VALVERDE NON C’E? CI PENSA ROJAS
In assenza del murciano che ha dato forfait all’ultimo minuto è il campione spagnolo a tenere alta la bandiera della Movistar al Giro dei Paesi Baschi vincendo in rimonta la frazione inaugurale di Güeñes davanti a Poels, Wegmann e Ratto che si era lanciato per primo nello sprint finale. Già fuori dai giochi il campione uscente Kloeden
Foto copertina: lo sprint che ha deciso la prima tappa del Giro dei Paesi Baschi (foto Susi Goetze)
Vuoi per la grande tradizione di ciclismo che alberga in queste terre e vuoi per i percorsi ideali per preparare al meglio sia le classiche delle Ardenne che i grandi Giri un vero e proprio parterre de roi si è presentato al via della 52a edizione del Giro dei Paesi Baschi, che da questo punto di vista presenta un campo partenti di qualità inferiore forse al solo Tour de France. Gli uomini da battere saranno i vincitori delle ultime due edizioni Horner e Kloeden (RadioShack), leader di una corazzata che comprende anche Frank Schleck, Monfort e Zaugg, e l’atleta di casa Samuel Sanchez (Euskaltel), a caccia del primo successo in carriera nella classifica generale, che in assenza di Valverde (Movistar), reduce da alcuni problemi fisici che l’hanno costretto ad abbandonare il Giro di Catalogna e di Leipheimer (Omega-QuickStep) che è stato investito da un’auto per fortuna senza gravi conseguenze proprio alla vigilia, dovranno vedersela con Rogers (Sky), Rodriguez (Katusha), Tony Martin e Peter Velits (Omega-QuickStep), Van den Broeck (Lotto-Belisol), Péraud (Ag2r), Gesink e Mollema (Rabobank), Gerrans (GreenEdge) e Daniel Martin (Garmin) nonchè Cunego e Scarponi (Lampre), principali punte di una spedizione azzurra che può contare su Carrara (Vacansoleil), Giampaolo Caruso (Katusha), Nocentini (Ag2r) e Pinotti (Bmc) per un buon piazzamento finale mentre ai successi parziali punteranno Gasparotto e Gavazzi (Astana), Appollonio (Sky), Ratto e Moser (Liquigas) e Ulissi (Lampre): oltre ai verdi di Amadio e ai blufucsia di Damiani è presente anche l’Utensilnord che sarà capitanata dal basco Vila.
Proprio la formazione di Bordonali è stata grande protagonista nella prima tappa, 152 km da Güeñes a Güeñes con 7 gran premi della montagna concentrati però quasi tutti nella fase iniziale e centrale del percorso, con il neoprofessionista Mucelli in fuga fin dalle prime battute con il veterano De La Fuente (Caja Rural), che ne ha approfittato per fare incetta di punti per la classifica degli scalatori: il gruppo ha comunque controllato agevolmente la situazione con varie squadre ad alternarsi al comando e un ritardo dai battistrada che non ha mai superato i 4′ ma sono stati gli uomini della Rabobank e della Lotto-Belisol in vista di una possibile volata rispettivamente di Matthews e Meersman a chiudere il gap a 15 km dal traguardo vale a dire ai piedi dell’Alto de San Cosme, ultima ascesa di giornata.
I poco più di 2 km al 5% di pendenza media non consentivano comunque di fare grande selezione e una caduta avvenuta nelle primissime posizioni del gruppo in cui è stato coinvolto anche Ulissi hanno fatto sì che ci fosse un rallentamento finchè ormai in prossimità della vetta finalmente Sulzberger (GreenEdge) ha smosso le acque; la discesa successiva ha visto nell’Euskaltel la formazione più attiva dapprima in fase d’attacco con Martinez e Izagirre che hanno tentato di andarsene in compagnia di Kiserlovski (Astana), Nerz (Liquigas) e Vicioso (Katusha) e successivamente in testa al gruppo per annullare il successivo contrattacco di Navarro (Saxo Bank) e Zaugg.
Il plotone è arrivato dunque pressochè compatto all’ultimo km ma nessuna squadra è riuscita a organizzare un treno e ne è venuto fuori uno sprint piuttosto caotico: alla fine la Liquigas è stata brava a portare Ratto in testa sul rettilineo conclusivo ma il 22enne piemontese è stato superato prima da Poels (Vacansoleil) e successivamente dal campione spagnolo Rojas (Movistar) che si è lanciato ai margini delle transenne riuscendo a scavalcare negli ultimi metri anche l’olandese e andando a conquistare il suo primo successo stagionale. Ratto ha ottenuto un comunque positivo 4° posto preceduto anche da Wegmann (Garmin) mentre 9° ha chiuso Gavazzi e 10° Bailetti (Utensilnord) in un gruppo che comprendeva tutti gli uomini di classifica ad eccezione di Kloeden che ha accusato un ritardo di 5′07” e dice dunque addio alla possibilità di bissare il trionfo della passata stagione. La seconda tappa, 165 km da Güeñes a Vitoria-Gasteiz, presenta sei gran premi della montagna non troppo impegnativi ma gli ultimi quattro, con la cima dell’Alto de Zaldiaran posta a 9 km dal traguardo, sono in rapida successione nella seconda metà del percorso ed è probabile che ci sia maggiore selezione e uno sprint di un gruppo di 50-60 corridori, anche se le frazioni decisive saranno la terza e la quarta con gli arrivi in salita di Eibar e dell’Alto de Ibardin e la crono conclusiva di Oñati.
Marco Salonna