GASPAROTTO IMMENSO SUL CAUBERG

aprile 16, 2012
Categoria: 5) AMSTEL GOLD RACE, News

A sorpresa Enrico Gasparotto fa sua l’Amstel Gold Race, prima gara delle Ardenne, andando così a far risplendere i colori italiani nell’albo d’oro delle classiche sbiaditi ormai dal trascorrere di troppi anni senza alcuna vittoria italiana, da quando nel 2008 Damiano Cunego vinse il Giro di Lombardia.

Foto copertina: Gasparotto svetta su tutti in cima al Cauberg (foto Bettini)

Alla vigilia la prima classica delle Ardenne non aveva ancora un favorito. Tanti nomi, tantissimi indizi ma nessuna certezza sul possibile vincitore. A sorpresa un maestoso Enrico Gasparotto (Astana) in rimonta su Jelle Vanendert (Lotto Belisol) e Peter Saan (Liquigas), rispettivamente secondo e terzo all’arrivo, va ad alzare le braccia al cielo in cima al Cauberg. La corsa che prevedeva 31 côtes da affrontare è esplosa soltanto nel finale quando, ripresa la fuga della prima ora, una sorprendente ed inaspettata azione di Oscar Freire, ripreso soltanto a 200 metri dal traguardo, ha tenuto gli appassionati col fiato sospeso con il gruppo dei migliori su per il Cauberg scatenati nel riacciuffare lo spagnolo. Fino ad allora pochissime emozioni vista la situazione in corsa con sette uomini in fuga Pello Bilbao (Euskaltel-Euskadi), Romain Bardet (Ag2r), Cedric Pineau (FDJ-BigMat), Simone Stortoni (Lampre-ISD), Steven Caethoven (Accent.Jobs-Veranda’sWillems), Raymond Kreder e Alex Howes (Garmin-Barracuda), evasi dal gruppo dopo circa 40 km. In testa al gruppo, ad alternasi nell’inseguimento, sia gli uomini della Katusha, per la soluzione Joaquim Rodriguez, sia quelli della BMC per un Philippe Gilbert, dominatore in Olanda un anno fa, ed apparso oggi in netta ripresa. Tra le due squadre “faro” della corsa sempre nelle prime posizioni le maglie azzurre dell’Astana a ben proteggere e guidare tra le insidiose stradine olandesi il loro capitano Enrico Gasparotto. La fuga, raggiunto un vantaggio massimo di 13’.20”, è stata riassorbita definitivamente a 9 Km dall’arrivo quando Bardet, da solo al comando, si è visto arrivare il gruppo di tutti i migliori. Poco prima durante l’ascesa al Kruisberg, uno dei papabili alla vittoria finale, Samuel Sanchez (Euskaltel – Euskadi), vittima di un incidente meccanico è stato costretto ad inseguire il gruppo tirato da Greg Van Avermeat (BMC). Il campione spagnolo aiutato da due compagni di squadra è riuscito ad accodarsi al gruppo dei migliori poco prima dell’ascesa dell’Eyserbosweg, terzultima côtes prevista. Su per la salita “delle antenne” la fuga era ormai ridotta a solo due unità con Bardet ed Howes che conservavano un vantaggio di solo 29”. Vantaggio che si è ulteriormente ridotto su per il Fromberg a soli 10”. A questo punto della corsa restano da affrontare il Keutenberg ed il Cauberg, e proprio sulla penultima côtes è Gasparotto a provare un allungo, subito stoppato da Rodriguez. Stessa sorte, questa volta in pianura, per un timido allungo voluto da Peter Sagan (Liquigas) e Thomas Voeckler (Team Europcar) riacciuffati da un onnipresente Greg Van Avermeat a pilotare nelle posizioni di testa il proprio capitano Gilbert. Come detto a 9 Km dalla conclusione la fuga viene annullata e sarà ancora una volta l’ascesa al Cauberg a determinare il vincitore della corsa. A sorpresa, quando al traguardo mancano 7 Km, è Oscar Freire (Katusha) a rendersi protagonista di un’azione in solitaria. Lo spagnolo riesce ad affrontare le prime rampe del Cauberg con 10” di vantaggio sugli inseguitori. Il primo a riportarsi su di lui è Niki Terpstra (Omega Pharma-Quickstep), dietro di loro i big si guardano, nessuno prende in mano la corsa fino a quando Gilbert prova a riportarsi sui due uomini di testa. Terpstra, sfiancato dall’inseguimento, si pianta letteralmente sulle prime rampe del Cauberg, stessa sorte, ma solo ai 200 metri dall’arrivo per Freire sorpassato da Gilbert, Vanendert e Gasparotto, mentre poco più indietro Damiano Cunego (Lampre) a causa di un contatto con Iglinskiy (Astana) cade a terra compromettendo ogni possibilità di riprendere i quattro lanciati verso il traguardo. Gilbert in testa è ripreso da Gasparotto con Sagan a lanciare la volata e Vanendert subito dietro. A questo punto però ad averne di più è il corridore italiano, con forza e determinazione, sopravanza lo slovacco trionfando a braccia alzate sul Cauberg. Secondo un ottimo Vanendert, terzo a completare il podio Sagan poi Freire e Voeckler, sesto arriva Gilbert. Gran bella vittoria italiana quindi a darci fiducia per i prossimi importanti appuntamenti.

Antonio Scarfone

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