GP INDURAIN, MORENO GUIDA IL FESTIVAL IBERICO
Tripletta spagnola nella corsa dedicata al campione navarro con il 30enne di Madrid che rientra sul gruppetto di testa dopo esserne rimasto staccato fa il vuoto sullo strappo finale di Basilica de Puy battendo Landa e Madrazo con Damiano Caruso 8° e Moreno Moser 12°
Foto copertina: Moreno svetta sul traguardo del Santuario del Puy, ad Estella, traguardo del GP Indurain (foto Susanne Goetze / cyclinginside.com)
La 44a edizione del Gp Miguel Indurain, che ha assunto questa denominazione a partire dal 1999 vale a dire tre anni dopo il ritiro del navarro vincitore di cinque Tour de France consecutivi e due Giri d’Italia, si è disputata lungo un percorso di 179 km con partenza da Estella e arrivo alla Basilica de Puy infarcito di salite con un gpm di 1a categoria all’Alto de Giurguillano, quattro di 2a categoria e l’ultimo km tutto all’insù verso il traguardo: al via solo 11 squadre e 98 corridori ma non era certo la qualità a mancare con Rodriguez (Katusha) e Samuel Sanchez (Euskaltel), vincitori rispettivamente nel 2010 e nel 2011, uomini da battere spalleggiati rispettivamente da Moreno e Menchov e da Anton e Astarloza e con Wegmann e Daniel Martin (Garmin), Cobo e Rui Costa (Movistar), De La Fuente (Caja Rural), Damiano Caruso (Liquigas), Chris Soerensen (Saxo Bank) e Nocentini (Ag2r), in grande evidenza sia alla Tirreno-Adriatico che al Critérium International e unico italiano a essersi imposto in questa corsa insieme a Garzelli, pronti a dire la loro.
La gara è vissuta sulla fuga di Urrutia (Orbea), Cano (Andalucia), Belda (Burgos-Bh) e Julian Sanchez (Caja Rural), atleta passato professionista con la Fassa Bortolo già attivissimo al Giro di Catalogna e ultimo ad arrendersi al ritorno del gruppo che guidato da Euskaltel, Katusha e Movistar dopo aver concesso un vantaggio di oltre 8′ ha chiuso il gap a 40 km dall’arrivo. Sull’Alto de Lezaun si è accesa la battaglia tra i big con Giampaolo Caruso (Katusha) e Paulinho (Saxo Bank) primi a provarci e Vicioso (Katusha), Herrada e Karpets (Movistar) e Zabriskie (Garmin) che hanno tentato a loro volta di andarsene ma il plotone, dal quale hanno perso contatto un Nocentini in giornata no e un Cobo in ritardo di condizione che in questa stagione, punterà esclusivamente a Tour e Vuelta, non ha lasciato spazio fino all’Alto de Eraul, penultima ascesa di giornata con la vetta posta a 10 km dal traguardo, quando 12 corridori tra cui Damiano Caruso e Moser (Liquigas) e ancora Giampaolo Caruso sono riusciti a prendere un leggero margine: sembrava essere l’azione buona ma Moreno è riuscito a riportarsi sotto in discesa e a fare la differenza negli ultimi 300 metri conquistando il suo secondo successo stagionale con un’azione simile a quella che gli aveva consentito di aggiudicarsi una tappa alla Vuelta de Andalucia. Il 30enne madrileno si è imposto con 2” su Landa (Euskaltel), 7” su Madrazo e Rui Costa (Movistar), 9” su Nerz (Liquigas), 14” su Paulinho, 17” su Danail Petrov (Caja Rural) e 23” su Giampaolo Caruso 8° e primo degli italiani mentre hanno chiuso con un ritardo rispettivamente di 1′32” e 2′03” Rodriguez e Samuel Sanchez, che nel finale si è messo a disposizione dei compagni di squadra e che nei prossimi giorni cercherà a tutti i costi di far suo il Giro dei Paesi Baschi in programma dal 2 al 7 aprile che ancora manca nel suo palmarés.
Marco Salonna