WIGGINS, DOPPIO TRIONFO SUL COL D’EZE

marzo 11, 2012
Categoria: News

Il britannico del Team Sky difende la maglia gialla dall’assalto di un grande Lieuwe Westra, conquistando anche il successo di tappa nella cronoscalata da Nizza al Col d’Eze. Piegato per 2’’ l’olandese, 2° anche in classifica generale, staccato di 8’’. Valverde, 6°, conserva il podio, cedendo solamente 5’’ a Simon Spilak. Migliore degli italiani Cunego, 9° a 59’’.

Foto copertina: Bradley Wiggins veste l’ultima maglia della Parigi – Nizza (foto ASO)

Ad una Parigi – Nizza sottotono rispetto ad altre edizioni si chiedeva un parziale riscatto nell’ultima giornata di gara, che vedeva Bradley Wiggins, Lieuwe Westra ed Alejandro Valverde presentarsi al via della cronoscalata al Col d’Eze raccolti in 18’’. Forse per la prima volta in una corsa che ha pagato un disegno non particolarmente ispirato e un lotto partenti di livello inferiore rispetto al recente passato, siamo stati pienamente accontentati.
Certo, è bastato attendere il passaggio di Valverde al primo intermedio per rendersi conto che difficilmente avremmo assistito all’auspicata sfida a tre per la maglia gialla, giacché il cronometro ha confermato spietatamente la cattiva impressione che la pedalata del murciano aveva destato visivamente. Westra e Wiggins hanno tuttavia fatto di tutto per offrire alla Parigi – Nizza 2012 un finale degno del blasone della corsa, strapazzando i tempi della concorrenza già nei 5,6 km da affrontare per giungere al rilevamento, che vedeva l’olandese precedere il britannico di 2’’, riducendo a 4’’ il divario in classifica generale. Pesanti ritardi per tutti gli altri, a cominciare dai 17’’ di Péraud e dai 18’’ di Spilak, che dimezzava intanto il gap che lo separava dal podio.
La brevità della tappa e la conseguente scarsità di riferimenti parziali hanno purtroppo impedito al testa a testa tra Westra e Wiggins di divenire ancor più entusiasmante, costringendo ad attendere il traguardo per un nuovo ragguaglio sullo stato del duello. In mancanza di altri parametri, dunque, molti – immaginiamo – avranno pensato che un sorpasso al vertice fosse prossimo, quando l’atleta della Vacansoleil è giunto sulla linea d’arrivo nel tempo di 19’14’’, migliorando di 31’’ la prestazione di Péraud, che ancora resisteva al comando con 14’’ su Spilak, 18’’ su Coppel e 19’’ su Valverde, ormai certo del gradino più basso del podio.
Forte anche del vantaggio di conoscere il tempo dell’avversario – lieve ma prezioso in un finale così tirato – Wiggins ha saputo però sorprendere chi già si preparava ad applaudire il primo successo di un tulipano nella Corsa del Sole dai tempi di Michael Boogerd (1999), non limitandosi a conservare la testa della generale, ma privando Westra anche del successo di tappa, per poco meno di 2’’. Una doppia beffa per l’olandese, che se non altro, guardando agli 8’’ che lo separano dalla maglia gialla, potrà consolarsi pensando di non aver gettato al vento la vittoria finale con l’esultanza prolungata per il successo di Mende, con la quale ha lasciato per strada alcuni secondi.
Ancora a secco i colori italiani, con Cunego migliore degli azzurri tanto oggi (9° a 59’’) quanto in classifica generale (13° a 4’41’’). Non propriamente risultati entusiasmanti, anche se sin dal via sapevamo che le nostre carte migliori erano concentrate alla Tirreno – Adriatico. Auspicabile e probabile che le cose cambino entro sabato prossimo, quando andrà in scena la 103a Milano – Sanremo. Corsa in vista della quale la Parigi – Nizza, risoltasi in una questione prevalentemente tra uomini da gare a tappe, ha detto ben poco. Anche in questo caso, indicazioni più provanti arriveranno senz’altro dall’Italia, dove soprattutto Sagan sta riscrivendo la griglia dei favoriti.

Matteo Novarini

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