DUELLO TRA IRIDATI, CAV BEFFA FREIRE

marzo 9, 2012
Categoria: News

Il campione del mondo di Copenhagen conquista il suo quarto successo stagionale in quel di Indicatore resistendo alla rimonta dello spagnolo che sembra aver ritrovato lo splendore di un tempo, mentre Farrar pur avendo iniziato lo sprint in testa non va oltre il 3° posto davanti a Sagan e Modolo

Foto copertina: la volata “arcobaleno” di Cavendish e Freire (foto Bettini)

Per il secondo anno consecutivo la prima frazione in linea della Tirreno-Adriatico si è conclusa in quel di Indicatore e ancora una volta il traguardo era dedicato agli sprinter dal momento che i 230 km, comunque molti in questo periodo della stagione, di questa tappa tutta toscana con partenza da San Vincenzo e arrivo nella frazione di Arezzo non presentava particolari difficoltà altimetriche se non le ascese di Volterra e Castellina in Chianti affrontate però nella fase iniziale. Per 200 km la corsa è risultata piuttosto soporifera con Pirazzi (Csf) e Caccia (Farnese) evasi dal gruppo fin dalle primissime battute e Tuft (GreenEdge) che praticamente da solo ha tirato per il suo capitano nonchè maglia azzurra Goss riducendo di moltissimo un gap che aveva toccato i 7′50” e che è stato annullato del tutto quando sono intervenute anche la Sky di Cavendish e l’Omega-QuickStep di Ciolek.
Subito dopo il ricongiungimento è stata ancora la GreenEdge a mantenere il comando finchè non è iniziata la lotta per le posizioni tra le squadre degli sprinter e non sono durati che poche centinaia di metri gli allunghi di Popovych (RadioShack), sullo slancio del quale hanno contrattato Gasparotto (Astana) e Taborre (Acqua&Sapone) e quello successivo di Van Avermaet (Bmc) e Ponzi (Astana): inevitabile dunque la volata ma una caduta, avvenuta comunque entro i 3 km dal traguardo e che dunque non ha modificato la classifica, ha tagliato fuori Goss, Petacchi (Lampre), Eisel (Sky) e soprattutto Matthews (Rabobank) che dopo aver tagliato il traguardo è stato condotto in ospedale per accertamenti e sarà con ogni probabilità sarà costretto al ritiro. A lanciare lo sprint in testa è stata la Garmin di Farrar, che un anno fa si era imposto a Indicatore davanti a Petacchi e Haedo, ma come accaduto più volte in questo avvio di stagione allo statunitense sono mancate le gambe ed è stato saltato prima da Cavendish che era posizionato alla sua ruota e poi da Freire (Katusha) che ha recuperato terreno anche sul campione del mondo senza però riuscire a spuntarla sul traguardo: è la prima volta dal 2005, quando fu proprio lo spagnolo a imporsi in tre tappe oltre che nella classifica generale, che un atleta in maglia iridata riesce ad imporsi in una frazione della Tirreno-Adriatico. Farrar ha dovuto accontentarsi del terzo posto appena davanti a Sagan (Liquigas) e Modolo (Csf) che hanno chiuso entrambi in rimonta con Van Hummel (Vacansoleil) 6° e il redivivo Napolitano (Acqua&Sapone) 7°.
La classifica generale cambia poco con Goss che precede i compagni O’Grady, Langeveld e Meyer accreditati dello stesso tempo dopo la cronosquadre di Donoratico mentre Cavendish e Farrar grazie agli abbuoni si sono portati a 13” e Horner (RadioShack) che è distanziato di 17” è il migliore gli uomini di classifica: questi entreranno però in azione solo dalla quarta tappa in poi perchè anche la terza, 178 km da Indicatore e Terni, vedrà la lotta tra le ruote veloci che non saranno certo impensierite dallo strappo di Todi posto al km 120 e unica difficoltà di giornata.

Marco Salonna

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