VIVIANI STAVOLTA FA CENTRO, NETAPP IN FORMA-GIRO
Il velocista veronese che a Riccione si era fatto sorprendere insieme alla Liquigas dalla fuga di Palini si riscatta aggiudicandosi lo sprint di Gatteo davanti a Richeze e Battaglin mentre la cronosquadre del pomeriggio è appannaggio della formazione tedesca, il cui invito alla corsa rosa aveva suscitato diverse discussioni, davanti a Endura e Androni con Benedetti che balza in testa alle generale
Foto copertina: la NetApp lanciata verso il successo nella cronosquadre di Gatteo (foto Bettini)
La seconda giornata della Settimana Internazionale Coppi e Bartali è stata caratterizzata da due semitappe entrambe con partenza e arrivo a Gatteo: al mattino 99,5 km con le scalate di Sogliano al Rubicone e Passo delle Siepi la cui vetta era posta a 35 km dal traguardo e al pomeriggio una cronosquadre di 14,9 km. La frazione in linea è vissuta sulla fuga di Louder (Unitedhealtcare) e Kuenzli (Spidertech) che hanno guadagnato fino a 1′30” sul gruppo condotto dal Team Idea della maglia rossa Palini: la prima salita è stata affrontata ad andatura regolare e non ha prodotto selezione mentre sul Passo delle Siepi si è accesa la battaglia con Louder che ha distanziato il compagno d’avventura e l’Acqua&Sapone che ha operato un forcing, con Di Luca spesso in testa in prima persona, che ha fatto sì che lo statunitense venisse raggiunto e di cui hanno fatto le spese tra gli altri Guardini (Farnese), che non è più riuscito a rientrare malgrado tutti i compagni ad eccezione di Failli che punta alla classifica generale si fossero fermati ad attenderlo, e Palini che invece è riuscito insieme a un’altra trentina di atleti a riagganciarsi nella discesa. In vista dello scollinamento gli uomini della Androni, probabilmente la squadra da battere in salita di questa Coppi e Bartali insieme all’Astana, si sono mossi dapprima con Rujano a ruota del quale si è portato Brambilla (Csf) e successivamente con Rubiano che è stato comunque raggiunto subito dopo la vetta. Il tratto finale pianeggiante è stato condotto dalla Liquigas con l’obiettivo di impedire il rientro di Guardini e lanciare lo sprint di Viviani che si è rivelato nettamente il più forte conquistando il suo sesto successo stagionale davanti a Richeze (Nippo), che lo aveva battuto nello sprint del gruppo a Riccione, a Battaglin (Csf), al bravo Palini che conferma di avere buone attitudini da velocista e mantiene la leadership nella generale e a Felline (Androni) mentre il gruppo comprendente Guardini ha chiuso con un ritardo di 5′10”.
La cronosquadre del pomeriggio vedeva come favorite la Liquigas e l’Astana e invece ad avere la meglio del tutto a sorpresa è stato il Team NetApp, squadra tedesca senza corridori di grande prestigio che malgrado questo e non senza polemiche è stata invitata al prossimo Giro d’Italia a discapito di formazioni sulla carta più quotate: gli uomini di Jens Heppner hanno vinto con 8” sull’Endura di Tiernan-Locke, che diventa pericolosissimo in chiave successo finale, e 15” sull’Androni che non ha ripetuto il successo della passata stagione in quel di Riccione ma che può comunque essere soddisfatta con Rujano, Sella e Serpa in posizione ideale per attaccare nei prossimi giorni. Buona prova anche dell’Acqua&Sapone di Garzelli e Di Luca 4a a 16” mentre la Liquigas e l’Astana non sono andate oltre il 5° e l’8° posto con un distacco di 24 e 27”; con lo stesso ritardo del team kazako ha chiuso anche la Lampre, che però a parte Malori e Ulissi non schiera grandi nomi in questa corsa, mentre il Team Idea è andato oltre le aspettative ma i 32” di ritardo hanno fatto sì che Palini dovesse cedere la maglia di leader.
Grazie al secondo posto dietro al bresciano nella tappa di Riccione la nuova maglia rossa è il 24enne trentino Cesare Benedetti che ha un vantaggio di 6” sui compagni di squadra Schorn, Barta, Brandle, Huzarski e Dietziker; per quanto riguarda gli uomini di classifica Tiernan-Locke è a 14”, Serpa, Sella e Rujano a 21”, Garzelli e Di Luca a 22”, Damiano Caruso a 30”, Pozzovivo, Ulissi, Kessiakoff e Vinokourov a 33”. La terza frazione, 151 km da Fiorano Modenese a Levizzano, è probabilmente la più dura della corsa con la doppia scalata al Valico di Riccò nella fase iniziale e un circuito finale di 11 km da ripetere per 5 volte e il traguardo posto in cima a una salita seppur non durissima di 3 km.
Marco Salonna