IL NOCE CI PROVA MA E’ BIS LEON SANCHEZ
L’aretino della Ag2r dopo essere stato già molto attivo in salita disputa anche la volata in quel di Sion ma non può nulla di fronte al 28enne spagnolo che conquista il suo secondo successo consecutivo e strappa la maglia gialla a Wiggins che dal canto suo supera senza danni il giorno più difficile e guarda con fiducia alla crono di Crans Montana
Foto copertina: il bis di Sanchez in Romandia (foto AFP)
La quarta tappa di un Giro di Romandia in verità molto meno selettivo rispetto a quelli delle passate stagioni, 184 km da Bulle a Sion, si presentava come la più dura della corsa con il pedalabile Col des Mosses nella parte iniziale, la doppia scalata inframezzata solo da un breve tratto pianeggiante di Basse-Nendaz e Veysonnaz per complessivi 17 km con una pendenza intorno al 6% a 47 km dal traguardo e infine l’ascesa di Saint-Martin prima degli ultimi 25 km tutti in discesa e pianura. Era comunque l’ultima occasione per mettere in difficoltà la maglia gialla Wiggins e il suo Team Sky, apparso solidissimo nelle giornate precedenti, e il primo a provarci è stato il vincitore della tappa del Tonale al Giro 2010 Tschopp (Bmc), distanziato nella generale di 25” dal britannico, che sul Col des Mosses ha portato via un drappello con Peraud (Ag2r), Ignatenko e Vorganov (Katusha), Levarlet (Saur-Sojasun) e Azanza (Euskaltel) che sono riusciti a guadagnare fino a 5′ ma hanno dovuto spendere molte energie nel lungo tratto pianeggiante che precedeva la salita di Veysonnaz lungo la quale il Team Sky pur perdendo qualche elemento per strada ha iniziato a ridurre il gap dai battistrada, rimasti in tre per i cedimenti di Peraud, Azanza e Vorganov. Era questo il momento giusto per i vari Evans (Bmc), rimasto unico leader della formazione di Lelangue dopo il ritiro di Van Garderen a causa di una caduta, Kreuziger (Astana), Mollema (Rabobank) e Rolland (Europcar) per sferrare un attacco ma a muoversi sono state solo le seconde linee: dapprima ci ha provato Ivan Basso (Liquigas), che non è comunque al 100% pur avendo avvertito buone sensazioni che l’hanno spinto dopo la tappa a ufficializzare la sua partecipazione al prossimo Giro d’Italia, in compagnia di Malacarne (Europcar), Verdugo (Euskaltel) e Ten Dam (Rabobank) quindi è stata la volta di Stetina (Garmin), Giampaolo Caruso (Katusha), Rui Costa (Movistar) e ancora dello scalatore olandese che sono riusciti a guadagnare una trentina di secondi ma il gruppo, forte ancora di una sessantina di unità con quattro uomini Sky a supportare Wiggins, nella successiva discesa è riuscito a chiudere il gap sia nei confronti dei quattro inseguitori che di Tschopp, Ignatenko e Levarlet che erano rimasti soli al comando.
Sulle prime rampe che portavano a Saint-Martin Malacarne ha operato un forcing per lanciare Rolland che a metà salita ha in effetti piazzato uno scatto che si è rivelato però poco incisivo tanto che lo hanno raggiunto e superato Gadret (Ag2r), che finalmente lancia buoni segnali in vista del Giro dopo essere stato piuttosto in ombra in questa stagione, e dal giovane e talentuoso basco Landa (Euskaltel) agganciati nel tratto finale dell’ascesa da Nocentini (Ag2r), Hernandez (Saxo Bank), e Kreuziger ma Wiggins, pur essendo rimasto con il solo Porte al fianco dal momento che anche Rogers, 3° in classifica generale, aveva perso contatto, non si è scomposto e nella successiva e molto tecnica discesa si è riportato in prima persona sul gruppetto di testa in compagnia di Coppel (Saur-Sojasun), Talansky (Garmin) e Morabito (Bmc) e poco dopo è arrivato anche il resto del gruppo guidato dagli uomini della Rabobank.
A giocarsi il successo in volata sono stati dunque 40 corridori, tra i quali anche Rogers che è riuscito a rientrare, e Luis Leon Sanchez (Rabobank) dopo il successo di Charmey ha fatto nuovamente valere la legge del più forte con Nocentini che è stato bravo a posizionarsi alla sua ruota ma non ha potuto far altro che rimanerci fino al traguardo e prendere la piazza d’onore davanti a Samoilau (Movistar), Verdugo, il sempre piazzato in queste giornate Tiralongo (Astana), Rolland e Kloeden (RadioShack), che dopo i problemi fisici accusati all’inizio del mese si sta ritrovando e anche lui dovrebbe essere tra i protagonisti del Giro d’Italia. Grazie a ben 24” di abbuono raccolti nelle ultime tre giornate Sanchez ha spodestato Wiggins conquistando la maglia gialla con 9” sul britannico, 16” su Rogers, 18” su Mollema e Clement, 20” su Talansky e Kelderman e 21” su Spilak mentre Kloeden e il primo degli azzurri Nocentini sono 17° e 18° a 27”, Kreuziger 20° a 28” ed Evans 23° a 30”. Il 28enne murciano vanta ottimi precedenti nelle prove contro il tempo dove è stato campione nazionale ma difficilmente potrà resistere al ritorno di Wiggins nei 16,5 km della dura cronometro in quel di Crans Montana che chiuderanno il Giro di Romandia, caratterizzata nel tratto centrale dall’ascesa di Aminona, 4 km con pendenze vicine al 10% già affrontati all’ultimo Tour de Suisse.
Marco Salonna