POZZOVIVO-SHOW A PUNTA VELENO

aprile 19, 2012
Categoria: News

Lo scalatore tascabile della Csf fa il vuoto sulla tremenda salita finale imponendosi davanti a Szmyd e Cunego e conquista anche la maglia ciclamino a dispetto del tempo perso a Sant’Orsola Terme. Buone prestazioni anche per Rujano e Kreuziger mentre cede l’ex leader Frank e naufraga Scarponi

Foto copertina: Pozzovivo guarda dritto verso l’acuminata cima della Punta Veleno (foto Bettini)

Per la prima volta nella storia del Giro del Trentino e del ciclismo professionistico i corridori hanno percorso le tremende rampe di Punta Veleno, 8,5 km con una pendenza media del 15% e la vetta posta a soli 2,5 km dal traguardo di Brenzone, comune sparso del veronese posto sulla costa est del Lago di Garda. La tappa, 167,8 km con partenza da Pergine e caratterizzata anche dall’ascesa abbastanza impegnativa di Lumini nella parte centrale, è stata percorsa a velocità altissima fin dalle prime fasi con l’onnipresente Frapporti (Team Idea), Montaguti (Ag2r), Vila (Utensilnord), Felline (Androni) e Barta (NetApp), recente vincitore della Settimana Internazionale Coppi & Bartali, in fuga dai primissimi km e il gruppo che, guidato dalla Liquigas che con un Basso in ritardo di condizione aveva in Szmyd e Capecchi i due uomini di punta, ha annullato il gap già prima della salita di Lumini dove al comando si è portata la Csf di un Pozzovivo voglioso di recuperare il distacco accumulato a Sant’Orsola Terme a causa di una distrazione nella discesa del Passo Redebus; non c’è stato comunque nessun altro attacco e un gruppo forte ancora di un’ottantina di corridori si è presentato compatto ai piedi della terribile ascesa di Punta Veleno.
In una delle ultime curve che precedevano le prime rampe della scalata finale Agnoli (Liquigas) che si trovava in testa al gruppo ha sbagliato strada e con lui anche Basso e Di Luca (Acqua&Sapone) che si trovavano alla sua ruota e hanno perso così una trentina di secondi, rimanendo di fatto esclusi dalla lotta per il successo: il primo a fare il forcing è stato Rubiano (Androni) ma poche centinaia di metri dopo si è posto al comando Pozzovivo con i soli Cunego (Lampre), Kreuziger (Astana) e Szmyd in grado di tenere la ruota mentre alle loro spalle inseguiva un gruppetto comprendente tra gli altri la maglia ciclamino Frank (Bmc), Rujano (Androni) e Scarponi (Lampre), che vista l’impossibilità di rimanere con i migliori e difendere il titolo del 2011 al Giro del Trentino ha poi mollato completamente chiudendo con un distacco superiore ai 12′; desta comunque perplessità in chiave Giro d’Italia la prestazione dell’atleta di Filottrano che pure era apparso pimpante al Giro dei Paesi Baschi. Davanti Pozzovivo ha proseguito nella sua azione e il suo ritmo è risultato insostenibile prima per Cunego, poi per Kreuziger, che complice un rapporto troppo duro ha avuto un attimo di crisi venendo superato anche dal veronese, e infine per Szmyd che è stato comunque l’unico a rimanere a un distacco controllato dallo scatenato lucano: alle spalle di questi uomini ha perso pesantemente terreno Frank malgrado da metà salita in poi abbia avuto l’apporto del compagno Pinotti mentre Rujano salendo con il proprio passo ha superato prima Kreuziger e poi Cunego bravo comunque a rimanere a pochi metri dal venezuelano, agguantarlo nel tratto finale dell’ascesa meno impegnativo e staccarlo nella successiva discesa.
Al traguardo Pozzovivo è giunto con 23” su Szmyd, 1′12” su Cunego, 1′20” su Rujano, 1′40” su Kreuziger che si è comunque difeso benissimo su una salita non adatta alle sue caratteristiche, 2′07” su Dupont (Ag2r) autore di un ottimo recupero nel tratto finale e 2′12” sul bravissimo Huzarski (NetApp) su Serpa e su Brajkovic (Astana): Frank ha chiuso 13° a 2′35”, Rolland (Europcar), lontanissimo parente in stagione dell’atleta capace di imporsi in cima all’Alpe d’Huez all’ultimo Tour de France, 20° a 3′41”, un deludente Gadret (Ag2r) 24° a 4′26” e Basso autore di una prova senza infamia e senza lode considerate le sue possibilità attuali 28° a 4′54” insieme a Capecchi. Il distacco scavato nei confronti degli avversari ha consentito a Pozzovivo di conquistare anche la maglia ciclamino con 25” su Cunego, 49” su Szmyd, 50” su Kreuziger e 1′42” su Frank: al lucano basterà ora controllare la situazione nella quarta e ultima tappa, 177,5 km da Castelletto di Brenzone al mitico ma pedalabile Passo Pordoi dove dato il suo spunto veloce Cunego ha la possibilità di guadagnare successo di tappa e 10” di abbuono ma difficilmente può sperare di togliere di ruota al Pozzovivo in formato super delle ultime due giornate, che se saprà evitare gli incidenti che l’hanno costretto al ritiro negli ultimi anni sarà grande protagonista anche al prossimo Giro d’Italia.

Marco Salonna.

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