NON SOLO GUARDINI: ANCHE CANOLA VINCE IN LANGKAWI
Il 23enne della Colnago CSF si impone nella 7a tappa del Tour de Langkawi, regolando il coreano Yong Seo e il russo Klimov nello sprint tra i tredici fuggitivi di giornata. Anticipato di 1’ e mezzo circa il gruppo, regolato ancora una volta da Guardini. Invariata la generale, con Serpa che guida davanti a Rujano e Niño.
Foto copertina: Marco Canola brucia Joon Yong Seo sul traguardo di Kuantan (foto Bettini)
Non si ferma ad Andrea Guardini il contingente italiano protagonista al Tour de Langkawi, che, dopo la frazione cruciale di ieri, che ha riscritto da cima a fondo la classifica generale, si è concesso oggi una giornata di relativo riposo, con il gruppo che ha consentito – forse più per l’eccessiva attesa nel dare il via all’inseguimento che non per una scelta precisa – a tredici uomini di arrivare a giocarsi il successo di tappa sul traguardo di Kuantan. Dopo che già Stefano Locatelli era piaciuto sull’ascesa di Genting Highlands, installandosi al 6° posto della generale, un risultato di ancor maggiore prestigio per i nostri colori è arrivato da Marco Canola, 23enne della Colnago – CSF che ha saputo approfittare meglio di tutti del via libera del plotone, cogliendo quello che è ad oggi il risultato più significativo della sua ancora brevissima carriera.
E dire che l’avvio non pareva propriamente quello di una tappa riposante, con una prima ora di gara percorsa a ritmi più da Tour de France che da gara di inizio stagione (51 km/h la media). Poco dopo, però, il gruppo, che aveva sino a quel punto inseguito chiunque tentasse di evadere, ha lasciato sorprendentemente spazio ad un drappello di sedici attaccanti, tredici dei quali capaci di resistere sino alla conclusione dei 215 km in programma.
Con la vittoria ormai palesemente divenuta un discorso tra i battistrada, questi ultimi hanno inscenato un finale estremamente convulso, che a suon di scatti e contro-scatti ha visto il plotoncino spezzarsi in tre tronconi: Canola – unico italiano presente -, Yong Seo, Goesinnen, Claude e Klimov davanti, Gene, Iglinskiy, Kreder e Hassan ad inseguire, Suzuki, Huat Goh, Van Rensburg e Cooper ancor più staccati. Tra i primi cinque, solo il coreano Yong Seo è riuscito a tener testa alla progressione in cui Canola si è prodotto nei 200 metri finali, contendendo sino alla linea bianca il successo all’alfiere Colango, ugualmente in grado però di prevalere.
Restando tutto il giorno ben coperto in un gruppo alla fine regolato dal solito Guardini, ancora imbattuto in volata, José Serpa non ha avuto difficoltà nel conservare la leadership in classifica generale, con 30’’ di margine sul compagno di squadra Rujano e 56’’ su Niño. Una graduatoria che ben difficilmente cambierà anche nell’ottava tappa, che porterà la carovana da Pekan a Chukai, con una tappa agevole non soltanto per un profilo altimetrico tutt’altro che proibitivo, ma soprattutto per un chilometraggio quasi dilettantistico di 100,8 km. Probabile che le squadre dei velocisti non si lascino beffare per due giorni consecutivamente. E se così fosse, il nome di Guardini salirebbe necessariamente in vetta alla lista dei favoriti.
Matteo Novarini