IMPEY, VITTORIA PER CASO

aprile 3, 2012
Categoria: News

In testa per preparare la volata di Davis il sudafricano della GreenEdge guadagna qualche metro sul resto del gruppo e tira dritto fino al traguardo resistendo al ritorno del compagno di squadra australiano che conquista la piazza d’onore davanti ad Appollonio e a Rojas che conserva il primato nella generale

Foto copertina: Impey si impone a Vitoria-Gasteiz (foto Susanne Goetze / cyclinginside.com)

Così come quella inaugurale di Güeñes la seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi, 165,7 km che dalla località della Biscaglia portavano al tradizionale traguardo di Vitoria-Gasteiz, era una frazione sostanzialmente interlocutoria con salite che non presentavano nè la lunghezza nè le pendenze adatte per poter fare la differenza anche se la cima dell’ultima, l’Alto de Zaldiaran, era posta a soli 9 km dalla conclusione. La gara caratterizzata da pioggia e freddo lungo tutto il percorso è vissuta sulla fuga di Julian Sanchez (Caja Rural), Bosisio (Utensilnord), Christensen (Saxo Bank), Pineau (Omega-QuickStep) e soprattutto Pinot (Fdj), atleta ancora 21enne ma che già nella passata stagione al debutto tra i pro ha mostrato grandi qualità nelle corse più impegnative ed è un pericoloso outsider per quanto riguarda la classifica generale: anche per questo il gruppo che inizialmente aveva lasciato un margine di oltre 7′ ai battistrada ha inseguito con molta decisione e diverse squadre hanno alternato i propri uomini al comando fino al ricongiungimento ai piedi dell’ultima salita, in realtà un lungo falsopiano che non ha dato modo ai contrattaccanti Sulzberger (GreenEdge), già in avanscoperta nella frazione di Güeñes, Dyachenko (Astana), Vorganov (Katusha) e Nerz (Liquigas), talentuoso tedesco che si era messo in evidenza proprio sulle strade basche nell’ultima edizione della Vuelta e che per un breve tratto è rimasto solo al comando, di guadagnare più di qualche decina di metri sul resto del gruppo.
La successiva discesa non era molto tecnica ma con la strada bagnata presentava comunque delle insidie ed è per questo oltre che per preparare lo sprint di Gavazzi che 6 uomini dell’Astana si sono posizionati in testa al plotone con anche Cunego e Scarponi (Lampre) pronti a inserirsi nella scia del treno degli uomini di Martinelli: in effetti si sono creati dei buchi che hanno tagliato fuori una sessantina di atleti, tra cui Nocentini (Ag2r) e Daniel Martin (Garmin) che sono poi arrivati al traguardo con un ritardo di 2′14”, ma gli altri sono arrivati tutti assieme a giocarsi il successo. Negli ultimi 2 km sono stati gli uomini della GreenEdge a prendere il comando in vista di uno sprint di Allan Davis e ai 700 metri è accaduto l’imprevisto con Impey che ha approcciato molto forte una rotonda guadagnando qualche metro su un corridore della Lotto-Belisol che si trovava alla sua ruota; a questo punto il 28enne sudafricano, che come risultato più prestigioso nel suo palmarés aveva il successo nel Giro di Turchia del 2009, ha proseguito nell’azione ed è riuscito a mantenere la testa fino al traguardo chiudendo davanti a Davis, ad Apollonio (Sky) e a Rojas (Movistar), che in assenza di abbuoni ha conservato la maglia di leader grazie alla somma dei piazzamenti dopo la vittoria di Güeñes: 6° e 7° hanno chiuso Ratto (Liquigas) e Gavazzi con Pietropolli (Lampre) che ha chiuso la top ten.
Rojas rimane dunque in testa alla generale davanti a Ratto, Wegmann (Garmin), Impey, Gavazzi e altri 87 atleti tutti con lo stesso tempo ma le cose cambieranno al termine della terza tappa, indubbiamente la frazione regina di questo Giro dei Paesi Baschi. Nei 164 km che da Vitoria-Gasteiz porteranno a Eibar-Arrate i corridori dovranno affrontare 7 gran premi della montagna 6 dei quali di 1a e 2a categoria con l’arrivo posto 2 km dopo la vetta dell’Alto de Usartza, 5,8 km con una pendenza media dell’8,4% che hanno sempre fatto selezione e in cui Samuel Sanchez sia nel 2010 che nel 2011 si è dimostrato il più forte imponendosi in entrambe le occasioni sul traguardo di Eibar.

Marco Salonna

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