ASSISI – MONTECATINI TERME. MARATONA IN TERRA DI TOSCANA
È giunta l’ora della tappa “fiume” dell’edizione 2012, la più lunga delle 21 frazioni previste tra Herning e Milano. I 243 Km della Assisi – Montecatini Terme saranno, però, ancora terreno di caccia per i velocisti, chiamati per la terzultima volta quest’anno ad esibirsi su di un palcoscenico tarato sulle loro tonalità. Qualcuno sarà sicuramente penalizzato perché, oltre al chilometraggio, bisognerà fare i conti con la salita verso Vico, l’ultima delle quattro odierne, collocata ad una decina di chilometri dall’epilogo. Insomma, un altro traguardo accessibile a molti ma non a tutti.
Sarà la tappa maratona di quest’edizione quella che taglierà nel cuore l’Italia centrale portando i corridori a pedalare per 243 Km, tra Assisi e Montecatini Terme. Nelle tre grandi corse a tappe della stagione non ce ne saranno di così lunghe quest’anno e per i corridori – almeno per quelli non abituati alle distanze solite delle grandi classiche – si tratterà di uno sforzo oramai quasi inconsueto, soprattutto da quando l’UCI ha riformato le regole del calendario internazionale. Dal 2002, infatti, il massimo organismo del ciclismo ha rivisto i “tetti” dei chilometraggi per tutte le gare, riducendo quello complessivo di un grande giro da 4000 a 3500 Km e ponendo un limite giornaliero di 225 Km. Successivamente, anche a seguito delle lamentele di diversi corridori (del presente e del passato), sono state introdotte deroghe che oggi consentono di arrivare sino a 260 Km, distanza proponibile per una sola giornata di gara e sforabile in casi eccezionali, come avvenuto con la riedizione della Cuneo – Pinerolo del 2009 che, modificato il percorso a causa di problemi nel passaggio in Francia, finì per sfondare il tetto massimo di 2 Km.
I “girini”, rodati dai quasi 1600 Km fin qui percorsi (oggi, tra l’altro, ci sarà il “giro di boa” di mezzo Giro), non dovrebbero comunque accusare particolari difficoltà in questa frazione, mentre potrebbero coglierne i velocisti, almeno quelli che patiscono le salite piazzate nel finale delle tappe a loro dedicate. Questa sarà la terzultima opportunità fornita loro dal percorso, al termine di una tappa mista, caratterizzata da ampi e interminabili tratti pianeggianti spezzati da quattro ascese. Se le prime tre diranno poco o nulla, buone al massimo come trampolino di lancio per una fuga o per disputarsi i punti della maglia verde, l’ultima sarà particolarmente temuta dalle ruote veloci del gruppo, pur non essendo assolutamente impossibili i 3,2 Km che condurranno alla piccola frazione montecatinese di Vico. Se la pendenza media, infatti, appare abbastanza innocua (4,9%, con un massimo dell’8%), la vicinanza al traguardo – collocato 11,5 Km più avanti – sicuramente darà diversi problemi ai velocisti più stanchi e meno resistenti, anche perché in quei frangenti si è soliti andare più che a tutta. Al contempo è certo che difficilmente questa frazione sfuggirà al volatone finale, come accaduto nella tappa terminata nella località termale toscana alla Tirreno – Adriatico del 2010, della quale sarà ricalcato il finale, anche se stavolta ci sarà una sola ascesa a Vico, contro le quattro effettuate nella frazione vinta dal belga Tom Boonen davanti al tedesco Martens, all’italiano Bennati e agli altri 116 corridori componenti il gruppo di testa. Non pochi, dunque, perché nel ciclismo moderno non bastano più difficoltà messe in prossimità dei finali per creare selezione, anche se talvolta bastano per creare scompiglio nel gruppo, magari con il contorno di qualche sorpresa inattesa.
Si partirà da Assisi, con il gruppo che muoverà le prime pedalate al cospetto della basilica di Santa Maria degli Angeli, innalzata nel cinquecento attorno alla Porziúncola, la piccola cappella nella quale si raccoglieva in preghiera San Francesco con i primi francescani e presso la quale il santo morì il 3 ottobre del 1226.
Il tratto iniziale sarà pianeggiante poi, varcato il Tevere, si affronterà la prima delle quattro ascese, diretta a Perugia. Qui si attraverseranno i quartieri moderni posti ai piedi del colle sul quale si trova il prezioso centro storico del capoluogo umbro, vero e proprio scrigno ricco di monumenti. Al turista più frettoloso si consiglia almeno una passeggiata sul centralissimo Corso Vannucci, procedendo verso Piazza IV Novembre, impreziosita dalla Fontana Maggiore e sulla quale si affacciano la cattedrale e il Palazzo dei Priori, sede della Galleria Nazionale dell’Umbria, principale istituzione museale della regione.
Quest’ascesa introdurrà il secondo settore pianeggiante del tracciato, che si protrarrà per 120 Km, sin nel Valdarno. Lasciata Perugia si punterà sul Trasimeno, il quarto lago d’Italia per estensione, costeggiandone la riva settentrionale e la conca, situata presso Tuoro, dove il 24 giugno 217 a.C. le legioni romane e le forze cartaginesi si sfidarono nella “Battaglia del Lago Trasimeno”, episodio della seconda guerra punica che si concluse con la vittoria delle seconde, comandate dal celebre Annibale, che colsero di sorpresa le prime mentre erano impegnate in un trasferimento. Oggi sul luogo teatro del combattimento è stato realizzato il “Campo del Sole”, museo all’aperto costituito da 27 statue scolpite da diversi artisti alla fine degli anni ’80.
Abbandonate le rive del lago, il percorso entrerà in Toscana, regione incardinatasi al Giro dal 5 maggio del 2000, giorno della morte di Bartali. Immediatamente la direzione del Giro decise che, a partire dall’edizione che sarebbe scattata pochi giorni più tardi, ogni anno ci sarebbe stata una frazione, con partenza o arrivo nella regione di “Ginettaccio”, consacrata al ricordo del campione toscano: la prima fu la Prato – Abetone del 2000 vinta da Francesco Casagrande, mentre l’anno scorso la frazione arrivata a Livorno è stata annullata in seguito alla tragica morte di Wouter Weylandt.
Per prime saranno percorse le strade care a Roberto Benigni, che nel 1997 girò in questa zona parecchie scene del suo film capolavoro, il tre volte Oscar “La vita è bella”. Le riprese gratificarono l’incantevole Cortona, la non meno attraente Arezzo ed anche il paese natale di Benigni, Castiglion Fiorentino, dove si girò l’episodio dello scambio di persona tra Guido Orefice (il personaggio interpretato dallo stesso regista) e re Vittorio Emanuele III. La troupe si trasferì poi nel vicino Valdarno, dove Villa Masini di Montevarchi, bellissimo esempio di edificio privato in stile liberty, fu “plurisfruttata” poiché, semplicemente cambiando la prospettiva di ripresa, nella stessa pellicola “interpretò” tre differenti ruoli, rispettivamente la villa dello zio di Guido, la dimora dell’amata Dora (Nicoletta Braschi, moglie di Benigni) e il Grand Hotel dove lavorava il protagonista.
Calato il sipario sull’odierna parentesi cinematografica, si alzerà l’altimetria perché si uscirà dal Valdarno andando ad affrontare la principale asperità prevista dal tracciato, l’ascesa verso i 500 metri del Poggio alla Croce. La salita procede a corrente alternata, intercalando tratti pedalabili ad altri più impegnativi (complessivamente sono 6,6 Km al 5,5%, con due tratti di un chilometro ciascuno all’8,3% medio), ma non farà paura a nessuno, piazzata com’è a quasi 100 Km dall’arrivo. A una parte del gruppo riserverà una sensazione di “déjà vu” perché, anche se si è saliti dall’altro versante, è stata inserita nel tracciato della Tirreno – Adriatico del 2011, nel finale della tappa di Indicatore vinta dallo statunitense Tyler Farrar (primo al GPM fu lo spagnolo Francisco Javier Aramendia Llorente). Di certo non se la scorderà l’attuale commentatore RAI Davide Cassani che il 3 giugno del 1991 conseguì il primo dei suoi due successi parziali al Giro nella Città di Castello – Prato, frazione che proponeva il Poggio alla Croce dallo stesso versante del Giro 2012. Dopo il GPM il gruppo planerà tra le “dolci colline di sangue” del Chianti, terra di vini, castelli e misteri, come quelli sulle vicende del famigerato Mostro di Firenze che hanno ispirato l’omonimo romanzo-inchiesta, scritto a due mani dallo scrittore techno-thriller statunitense Douglas Preston e dal giornalista italiano Mario Spezi, un libro dotato di un innato spirito cinematografico (la trama inizia con un incontro tra lo stesso Spezi e la nota regista italiana Cinzia Th. Torrini, intenzionata a girare un film sul “Mostro”) che potrebbe rendersi concreto essendo stati acquistati i diritti per una trasposizione su pellicola e che dovrebbe avere tra i protagonisti George Clooney.
Sfiorato il bel borgo dell’Impruneta, conosciuto per la lavorazione della terracotta e per il santuario di Santa Maria dell’Impruneta, e affrontata la pedalabile salita verso San Casciano in Val di Pesa, penultimo ostacolo giornaliero, si tornerà a pedalare in vista dell’Arno, riguadagnando così la pianura, nuovamente compagna di viaggio nei 50 Km che anticiperanno il primo passaggio dal traguardo.
Alle porte di Empoli – centro dotato d’importanti opere d’arte (su tutte la Collegiata di Sant’Andrea) ma forse un poco trascurato dal turismo di massa, che predilige più succulente mete – il tracciato si discosterà dal fiume per avvicinarsi al Montalbano, la piccola catena montuosa che funge da confine naturale tra le province di Firenze, Prato e Pistoia. In questi frangenti si transiterà per Vinci, il paese del grande Leonardo, la cui casa natale si trova immersa tra gli uliveti delle pendici che puntano verso il San Baronto, una delle più celebri ascese toscane. Sono queste le strade del Gran Premio Industria e Artigianato, gara che si disputa annualmente dal 1976 nella vicina Larciano, dalla quale il gruppo passerà da lì a poco, subito dopo essere entrati in territorio pistoiese. Non mancherà molto all’approdo a Montecatini, dove si giungerà subito dopo aver toccato Monsummano, altra nota località termale conosciuta anche per aver dato i natali al poeta Giuseppe Giusti e all’attore italo-francese Yves Montand (nato Ivo Livi) mentre il “divo” ciclistico locale è stato Ezio Cecchi: conosciuto con il soprannome di “scopino di Monsummano”, in carriera non ottenne nessuna vittoria mentre sfiorò per l’inezia di 11” la maglia rosa finale al Giro del 1948 (vinto da Magni), a tutt’oggi il più basso distacco finale nella storia della corsa rosa.
Il finale sarà in circuito, percorrendo lo stesso anello di 15 Km che caratterizzò il citato precedente della “Corsa dei due mari” e che inizialmente era stato proposto per i mondiali poi assegnati a Firenze (2013). Ci sarà, dunque, l’iniziale salita lungo le prime pendici della Valdinievole e poi nessun altra difficoltà sino al chilometro conclusivo, il medesimo della tappa vinta da Cipollini al Giro del 2003, 42° e ultimo successo del velocista toscano sulle strade del Giro, che proponeva un gomito a 400 metri dalla meta, insidia che provocò la caduta di tre corridori e lanciava verso un rettilineo d’arrivo in leggera salita.
Come a Frosinone, ecco un altro traguardo che si concederà a molti, ma con selezione.
VARIAZIONI PERCORSO
Apportati piccoli “ritocchini” qua e là, la tappa misurerà 255 Km, una dozzina in più rispetto al tracciato originario che, però, non è stato modificato nella sua struttura “ossea”, confermando le ascese previste dal percorso.
I VALICHI DELLA TAPPA
Colle Strada (240m). Spartiacque tra la valle del Tevere e la piana di Assisi, coincide con l’omonima frazione di Perugia. Attraversato dal vecchio tracciato della SS 75 “Centrale Umbra”, è quotato 199 metri sulle cartine del Giro 2012.
Sella Poggio alla Croce (496m). Quotata 502 metri sulle cartine del Giro 2012, è valicata dalla strada provinciale che mette in comunicazione Figline Valdarno con San Polo in Chianti.
Mauro Facoltosi
RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.
FOTOGALLERY
Foto copertina: Montecatini, le Terme Tettuccio (www.lanazione.i)

Assisi, Basilica di Santa Maria degli Angeli (blog.travelpod.com)

Perugia, Piazza IV Novembre (panoramio)

Tuoro sul Trasimeno, Campo del Sole (www.cuboimages.it)

Cortona (www.sevencortona.com)

Castiglion Fiorentino come appare ne <<La vita è bella>> (www.davinotti.com)

Lo stesso scorcio di Castiglion Fiorentino come appare al <<naturale>> (www.davinotti.com)

Arezzo, Piazza Grande (www.movingitalia.it)

Montevarchi, Villa Masini in una foto d'epoca... (www.comune.montevarchi.ar.it)

... e come ce la propone Benigni in <<La vita è bella>> (www.davinotti.com)

L'Impruneta (panoramio)

Empoli, collegiata di Sant'Andrea (panoramio)

Le dolci colline del Montalbano (divinando.blogspot.com)

Vinci, casa natale di Leonardo (toscananelcuore.empolese-valdelsa.it)