CAV SI STACCA? CI PENSA WIGGINS
Malgrado le defaillances della maglia gialla Thomas e dello sprinter dell’isola di Man il dominio del Team Sky al Tour de Romandie prosegue grazie al 31enne di Londra che con una volata di potenza degna del suo illustre compagno di squadra precede Westra e un brillante Tiralongo e conquista la leadership nella generale
Foto copertina: il “grande slam” di Wiggins (foto AFP)
La prima tappa in linea del Giro di Romandia, 184,5 km da Morges a La-Chaux-de-Fonds, si prestava a diverse interpretazioni con un percorso senza quasi un metro di pianura negli ultimi 90 km malgrado le salite presenti, ultime delle quali l’Haut de la Côte a 25 km dal traguardo e quella di La Communal de la Sagne quando ne mancavano 11, non erano di quelle che facevano paura. La corsa caratterizzata in precedenza dal ritiro di Menchov (Katusha) dopo pochi km e dalla lunga fuga di Engoulvent (Saur-Sojasun), Dehaes (Lotto-Belisol), Tulik (Europcar) e Kohler (Bmc), un habituè dei tentativi da lontano, controllati dal Team Sky di Wiggins, Cavendish e della maglia gialla Thomas che ha lasciato loro non più di 5′, si è accesa proprio sull’Haut de la Côte quando i battistrada sono stati ripresi con Kohler ultimo ad arrendersi e sono iniziati gli scatti: ne hanno fatto immediatamente le spese sia Cannonball, in assoluto il primo a staccarsi, sia il leader della generale, evidentemente a causa di una preparazione finalizzata ai recenti Mondiali su pista e non alla salita, ma anche Nizzolo (RadioShack), brillante 2° al prologo di Ginevra, Peraud (Agur), un Cobo (Movistar) irriconoscibile in questa prima parte di stagione e soprattutto Fuglsang (RadioShack) che dovrebbe essere il leader della formazione statunitense al prossimo Giro d’Italia ma che appare in grave ritardo di condizione dopo la frattura a una mano al Giro di Catalogna.
Il primo a evadere dal gruppo, nel quale si è sempre segnalato nelle prime posizioni un Ivan Basso (Liquigas) apparso sulla strada giusta verso la corsa rosa, è stato Jeandesboz (Saur-Sojasun) in compagnia di Rohregger (RadioShack), quindi ci hanno provato Pinot (Fdj), Hesjedal (Garmin) e Chris Soerensen (Saxo Bank) e sulla Communal de la Sagne Nocentini (Ag2r), Navarro (Saxo Bank) e Mederel (Saur-Sojasun) che sono riusciti a guadagnare una decina di secondi ma Rogers e Porte (Sky), ultimi compagni di squadra rimasti al fianco di Wiggins, non hanno lasciato spazio riportando sempre sotto il resto del gruppo, ridotto a una settantina di unità : nel finale il campione britannico è entrato in azione in prima persona andando a chiudere sullo scatto di Rui Costa (Movistar) a 2 km dall’arrivo e soprattutto andandosi ad aggiudicare la tappa con una volata lunghissima iniziata ai 300 metri dal traguardo che non ha lasciato scampo a Westra (Vacansoleil), curiosamente già 2° dietro al 31enne di Londra alla Parigi-Nizza, e a un sorprendente Tiralongo (Astana), mai così competitivo in passato in uno sprint mentre l’altro azzurro Pietropolli (Lampre) ha chiuso 8° alle spalle di Van Garderen (Bmc), Paterski (Liquigas), Kiryienka (Movistar) e Pauwels (Omega-QuickStep).
La nuova classifica generale vede Wiggins balzare al comando grazie agli abbuoni con 7” su Rogers, 9” su Mollema e Clement (Rabobank) e 11” su Talansky (Garmin) e Kelderman (Rabobank) mentre Cataldo (Omega-QuickStep) 35° a 22” è il primo degli italiani: la seconda tappa, 149 km da Montbeliard a Moutier, presenta ancora salite ma dalla cima dell’ultima, il Col de Rangiers, al traguardo ci sono 27 km e dunque potrebbe andare in scena uno sprint di un gruppo più nutrito di quello visto a La-Chaux-de-Fonds.
Marco Salonna