GREAT EDGE A DONORATICO
La formazione australiana al debutto assoluto sulle strade italiane domina la cronosquadre di apertura della Tirreno-Adriatico infliggendo 17” a RadioShack e Garmin e 23” al Team Sky. Delusione per l’Omega-QuickStep e la Bmc del campione uscente Evans, Acqua&Sapone la migliore delle nostre
Foto copertina: la formazione GreenEdge in azione sulle strade della Costa degli Etruschi (foto Bettini)
Si è aperta con una cronosquadre di 16,9 km da San Vincenzo a Donoratico la 47a edizione della Tirreno-Adriatico che come sempre contende alla Parigi-Nizza il ruolo di corsa regina di inizio marzo prima dell’inizio della stagione delle classiche. Come di consueto la starting list è di altissimo livello specie nel campo dei velocisti e dei cacciatori di tappe in genere con Gilbert, Ballan e Van Avermaet (Bmc), Nocentini e Belletti (Ag2r), Gasparotto (Astana), Modolo (Csf), Pozzato e Gatto (Farnese), Farrar e Millar(Garmin), Goss e Cooke (GreenEdge), Freire e Paolini (Katusha), Petacchi (Lampre), Sagan e Oss (Liquigas), Greipel (Lotto-Belisol), Visconti e Rui Costa (Movistar), Pineau (Omega-QuickStep), Boom e Breschel (Rabobank), Cancellara e Bennati (RadioShack), Cavendish e Boasson Hagen (Sky), Poels e Marcato (Vacansoleil) mentre manca forse qualcosa rispetto alla Parigi-Nizza a livello di atleti da corse a tappe, malgrado un percorso adattissimo alle loro caratteristiche con un vero arrivo in salita come quello di Prati di Tivo, ma sono comunque presenti il vincitore dell’edizione 2011 Evans (Bmc), Garzelli e Di Luca (Acqua&Sapone), Kreuziger (Astana), Pozzovivo (Csf), Pinot (Fdj), Rodriguez e Moreno (Katusha), Scarponi (Lampre), Vanendert (Lotto-Belisol), Peter Velits (Omega Pharma), Kruijswijk (Rabobank), Horner (RadioShack) e Nibali (Liquigas), probabilmente il favorito numero uno alla luce del percorso e di quanto ha fatto vedere nelle prime corse stagionali.
Sulla carta la prova contro il tempo di apertura avrebbe dovuto vedere 7-8 squadre contendersi il successo e concludere con prestazioni molto vicine tra loro e invece la GreenEdge ha fatto la differenza facendo segnare il miglior tempo già nel rilevamento di metà percorso e grazie a una compattezza superiore a quella di altre formazioni che hanno concluso con soli 5 o 6 corridori insieme al traguardo ha incrementato ulteriormente la velocità nella seconda parte con Goss che ha tagliato per primo il traguardo e dunque indosserà la prima maglia azzurra: la formazione australiana ha inflitto 17” alla Radioshack e alla Garmin, 23” alla Sky, 30” all’Astana, 38” a una positiva Saxo Bank e 39” all’Acqua&Sapone che ha fatto molto meglio delle più quotate Lampre e Liquigas che si sono fermate rispettivamente a 46” e 55” di distacco; ancora peggio delle due formazioni italiane Pro Tour hanno fatto la Rabobank, vittoriosa un anno fa nella cronosquadre di Marina di Carrara, la Bmc che hanno perso 57” e 58” e non ha brillato neppure l’Omega-QuickStep che ha chiuso con un distacco di 51”. La Tirreno-Adriatico proseguirà ora con la prima tappa in linea, 230 km da San Vincenzo a Indicatore che vedranno i velocisti contendersi il successo malgrado le salite di Volterra e Castellina in Chianti nella prima parte del percorso.
Marco Salonna