UNO PER UNO, TUTTI I FAVORITI DELLA CORSA ROSA
maggio 2, 2012
Categoria: Approfondimenti
Quello che ci apprestiamo a vivere è un Giro D’Italia dal tracciato più equilibrato rispetto agli anni scorsi ma che, proprio per questo, premierà non solo i corridori più completi fisicamente ma anche più esperti. Fondamentale, mai come in questa edizione, risulterà il supporto della squadra al proprio capitano e, quindi, la gestione dei rapporti interni alle varie formazioni.
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Foto copertina: il “trofeo senza fine”, la coppa che premierà il vincitore del 95° Giro d’Italia (www.gazzetta.it)
POSSONO AMBIRE ALLA VITTORIA
Ivan Basso: in cerca del tris, è apparso in netta crescita al Giro di Romandia. Difficilmente rivedremo il corridore formato ‘2005-2006’ ma la preparazione seguita dal ciclista sembra quella giusta per arrivare alle ultime tappe, quelle a lui più congeniali, al top della forma. Dovrà cercare di limitare i danni nelle prove a cronometro e soprattutto lungo le insidiose frazioni appenniniche. Può contare sull’appoggio del sempre affidabile Szmyd .
Josè Rujano: l’anno scorso, nonostante una preparazione a dir poco approssimata, in salita fece faville. Quest’anno, sotto l’esperta guida del ‘Principe’ Gianni Savio, ha saputo avvicinarsi al meglio all’appuntamento rosa, partecipando a numerose brevi corse a tappe, facendo attenzione a non esporsi eccessivamente. Gli altri ‘big’ dovranno cercare di metterlo fuori gioco prima dell’ultima settimana, altrimenti saranno dolori per tutti.
Frank Schleck: finalmente diviso dal fratello, dovrà dimostrare, alla non più giovane età di 32 anni, di saper gestire la pressione derivante da essere il capitano unico del team. Inoltre questa probabilmente sarà l’ultima occasione, in un Grande Giro, di poter avere a sua disposizione l’intera squadra. Nelle tappe di media montagna con arrivo in salita può far valere le sue doti di scattista, mentre rappresentano una incognita le lunghe e pendenti salite alpine dell’ultima settimana con le quali non si è mai misurato nelle vesti di leader.
LOTTANO PER LA TOP-5 MA IL PODIO NON E’ LONTANO…
Michele Scarponi: alla Liegi ha offerto una buona prestazione, dimostrando di essere pronto per il Giro. A differenza dei tre atleti citati in precedenza ha dalla sua una migliore predisposizione per le gare a cronometro ma la sua abitudine a spingere lunghi rapporti potrebbe risultargli fatale come già accaduto in passato a corridori simili per caratteristiche tecniche, ad esempio Francesco Casagrande.
Roman Kreuziger: è al momento il più in forma tra gli uomini di classifica. Nonostante la giovane età , classe 1986, è già abituato a correre nelle vesti di leader e quest’anno ha a propria disposizione un team esperto e in ottime condizioni, capace di supportarlo su qualsiasi terreno. In grado di offrire sempre buone prestazioni a cronometro, fino alla scorsa stagione non era in grado di reggere il ritmo dei migliori nelle frazioni dove erano presenti salite con pendenze a doppia cifra.
Damiano Cunego: sappiamo quanta importanza rivesta per questo ciclista la pressione psicologica. In squadra con Scarponi, sul quale saranno puntati tutti i riflettori, potrà interpretare la corsa in qualità di battitore libero e, quindi, ritornare il Cunego del Giro 2004 capace di sbalordire per le sue prestazioni.
POSSONO STUPIRE…
John Gadret: in salita non teme la concorrenza dei big, ma risulta sempre un po’ carente sotto il profilo del recupero tra una frazione e l’altra. Si trova a suo agio anche su percorsi ondulati che in questa edizione non mancano di certo. Deve trovare il coraggio di attaccare da lontano.
Domenico Pozzovivo: al Giro del Trentino ha dato spettacolo, dimostrando una netta superiorità in salita. Da verificare la sua tenuta sulle tre settimane, dato che è in un ottimo stato di forma già da parecchio tempo. Più che la classifica generale, comunque, sembrano alla sua portata la conquista della maglia di miglior scalatore e la vittoria in qualche prestigiosa tappa di montagna.
Rigoberto Uran: messosi in luce la scorsa stagione nel durissimo Giro dell’Emilia, rappresenta insieme a Thomas la coppia d’assi del solido team Sky che, data la presenza di questi due atleti, dimostra di non voler puntare solo ai successi parziali con Cavendish. Nella cronometro a squadre, grazie ai forti ‘passistoni’ presenti nella formazione, può guadagnare parecchio sui ‘favoriti’ della vigilia.
Francesco Gandolfi