata ciclista, che l’aveva a sua volta scovata durante le vacanze. Finora gli scalatori italiani non sono ancora riusciti a espugnare questo picco, conquistato la prima volta dallo spagnolo Heras, emulato dal connazionale Valverde l’anno successivo e dal kazako Kashechkin nel 2006. Per adesso dobbiamo accontentarci della seconda piazza di Simoni nell’anno del debutto, con la speranza di completare vittoriosamente la scalata in quest’occasione.

Sierra della Pandera (panoramio)

Sierra della Pandera (panoramio)

RECUERDOS DE LA VUELTA 2
Dici Granada e subito il pensiero va alla Sierra Nevada se si è appassionati di sci o ciclismo; se, invece, si collega la mente prima alla storia dell’arte e della Spagna, si ricorda prima l’Alhambra. Si potrebbe dire ben forte che l’Alhambra è Granada e Granada è l’Alhambra, il complesso eretto nel periodo della dominazione moresca e massimo momunento realizzato dagli arabi in terra spagnola. Concepita come cittadella fortificata all’interno di una città a sua volta fortificata, dopo la Reconquista divenne dimora dei re castigliani che, a differenza di quanto avvenuto con le moschee, non distrussero quanto realizzato dagli arabi: oggi l’Alhambra figura nel lungo elenco dei “patrimoni dell’umanità” dell’UNESCO, mentre è uscita sconfitta dalla “lotta” per l’ingresso nel novero delle “sette meraviglie del mondo moderno”. Altri monumenti da non perdere sono la Cappella Reale della Cattedrale (con le sepolture dei Re Cattolici) ed il palazzo del Generalife, la residenza estiva dei sultani, un tempo collegata alla vicina Alhambra. L’area protetta dall’UNESCO comprende anche un intero quartiere, l’Albaycín.
“Granadini” celebri sono i poeti Luis García Montero e Francisco Martínez de la Rosa, l’ultima imperatrice di Francia Eugenia de Montijo (moglie di Napoleone III), il cantautore José Carlos Cano Fernández, il tennista Manuel Orantes Corral e la sciatrice María José Rienda Contreras.
La Pandera costituisce, dall’alto dei suoi 1872 metri, il punto più elevato della Sierra Sur de Jaén, “comarca” (suddivisione territoriale) della provincia di Jaén. Sulla vetta si trova una base militare costruita dall’esercito statunitense e un tempo presidiata da un contingente di militari spagnoli, che vivevano in vecchi baracconi. Oggi la base militare, nella quale si trovano anche dei radar, è sorvegliata mediante un sistema a raggi infrarossi e funge anche da posto di controllo contro il pericolo d’incendi.
Amministrativamente la cima della Pandera ricade nel territorio del municipio di Los Villares.

EL TIEMPO
Previsto maltempo per l’arrivo sulla Pandera. Saranno risparmiate dalla pioggia soltanto le fasi d’avvio, ma la tappa si muoverà sotto un cielo plumbeo che non promette niente di buono. Anche la diminuzione sensibile delle temperature potrebbe risultare incisiva: al via ci saranno “appena” 21°C, rispetto ai climi decisamente più torridi che hanno caratterizzato finora le partenze. Comincerà a piovere attorno al 70° Km di gara, ma si tratterà di precipitazioni tutto sommato contenute, almeno fino ai piedi dell’ascesa finale. A quel punto Giove Pluvio scatenerà un autentico temporale, con contorno di tuoni e fulmini. In vetta alla Pandera – dove sono previsti 13°C – potrebbe inoltre scendere la nebbia. È finita l’estate anche per la Spagna: pioverà anche domani mentre l’ultima settimana di Vuelta si disputerà senza più quell’opprimente calura che ha caratterizzato le scorse tappe.

Mauro Facoltosi

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