L’ÉTAPE DU JOUR: MONACO – BRIGNOLES
Seconda giornata di gara. Entrano in scena i velocisti, nonostante il percorso della tappa di Brignoles, meta inedita per il Tour de France, non si presenti del tutto pianeggiante. Il colle di La Turbie in partenza, i saliscendi della Provenza e poi, finalmente, strade filanti negli ultimi 50 Km di gara. Nessun problema per gli sprinter, che non dovranno temere neppure il maltempo: oggi il sole bacerà con calore il bel Tour.
La prima tappa in linea sarà destinata ai velocisti. Non si sfuggirà da questa consolidata tradizione nemmeno stavolta, anche se molte squadre dovranno sudare parecchio per far sì che il gruppo si presenti compatto alla periferia di Brignoles, e non solo per il caldo previsto in questa giornata. Strada facendo si incontreranno parecchi saliscendi, inevitabili partendo da zone molto movimentate geograficamente come la Costa Azzurra: subito dopo il via si dovrà affrontare un colle di terza categoria (La Turbie), rarità nelle prime giornate di gara, per poi planare su Nizza, dove sarà previsto il primo dei tre traguardi volanti. Con la decisione di privarli degli abbuoni, adottata già l’anno scorso, questi sprint saranno utili solo per la classifica della maglia verde, mentre non avranno più influenza sulla classifica nei primi giorni di gara (evento che, comunque, quest’anno difficilmente si sarebbe verificato, considerati i distacchi registrati nella crono di ieri): una scelta poco saggia, perché rischierebbe di impaludare la corsa nella settimana iniziale; va, però, fatto notare che il nuovo corso adottato da Christian Prudhomme, direttore del Tour dal 2005, scongiurerà questo rischio di noia mortale, avendo inserito entro i primi sette giorni tappe importanti (l’anno scorso la crono di Cholet e l’arrivo in salita a Super Besse; quest’anno la cronosquadre di Montpellier, in calendario martedì).
Lasciato il mare nizzardo il percorso si addentrerà nell’entroterra provenzale, andando ad affrontare, tra il 40° ed il 140° Km una serie di saliscendi, coronati da tre GPM di 4a categoria e tra i quali si annideranno i rimanenti due traguardi volanti. Il secondo di questi sarà collocato a Fayence, località che provocherà senza ombra di dubbio un piccolo brivido al secondo della classifica generale: proprio in questo centro Alberto Contador si è visto scappare di sotto il naso l’ultima edizione della Parigi – Nizza, che credeva d’essersi assicurata col successo di ventiquattore prima sulla Montagne de Lure.
Al contrario, negli ultimi 50 Km non si incontreranno ulteriori difficoltà, se si esclude un facilissimo dentello. Nessun problema all’orizzonte per i velocisti, oramai abituati a porre il loro segno anche al termine di tappe più impegnativa di questa Monaco – Brignoles, primo appuntamento in linea del Tour 2009.
SOUVENIRS DU TOUR 1
Non ci sono precedenti a Brignoles, se non qualche sporadico passaggio di tappa avvenuto in una della 95 edizioni fin qui disputate, non rilevante, forse registrato solo dai quotidiani locali e ben presto caduto nell’oblio mediatico. Con Brignoles, quest’anno debutteranno nel gotha delle località che si possono vantare d’aver accolto il Tour altri sette municipi : Gerona (Spagna), Issoudun, Martigny (Svizzera), Saint-Fargeau, Tonnerre, Vatan e Verbier (Svizzera).
SOUVENIRS DU TOUR 2
Brignoles (212m s.l.m., 14963 abitanti) è un comune del dipartimento del Var, (regione Provence-Alpes-Côte d’Azur), gemellato con quattro municipalità europee, tra le quali quella italiana di Brunico. Fino agli anni ’70 era un importante centro d’estrazione della bauxite, mentre in epoca medioevale era molto apprezzato per la coltivazione di prugne. Oggi l’economia ruota prevalentemente attorno alla viticoltura ed alle attività del terziario. Al turista offre la possibilità di ammirare la chiesa gotica di Saint Sauver e soprattutto il “musée du Pays brignolais” (ospitato nell’antico Palazzo dei Conti di Provenza), che espone il più antico monumento cristiano esistente sul suolo francese, il sarcofago della Gayole (III secolo). Tra le attrezzature sportive di questa cittadina si segnalano il circuito Jean-Vial (famoso per aver ospitato per molti anni la 24 Ore di Brignoles di karting) ed il percorso di golf di Barbaroux, considerato uno dei migliori d’Europa. “Brignolaises” celebri sono stati San Ludovico d’Angiò, il poeta François d’Arbaud de Porchères, lo scrittore François-Juste-Marie Raynouard, l’ingegnere Joseph-Louis Lambot (inventore del cemento armato) ed il calciatore Jean-Jacques Marcel
LA MÉTÉO
Alla partenza da Monaco si registrerà una situazione simile a quella incontrata al momento del via della crono inaugurale, con cielo nuvoloso e temperatura non elevatissima (circa 23°) ma rilevante valore d’umidità (80%), mentre il vento spirerà debolmente.
Al traguardo di Brignoles per l’ora dell’arrivo sarà, invece, prevista una situazione opposta, ma non in negativo: farà sensibilmente più caldo (32,7°) ma non lo si soffrirà troppo a causa della decisa diminuzione del tasso di umidità 31%) e del vento moderato, che potrà raggiungere i 22 nodi.
BOULE DE CRISTAL
La classica tappa per velocisti: generalmente in queste tappe le squadre di velocisti lasciano andare via una fuga per poi riprenderla nel finale: una fuga alimentata dalla presenza di gran premi della montagna di 3 e 4 categoria. Qualche corridore con ambizioni potrà avvantaggiarsi per ottenere punti. Mentre nel gruppo vedremo sicuramente Columbia, Cervelo e altre squadre controllare la corsa.
LA TERNA SECCA DI LUCA ZANASCA
1° Cavendish
2° Hushovd
3° Napolitano
Mauro Facoltosi & Luca Zanasca