BENEDETTI-HUZARSKI-BARTA, STAFFETTA VINCENTE
Per il terzo giorno consecutivo la maglia rossa della Settimana Coppi e Bartali cambia padrone ma resta in casa NetApp con il 27enne ceco che si aggiudica la crono conclusiva di Crevalcore davanti a Malori e a un sorprendente Garzelli e con essa anche la classifica generale
Foto copertina: Jan Barta, il vincitore della 27a edizione della Settimana Internazionale, dal 2011 intitolata a Coppi e Bartali (foto Bettini)
La Settimana Internazionale Coppi e Bartali si è conclusa con una cronometro di 14,3 km sulle strade di Crevalcore sul medesimo percorso che nella passata stagione vide il successo di tappa di Malori davanti ad Ascani e a Sutherland. Il primo atleta a far segnare un tempo significativo è stato Fofonov (Astana) che ha chiuso in 17′13” facendo meglio di 9” rispetto al compagno Vinokourov autore comunque di una discreta prova alla luce di una condizione ancora precaria e venendo battuto prima da Rabottini (Farnese) e poi da un eccellente De Marchi (Androni) che ha battuto di 5” il pescarese e di 6” il kazako: il grande favorito per il successo parziale era comunque ancora Malori (Lampre) che è balzato davanti a tutti già al rilevamento intermedio e al traguardo ha chiuso con 17” di vantaggio di De Marchi facendo però segnare un tempo di 16′51” superiore di 14” rispetto a quello di un anno fa, segnale di una condizione che non è la stessa di allora quando si piazzò anche 5° nella classifica generale.
In ogni caso il campione italiano di specialità è rimasto a lungo al comando con il solo Kangert (Astana) a inserirsi nelle prime posizioni con un distacco di 18” e ha iniziato a tremare solo quando hanno iniziato a partire gli uomini di classifica con Garzelli e Reda (Acqua&Sapone) e Moser (Liquigas) che hanno fatto segnare un tempo migliore del parmense al rilevamento intermedio ma al traguardo hanno chiuso con un distacco rispettivamente di 6, 9 e 8”: comunque rimarchevole la prestazione del neopro trentino così come quella del 38enne di Besano che già alla Tirreno-Adriatico era stato protagonista di un’ottima crono a San Benedetto del Tronto e che mai in carriera si era espresso a questi livelli nelle prove contro il tempo se non in cronoscalate come quella di Plan de Corones al Giro 2010 o quella del Sèstriere che gli permise di conquistare la maglia rosa nel 2000. Buona anche la prova di Voss (Endura) che ha chiuso a 18” da Malori mentre hanno fatto segnare tempi prevedibilmente più alti Serpa e Rujano (Androni) che hanno accusato 26” e 34” con il venezuelano che può comunque essere soddisfatto della condizione evidenziata in queste giornate soprattutto se si considera che il prossimo Giro d’Italia si deciderà quasi certamente in salita e non contro il tic-tac.
La lotta per il successo finale della Coppi e Bartali era comunque circoscritta alla maglia rossa Huzarski (NetApp) e a Di Luca (Acqua&Sapone), Ulissi (Lampre) e Barta (NetApp), distanziati alla vigilia rispettivamente di 10, 11 e 13” dal polacco; il ceco già capace di chiudere 5° nella crono della Vuelta a Murcia ha fatto capire le sue intenzioni già all’intertempo portandosi per 10” davanti a Malori e mantenendone 4 al traguardo mentre Ulissi dopo un buon avvio ha accusato un lieve calo chiudendo con un distacco di 23”, Di Luca ha confermato di non essere uno specialista perdendone ben 54 e Huzarski è partito lentamente ma ha limitato i danni nella seconda parte chiudendo a 26” da Barta e a 3” da Ulissi difendendo quantomeno il 2° posto nella classifica generale.
Colpo doppio dunque per Barta che ha vinto la prova contro il tempo con 4” su Malori, 10” su Garzelli, 12” su Moser e 13” su Reda ed è balzato al comando anche nella generale con 13” su Huzarski, 21” su Ulissi, 26” su Garzelli e 27” su Reda; doppietta dunque per il Team NetApp che è stato grande protagonista in tutta la corsa emiliana con anche Benedetti che ha mantenuto per due giorni la maglia rossa di leader e che ha dimostrato di essere degno dell’invito al Giro d’Italia anche se l’Acqua&Sapone esclusa per fare posto alla compagine tedesca si è dimostrata a sua volta all’altezza mettendo 3 uomini nei primi 10 della generale e potendo contare su altri atleti di spicco quale Betancourt: per quanto riguarda le altre graduatorie Ulissi oltre ai successi di tappa di Levizzano e Pavullo ha conquistato la classifica a punti e quella di miglior giovane mentre Rubiano (Androni) si è aggiudicato quella dei gran premi della montagna.
Marco Salonna