GUARDINI SI SUPERA, SERPA SI RIPETE
Dopo aver eguagliato ieri i cinque successi del 2011, il velocista italiano migliora il bottino dello scorso anno imponendosi anche nella frazione conclusiva del Tour de Langkawi, sul traguardo di Kuala Terengganu. Completano il podio Keough e Colbrelli. La classifica finale va a José Serpa, che bissa il trionfo del 2009, precedendo il compagno di squadra Rujano e l’altro colombiano Victor Niño.
Foto copertina: José Serpa, José Rujano e Victor Niño sul podio finale del Tour de Langkawi (foto Shane Goss)
Tra i pregi del Tour de Langkawi 2012 – corsa che per la verità non ha entusiasmato né sotto il profilo dello spettacolo, né sotto quello del livello dei protagonisti, né per quanto riguarda il tracciato – non rientra certamente quello di essere stato imprevedibile. Almeno otto delle dieci tappe in programma hanno alla fine applaudito il successo del favorito numero uno della vigilia, e la frazione conclusiva, con partenza e arrivo a Kuala Terengganu, non ha fatto eccezione. Come nelle due giornate precedenti, a piazzare la sua ruota davanti a tutti è stato infatti Andrea Guardini, capace di portare a sei il bottino di successi della sua spedizione malese, superando le cinque vittorie della scorsa edizione, e staccando la concorrenza nella classifica dei plurivincitori di tappa del Tour de Langkawi (ora 11 per lui, con Graeme Brown fermo a 9 in seconda piazza). Piegati dallo strapotere dello sprinter di Tregnago sono stati i soliti noti: Keough, Colbrelli, Harrif Salleh e Kreder, con gli altri azzurri Delle Stelle e Pelucchi rispettivamente 6° e 9°.
Se era facile prevedere la sesta affermazione di Guardini, sarebbe stato folle ipotizzare per la classifica generale un epilogo diverso dalla tripletta sudamericana Serpa – Rujano – Niño, ormai cementata sin dall’arrivo di Genting Highlands. Forse proprio questa è stata la vera pecca della gara malese: una classifica generale sostanzialmente decisa a quattro giorni dalla conclusione, senza alcuna possibilità di colpi di mano dopo la tappa regina.
Prima di mandare in archivio un Langkawi che per i colori italiani si chiude con un bilancio oltremodo positivo, con il successo di tappa di Canola e il sesto posto in classifica generale di Locatelli che si aggiungono ai già più volte incensati exploit in serie di Guardini, ci pare però giusto sottolineare l’azione che ha lasciato la traccia più significativa nella giornata di oggi. Non ci riferiamo alla fuga del mattino, che ha visto Rauf, Seo, Loh e Fukushima raggiungere i 5’ circa di vantaggio prima di rientrare nei ranghi, bensì al tentativo a sorpresa di Alexandre Vinokourov, rimasto sino ad oggi nel più completo anonimato. Non riuscendo a concepire l’idea di accontentarsi di partecipare, il kazako è evaso ad una quindicina di chilometri dalla conclusione, prima in compagnia di Gruzdev e Van Ulden e poi in solitaria. Poco importa che il plotone abbia vanificato lo sforzo di Vino a poco meno di 3 km dal traguardo: la notizia è che il 38enne di Petropavl non ha perso la voglia di dare spettacolo, a prescindere dalla condizione di forma. In un ciclismo in cui le azioni di coraggio sono merce rarissima, è confortante sapere che, ancora per i prossimi otto mesi, avremo ancora un Vino intenzionato a farci divertire.
Matteo Novarini