PARIS-NICE NEL SEGNO DEL FATTORE W

marzo 8, 2012
Categoria: News

L’olandese Westra mai visto a questi livelli in salita fa il vuoto sulla salita di Mende e vince in solitudine mentre Wiggins invece di limitarsi a difendersi attacca in prima persona, conclude nella scia di Valverde e rafforza il primato nella generale. In crescita Cunego che cede solo nelle ultime centinaia di metri e chiude 6°.

Foto copertina: l’arrivo solitario di Westra sull’arcigno traguardo della Croix-Neuve (foto Bettini)

La quinta tappa della Parigi-Nizza, 178,5 km da Onet-le-Château a Mende, era quella che nelle previsioni della vigilia avrebbe dovuto decidere la classifica generale insieme alla cronoscalata conclusiva del Col d’Eze anche se in realtà i maggiori sconvolgimenti in tal senso sono arrivati nella frazione pianeggiante di Orléans a causa dei ventagli: i 3 km conclusivi al 10% di pendenza su cui hanno dato spettacolo Jalabert al Tour del 1995 e Contador nelle Parigi-Nizza del 2007 e del 2010 hanno infatti sempre fatto selezione e a maggior ragione l’avrebbero fatta in una tappa caratterizzata da altri cinque gran premi della montagna e da temperature poco sopra lo zero.
In assenza del madrileno per le note vicende l’uomo universalmente considerato come quello da battere era Valverde (Movistar) e non a caso sono stati gli uomini di Unzue a prendere il comando del gruppo quando la fuga di Clarke (GreenEdge), Veuchelen (Vacansoleil), Arashiro (Europcar) e Le Lay (Saur-Sojasun) nata nei primissimi km aveva acquisito 7′ di margine e a mantenerlo praticamente senza soluzione di continuità fino ai piedi dello strappo finale: in ogni caso poco è successo fino all’ascesa di Côte de l’Estrade, 6 km all’8,1% con la vetta a 32 km dalla conclusione, quando il gruppo ha iniziato a perdere elementi tra cui tutti i velocisti ma anche Gerrans (GreenEdge) reduce dalla caduta nella tappa di Rodez e da esso sono fuoriusciti Ten Dam (Rabobank) e Seeldrayers (Astana) all’inseguimento dei quattro battistrada che sono transitati in vetta con un vantaggio di 2′ con Veuchelen impegnatissimo a raccogliere punti per la maglia a pois che indosserà dopo il traguardo a discapito di Mate (Cofidis). I due inseguitori sono riusciti a portarsi sui 4 di testa in cima alla penultima asperità di giornata, la Côte de Chabrits, ma immediatamente dopo sono stati raggiunti dal gruppo forte ancora di un’ottantina di unità e dal quale aveva perso contatto un Ivan Basso (Liquigas) che si era invece mantenuto nelle posizioni d’avanguardia nell’ascesa precedente.
Il plotone è arrivato dunque compatto a 3 km dall’arrivo e quando ci si attendeva che sarebbe stata ancora la Movistar ad operare il forcing per lanciare Valverde sono stati invece gli uomini del Team Sky a portarsi in testa con Porte ed Uran che hanno operato un ritmo sostenuto per il loro capitano Wiggins al quale hanno retto i soli Valverde, Leipheimer (Omega-QuickStep), Cunego (Lampre), Jeannesson (Fdj), Spilak (Astana), Monfort (RadioShack), Szmyd (Liquigas) e Voeckler (Europcar) mentre uno dopo l’altro hanno ceduto uomini importanti come Taaramae (Cofidis), Kloeden (RadioShack), Chavanel (Omega-QuickStep), Anton (Euskaltel) e successivamente anche Menchov (Katusha), Frank Schleck (RadioShack) e per ultimo Van Garderen (Bmc) che pure per un certo tratto aveva messo i suoi uomini a tirare a fianco di quelli della Movistar.
Il primo a partire a 1500 metri dal traguardo è stato Jeannesson e nella sua scia una volta esauritosi il compito dei gregari si è portato in prima persona Wiggins con a ruota Leipheimer e Valverde ma molto più incisivo è stato lo scatto di Westra che ha guadagnato immediatamente una cinquantina di metri e li ha mantenuti fino al traguardo dove ha trionfato con 6” su Valverde, dal quale ci si attendeva comunque molto di più, Wiggins, Leipheimer e un ottimo Spilak mentre Cunego apparso in netta crescita ha eguagliato il piazzamento del 2010 chiudendo 6° a 16” con a ruota Jeannesson seguiti da Szmyd e Uran a 24” e da Voeckler, Monfort e Van Garderen a 30”: il belga e lo statunitense nei giochi per la classifica generale possono essere considerati gli sconfitti del giorno insieme a Chavanel che ha chiuso 29° a 1′04” appena dietro a un positivo Malacarne (Europcar). Malgrado si sia rialzato negli ultimi metri per festeggiare Westra, che fin qui in carriera aveva dimostrato ottime doti di cronoman ma mai di scalatore, si è portato a 6” nella generale da Wiggins con Leipheimer 3° a 10” e Valverde 4° a 18” mentre tutti gli altri a cominciare da Spilak 5° a 37” e Van Garderen 6° a 39” sembrano tagliati fuori dai giochi per la vittoria finale: tutto si dovrebbe giocare nella cronoscalata mentre la sesta tappa, 178,5 km di continui su e giù ma senza salite particolarmente impegnative da Suze-la-Rousse a Sisteron, potrebbe vedere arrivare al traguardo una fuga da lontano.

Marco Salonna

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