VACHON SORPRENDE, EVANS BATTE UN COLPO
Il 27enne francese si aggiudica allo sprint la semitappa inaugurale del
Critérium International davanti a Wyss e Koretzky mentre nella breve crono del
pomeriggio la spunta il vincitore del Tour di un anno fa, fin qui mai visto
nelle prime posizioni, davanti a Rogers e Geschke con Pinotti brillante 5°
Foto copertina: Evans in azione nella crono pomeridiana (Iconsport)
Per il terzo anno consecutivo il Critérium International si disputa in Corsica
ma la formula è leggermente variata rispetto al passato con la semitappa in
linea, 89 km da Portovecchio a Portovecchio, e la breve crono, 6,5 km sempre
nel centro principale dell’isola, che si disputano nel primo giorno di gara
mentre la frazione più impegnativa con arrivo in salita al Col de l’Ospedale
chiuderà la competitizione: i nomi di spicco di questa edizione sono il
campione uscente Frank Schleck e Monfort (RadioShack), Evans e Pinotti (Bmc),
Froome e Rogers (Sky), Fédrigo (Fdj), Le Mevel e Zabriskie (Garmin), Péraud e
Nocentini (Ag2r), Anton (Euskaltel), Rolland (Europcar) e Duarte (Colombia-
Coldeportes) senza dimenticare il 40enne Voigt (RadioShack) capace di imporsi
per ben 5 volte in questa corsa, prima delle quali nel lontano 1999.
La prima semitappa si è disputata lungo un tracciato piuttosto nervoso ma
senza reali difficoltà se si eccettua la Côte de Conca posta a metà gara
tuttavia la pioggia e la pressochè totale assenza di velocisti nella starting
list e dunque di squadre faro hanno reso la gara di difficile interpretazione;
a incaricarsi di fare l’andatura nel gruppo all’inseguimento di Bérard (Ag2r),
Le Lay (Saur-Sojasun) e Tarride (La-Pomme Marseille), che sono scattati al km 7
e hanno avuto un vantaggio massimo di poco superiore ai 2′, sono stati gli
uomini del Team Sky ma il momento chiave è stato la discesa della Côte de Conca
quando davanti è rimasto un plotone di circa 50 corridori mentre sono rimasti
attardati tra gli altri Zabriskie, Le Mevel, Péraud, che anche alla Parigi-
Nizza ha dovuto abbandonare le ambizioni di classifica per aver perso terreno
in una frazione sulla carta banale, e Astarloza (Euskaltel) che complice il
gran lavoro degli uomini della RadioShack non sono più riusciti a rientrare e
hanno chiuso con un distacco di 49” mentre ancora peggio è andata a Rolland e
Kern (Europcar) che hanno accusato un ritardo superiore ai 6 minuti. Mentre Le
Lay e Tarride sono stati presto raggiunti Bérard ha tentato di proseguire
nell’azione in solitudine ma anche lui ha dovuto arrendersi al ritorno degli
inseguitori e tutto si è deciso in una volata piuttosto confusa e condizionata
da una caduta che ha coinvolto tra gli altri Haas (Garmin), Riblon (Ag2r) e il
22enne siciliano Puccio (Sky): a spuntarla è stato il semisconosciuto francese
Vachon (Bretagne), che ha conquistato anche la maglia gialla di leader, davanti
a Wyss (Bmc), Koretzky (La Pomme-Marseille), Geschke (Project 1T4I), che aveva
vinto a Portovecchio nella passata stagione, e Bazin (Auber93).
La crono del pomeriggio, di 1,3 km più corta rispetto a quella del 2011, si è
disputata sotto il sole e si è rivelata equilibratissima con 8 uomini nello
spazio di 2”. A spuntarla è stato un Evans che apparso sotto tono nelle prime
corse stagionali così come la sua Bmc che solo ora malgrado il grande budget e
i tanti campioni di cui dispone ha centrato solo ora il primo successo
stagionale; il 35enne australiano ha preceduto per pochi centesimi il
connazionale Rogers, per 1” Geschke che conferma grande feeling con questa
corsa e per 2” Roux (Fdj), Monfort, un più che positivo Pinotti che ha
migliorato il 10° posto della crono di San Benedetto del Tronto alla Tirreno-
Adriatico, Zabriskie e Bookwalter (Bmc) mentre per quanto riguarda gli altri
uomini che aspirano al successo finale Voigt ha chiuso a 10”, Froome a 11”,
Nocentini a 15”, Frank Schleck a 22” e Anton a 30”: tutti questi uomini a
cominciare dal lussemburghese che ha fatto la differenza un anno fa hanno
ancora la possibilità di riaprire i giochi lungo i 14,3 km al 6,2% di pendenza
media che porteranno i corridori in cima al Col de l’Ospedale al termine di una
tappa di 179 km con partenza da Porto Vecchio.
Marco Salonna